I brand che hanno cambiato look nel mese di giugno

Tutto cambia nel tempo e un po’ per rinnovarsi, un po’ per stare al passo con i tempi, anche i brand ogni tanto devono cambiare aspetto. Vediamo insieme chi si è dedicato al rebranding nel mese di giugno di questo 2020.

Google Photos

Tra i brand che hanno recentemente cambiato aspetto spicca Google Photos, l’applicazione di gestione e archiviazione multimediale utilizzata da oltre un miliardo di utenti ogni mese.

Cambia innanzitutto l’icona. Pensata inizialmente come una girandola, cenno all’infanzia e ai ricordi, è stato ora semplificata mantenendo tuttavia la stessa forma famigliare.

Dopo aver condotto un’analisi del comportamento degli utenti, il team di Google ha notato che l’utilizzo dell’applicazione spesso coincide con momenti di nostalgia, quando si vuole rievocare un ricordo del passato. Il restyling prende spunto proprio da questo highlight, permettendo quindi agli utenti di ritrovare più facilmente i loro ricordi. Tre sono le schermate disponibili: Foto, Ricerca e Libreria. Per trovare più facilmente i ricordi, la sezione Ricerca comprende una mappa in cui compaiono le foto nel luogo in cui sono state scattate, avendo così la possibilità di ritrovare uno scatto perduto esplorando la mappa.

Waze

Waze è l’applicazione gratuita di Google utilizzata da 130 milioni di utenti in tutto il mondo. Funziona come GPS, ma grazie al contributo del suo team e degli utenti in tempo reale, permette a tutti coloro che sono sulla strada di essere costantemente aggiornati su traffico, incidenti, costi del carburante, autovelox e molto altro ancora.

Il look rinnovato celebra nell’icona la sua community e fa riferimento alla ripresa della mobilità post lockdown. L’aggiornamento riguarda anche il design interno, che è stato modificato per offrire agli utenti un’esperienza migliore sulle strade. Lo scopo è proprio quello di migliorare il tempo trascorso in auto e l’esperienza di guida in sé. Gli utenti accedono ora a un’applicazione più colorata e in cui possono esprimere le loro emozioni attraverso Moods, icone che esprimono l’umore. Jake Shaw, il responsabile creativo di Waze, scrive in un articolo:

Non eravamo interessati ad essere un marchio tecnologico pulito, minimale, “elevato” perché non si tratta solo di tecnologia. Abbiamo la community con noi. Dobbiamo riflettere su questo. In questo senso, siamo un po’ “non tecnologici” nel nostro approccio. Stiamo inseguendo qualcosa che sia amichevole, organico e gioioso.

Radio Italia

Anche Radio Italia si è rinnovata, scegliendo un look completamente nuovo. L’emittente radiofonica negli ultimi anni ha saputo evolversi e adattarsi ai gusti del pubblico, proponendo canzoni e artisti nazionali apprezzati, organizzando eventi e stabilendo partnership vincenti.

Il Direttore Marketing di Radio Italia, Alessandro Volanti, dichiara:

Abbiamo deciso di legarci ad una gamma di colori perché per noi la musica, elemento fondamentale della nostra proposta editoriale, non può essere rinchiusa in un colore solo

Il nuovo design non ha limiti netti e include tonalità differenti che si fondono l’una nell’altra, trasmettendo un senso di profondità e movimento, a rispecchiare l’operato di Radio Italia, che coinvolge e promuove tutti gli artisti del panorama musicale italiano.

Il rebranding è stato lanciato il 27 e 28 giugno in un evento radiofonico in cui sono stati coinvolti diversi artisti, che hanno condotto i programmi per un’ora.

Perché fare rebranding?

Il rebranding consiste in un’azione di marketing che modifica in parte o radicalmente l’identità di marca. Non si tratta solamente di un cambiamento stilistico, bensì di un rinnovamento che influisce sulla percezione del brand, così come sui suoi valori e la qualità dei prodotti o servizi offerti. In altre parole è un’operazione strategica legata all’adattamento e all’innovazione.

Il rebranding è fondamentale per mostrare agli utenti la predisposizione al cambiamento e la freschezza e attualità costante del brand, ma è importante capire quali elementi devono essere cambiati e quali invece devono essere mantenuti.

In uno step successivo, è anche importante saper comunicare nel modo corretto questo cambiamento, evitando confusione nella mente dei consumatori.

È insomma un processo inevitabile ma delicato a cui bisogna abituare i consumatori, spiegandone il significato.

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