Cronache dal Backlog — Toushin Toshi 2

You can do anything with the power of love.

Ioannis Largo
Frequenza Critica
11 min readNov 19, 2021

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toushin_toshi_2_copertina

Buonasera lettori di Frequenza Critica, come potete osservare sto indossando la mia bandana con il tomoe, quindi il protagonista di questo articolo è un eroge. Il nostro immenso e invincibile direttore Dama mi ha chiesto di specificare tutto ciò prima di iniziare, quindi vi ricorderò che, data la natura del titolo, tale recensione non è adatta a un pubblico di minore età, pudico o impressionabile. Sapete, lì fuori esistono dei piagnucoloni di varie associazioni, correnti e ideologie che potrebbero offendersi o sentirsi aggrediti, e addirittura potrebbero pretendere che io ritratti qualcosa, pena la cancellazione eterna di tutta la redazione. Se voi siete uno di quelli vi consiglio di cliccare sulla x in alto a destra della vostra schermata, tanto avete alzato già il contatore delle visite. Coraggio, vi invito a farlo. No? Allora? Polli! POLLI!
No, Dama, non sto offendendo i lettori e non sto copiando una scena dei Simpson, lo giuro su questa copia di Reality is broken di Jane McGonigal. Cosa? È il numero di BugBug del del 1997? Ah! Vero!

Protagonista di questo articolo è Toushin Toshi 2 della Alicesoft, pubblicato nel lontanissimo 1994 per PC-98 e scaricabile gratuitamente dal sito dei produttori, i quali magnanimamente hanno messo a disposizione i loro principali vecchi titoli: non solo i primi cinque capitoli (e due mezzi) di Rance, ma anche i primi due capitoli della saga di Toushin Toshi. L’edizione scaricabile gratuitamente è l’ultima, ossia quella destinata ai sistemi Windows 95 e comprensiva anche del successivo Bonus Graphic-Hint Disk. L’Alicesoft tendeva a pubblicare questi dischi bonus contenenti mini-giochi, suggerimenti, trailer, il commento degli autori e dei disegnatori, schizzi e immagini varie. Ovviamente questa versione è stata tradotta amatorialmente, dato che l’Alicesoft ha sempre avuto uno strano rapporto con l’Occidente, tra le lentissime localizzazioni degli ultimi Rance, l’incredibile capacità di far arrabbiare il serafico Gabe con la demo di Evenicle 2 e il terrore che i permalosi gaijin scoprissero Daiteikoku.

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Prima di iniziare la nostra avventura, Alice, mascotte della Alicesoft, ricorda a tutti noi la necessità di leggere il manuale.

Una storia semplice ed erotica, ma soprattutto semplice!

È piuttosto difficile per me parlare di questo titolo, perché vorrei tantissimo ridurre a poche righe le questioni ludiche e quelle erotico-pornografiche per passare immediatamente a quelle narrative. Sarà difficile anche evitare di anticipare un qualsiasi aspetto della trama.

Tagliando la testa al torello:

Toushin Toshi 2 è una piccola gemma, non a caso uno dei vecchi titoli dell’Alicesoft maggiormente apprezzati dal pubblico nipponico e non; questo perché al di là di essere un buon jrpg (e non solo un buon eroge) è soprattutto una bella e semplice storia da godere. In questi ultimi anni buona parte degli sviluppatori di diversa grandezza e fatturato annunciano, pretendono e provano a scrivere storie complesse per descrivere o addirittura cambiare questo vecchio mondo malato. Toushin Toshi 2 è la dimostrazione che spesso una storia semplice e a tratti banale vale più di quelle storie tanto complesse con personaggi con cento strati, con mille posizioni assunte dagli sviluppatori, con milioni di tagli cinematografici finanziati con i bilioni dei patroni.

