Si parla molto di editoria digitale, ma c’è anche un’altra rivoluzione: quella dell’editoria materiale. Una crescente valorizzazione del libro di carta: oggetto di culto, volume da collezione, tesoro da stringere nelle mani, esperienza da vivere. Una maggiore attenzione nella scelta della carta, dei caratteri tipografici, dell’impianto grafico ed espressivo. Ispirandosi alla concettualità del libro d’artista e riscoprendo il valore dei mestieri tradizionali e artigianali del libro: cartai, rilegatori, tipografi. Fino a trascendere i confini delle pagine cartacee e materializzare l’opera — è proprio il caso di dirlo, di fronte all’attuale tendenza a virtualizzare la realtà — in ulteriori e aggiuntive esperienze: visive, organolettiche, multisensoriali, ludiche, artistiche, sociali… Questo è uno spazio nel quale voglio — in un modesto tentativo — condividere il materiale della mia personale ricerca sull’editoria materiale e sulle ipotesi di un’editoria digitale libera e gratuita per tutti.