Storie dalla sala macchine. Puntata #005

È colpa del server. Quasi sempre. Dicono.

Mapolone
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2 min readApr 4, 2017

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C’è chi ne ha fatto un importante sito di Q&A dove in molti e volenterosi rispondono a tantissimi pigri immuni al noto morbo RTFM — ma state tranquilli, è curabile!— e chi ne ha fatto una ragione di vita. Si fa sempre presto a dare la colpa a qualcun altro: peccato non abbiano mai capito che il nostro server farà (salvo evidenti bug, quasi) sempre quello che gli viene ordinato.

Non c’è solo il problema della documentazione snobbata: anche le cose apparentemente più banali, vengono travisate al punto che crede di aver ragione. Se solo avesse visto gli altri posti a sedere ancora liberi dalla parte del torto…

Ricordate il Web Developer col CMS degli altri? Ecco: questo è un primo esempio da campionario:

Ticket: URGENTE NON FUNZIONA SEMPLICE PAGINA .ASP«Ho creato una pagina link.asp e non funziona il collegamento al mio sito è colpa del server sistemare subito!»

Il ticket, fatta eccezione per il caps lock nel titolo e la spiegazione arcana, sembra oscuro ma non abbastanza; non sono un aficionado delle tecnologie Microsoft, ma non c’è cosa che non si possa risolvere. Esclusi i backup mancanti.

Prendo in carico la richiesta, ma basta il tempo di vedere il codice della pagina incriminata… per scoprire che il tag per l’hyperlink era sbagliato. Senza un http:// davanti, ovviamente la povera pagina esente da colpe non ti permette di andare da nessuna parte, finendo così per non trovare qualcosa di ovviamente inesistente.

Ben sappiamo di chi sia la colpa: non bastasse il favore di sistemare la pagina, rispondo al ticket avendo l’accortezza di far notare l’errore, senza farlo pesare più di tanto. E se la prende, anche!

Secondo esemplare:

Ticket: PAGINA BIANCA SITO NON FUNZIONA URGENTE«Senza fare alcuna modifica il sito ha smesso di funzionare! Risolvere con urgenza!»

Urgente, caps lock, (il “colpa di” è compreso nel prezzo): cambiando l’ordine degli addendi il ticket non cambia. Stavolta passiamo da ASP a PHP: l’errore può essere uno qualsiasi, generalmente basterebbero due righe due per capire dove sia il problema… ah già che sbadato, tanto è sicuro di non aver fatto nulla.

Eh.

In tempo zero anche qui, basta aprire l’error log del Web server per trovarsi davanti il primo e unico indizio:

PHP Fatal error:  Cannot redeclare xmail() (previously declared in...

Commento la riga e taaaac, l’errore sparisce e il sito torna online. Non appena gli viene spiegata la causa, la risposta serafica (nonché stizzita):

«Ma io non ho fatto niente! Non ho mai inserito quel codice! Non so neanche cosa faccia!»

Faccio finta di non aver letto, e chiudo il ticket. E per finire in bellezza la giornata… DRIIIIIIIIN!

[To be continued.]

:wq

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Mapolone
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