Toushin Toshi 2 è un jrpg non proprio originale sul piano delle meccaniche ludiche, essendo simile a molti altri jrpg, eroge e non, pubblicati attorno a quegli anni. La storia vede l’alternanza di sezioni testuali e di esplorazione dei dungeon, dove come da tradizione il protagonista spaccherà bauli e ammazzerà famiglie di mostri, anzi di monstergirls and monsterguys. Unica peculiarità di Toushin Toshi 2 rispetto ai suoi contemporanei è l’assenza di un gruppo di personaggi, infatti il giocatore guiderà il solo protagonista e solo in due particolarissimi casi saremo accompagnati da un secondo personaggio. Il protagonista è caratterizzato da una dozzina di valori, ossia i classici punti vita, punti fatica, punti esperienza, valore di attacco, valore di difesa e così via. I combattimenti sono a turni e sempre uno contro uno, anche se gli avversari più forti (o più strani) possono compiere più di un attacco nel proprio turno. Poche e basilari sono l’azioni durante i combattimenti: attaccare, lanciare una magia, recuperare i punti fatica, utilizzare un oggetto e fuggire. I punti esperienza guadagnati alla fine di un combattimento sono proporzionali al tipo di nemico affrontato, a eccezione di alcuni nemici che danno un numero di punti esperienza variabile. Toushin Toshi 2 non è un gioco difficile, al massimo è lungo, prevede alcune sezioni di backtracking e la risoluzione di alcuni indovinelli ambientali, tra chiavi da trovare, specchi da rompere, codici da scoprire o zattere da muovere. Il tutto non risulta mai frustrante, e solo in alcuni casi si può arrivare al fatidico game over. Non dirò come per non rovinarvi la sorpresa.

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Uno degli avversari più particolari che affronteremo non sarà uno dei tanti monsterguys et monstergirls, ma il dungeon warrior, il quale può avere teste e armi diverse che ovviamente influenzano i suoi valori e i punti di esperienza guadagnati. Holy crap Lois, no! Holy crap Dyni, it’s Char.

Cosa faresti per amore?

Prima di ritornare al piano ludico, è necessario spiegare brevemente le prime fasi della storia. Anni prima dell’inizio del gioco, un anonimo valoroso guerriero decise di lasciare suo figlio di nome Seed e la sua figlioccia più grande di nome Serena al dojo di un suo amico, un famoso maestro di spada del Continente, così da potersi imbarcare in nuove avventure e salvare quell’antico vaso. Seed crebbe in compagnia della coetanea Hazuki, figlia del maestro di spada e futura erede del dojo. Oramai diciassettenne, Seed vorrebbe sposare Hazuki, ma il padre di lei si frappone affermando che Seed è troppo debole e mai potrebbe ereditare il dojo. Lo stesso maestro di spada però propone a Seed una scorciatoia: lui avrebbe potuto coronare il suo sogno di amore con Hazuki se e solo se avesse vinto il famoso torneo di arti marziali svolto nella città di Toushin. Il povero Seed è disperato, consapevole che mai e poi mai avrebbe vinto il torneo, consapevole di essere un patetico debole. Quando Seed si rassegna a dire addio ad Hazuki, interviene la sua sorellastra Serena, che lo convince a partecipare al torneo e si offre di accompagnarlo come suo partner. Serena afferma che, se il padre di Hazuki gli ha fatto questa proposta suicida, vuol dire che forse Seed ha delle potenzialità nascoste che si mostreranno durante il torneo.

Partner?

Ah, le regole del torneo sono piuttosto particolari: ogni contendente deve essere accompagnato da una giovane, graziosa e virtuosa compagna. In caso di sconfitta non solo lo sconfitto e la sua partner dovranno lavorare gratuitamente nella città di Toushin per un anno, ma la compagna del contendente sconfitto sarebbe stata a disposizione del vincitore per ventiquattro ore. Ovviamente non specifico la disposizione, ma nel primo capitolo di questa saga la receptionist Shuri, dopo aver spiegato le regole, rompe la quarta parete e si rivolge al giocatore affermando che questa regola è priva di un qualsiasi senso logico, ma dato che il giocatore sta giocando a un eroge non dovrebbe farsi queste domande. However, Seed e Serena si avviano verso la città di Toushin e lì inizia l’avventura.

La colonna sonora strumentale è abbastanza orecchiabile, ci sono quei tre-quattro motivetti bellini. Quello dedicato alle scene di sesso non è My Glorious Days, ma mi ricorda tanto la traccia del terzo livello di Super Mario 64. Yeah!

Colpisci agli occhi, Boo! Colpisci agli occhi!

Tornando al piano ludico, l’avventura di Seed è scandita in giorni: avremo dei giorni dove dovremmo correre all’anfiteatro per affrontare i nostri avversari e dei giorni liberi dove vagare per i due dungeon e diventare più forti. L’esplorazione del dungeon e gli scontri nell’anfiteatro sono strettamente collegati, perché se decidessimo di non esplorare i dungeon e di andare direttamente al giorno dello scontro dell’avversario saremmo sconfitti da avversari (quasi) invincibili dotati di numerosi punti fatica, attacchi potenti o incredibili bonus come il resuscitare se sconfitti o una magia che evita di essere uccisi. L’esplorazione del dungeon è finalizzata a spingere il giocatore a “giocare” attraverso la meccanica meta-ludica di ricerca del punto debole dell’avversario, caratteristica presente anche in altri jrpg. Piccolo spoiler: la parte del torneo occupa solo la prima metà del gioco, la seconda è ambientata successivamente, ma mi fermo qui.

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Esplorazione di uno dei dungeon. Piccola nota: il massimo di punti esperienza e di oro è pari a 65535. Questo limite, dettato dalle capacità dell’hardware dell’epoca o dalla necessità di evitare bug, è soggetto di numerosi sketch comici nel gioco. La legge di Toushin sancisce che nessuno può avere più di novantanove copie dello stesso oggetto, pena la morte.

Storia di una schiappa, però la schiappa ha deciso di combattere

Ritorniamo al piano narrativo. Seed è totalmente diverso da altri protagonisti di jrpg (eroge) e non: non è sicuro di sé, sessualmente affamato, testardo ai limiti della sociopatia come il più famoso Rance o il giovane Aster di Evenicle; ma non è nemmeno è un volenteroso genio dal cuore d’oro come Nanas di Mamatoto. Seed è un piagnucolone, privo di una qualsiasi forma di autostima, convinto di essere un perdente e di non poter mai riuscire a sposare Hazuki; solo quest’ultimo desiderio, gli incitamenti di Serena, della stessa Hazuki e le avventure in Toushin (e il sesso ovviamente) costruiranno la sua autostima.

Toushin Toshi 2 è semplicemente la storia di formazione di un diciassettenne che cresce e matura (non solo sessualmente, eh) attraverso diverse esperienze, alcune di queste negative, come il vedere una persona cara morire per colpa di un proprio errore oppure la dura consapevolezza di essere inerme dinnanzi al male. C’è una particolare scena nelle prime fasi del gioco e non ricordo se a parlare è Serena o il rumoroso Border: Seed avrebbe potuto non partecipare al torneo, rimanere al dojo ad allenarsi inutilmente e piagnucolare cercando la comprensione altrui, ma non avrebbe cambiato nulla; ora è al torneo, ha combattuto, ha rischiato di morire, ha sofferto; ma è migliorato, ha fatto nuove esperienze ed è cambiato. La genialità degli autori dell’Alicesoft è anche nel far percepire la debolezza di Seed, la sua scarsa autostima e la sua impotenza dinnanzi al male nelle prime fasi del gioco. Nel primo dungeon c’è un incontro opzionale, una delle tante monstergirl è aggredita da un monsterguy, e se noi proveremo a intervenire Seed dirà che è troppo debole ed è inutile; solo raggiungendo il ventesimo livello interverrà. Una sciocchezza, a prima vista un pretesto per ficcare una scena di sesso nelle prime fasi del gioco, ma finalizzata a caratterizzare un personaggio. Brevemente accenno che anche Hazuki compierà un percorso simile che porterà a maturarla, a non essere solo ed esclusivamente la talentuosa “figlia di papà” destinata a ereditare il dojo; ma mi fermo qui per evitare spoiler.

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Nella seconda parte del gioco il ricordo di Hazuki spingerà Seed ad andare avanti nella sua nuova vita.

Ovviamente stiamo parlando di un eroge, sviluppato per di più dell’Alicesoft, quindi il punto di forza è anche la comicità (spesso nichilista) di alcuni dialoghi e scene. Seed non è Rance o Aster, quindi spesso è volentieri reagisce in modo imbarazzato dinnanzi a diverse situazioni erotiche: per esempio in uno dei livelli inferiori di un dungeon c’è una soapland.

Cosa Dama? Ma dai! Anche in Yakuza c’è una soapland! Kiryu e Majima possono sfondarsi di mazzate in una soapland, mentre Seed non può fare niente? Questa è discriminazione bella e buona!

Quando le due ragazze si spoglieranno, Seed chiederà totalmente imbarazzato cosa stia succedendo, e una delle ragazze risponderà con il canonico (e simile): Where Do You Think We Are? Particolare e folle è l’aspetto di alcuni monsterguys e monstergirls: dagli yankee, ossia goblin con la maglietta I love NY, alle diverse ragazze mannaro (che si trasformano in werebride, werecheerleader e così via), fino a uno strano monsterguy che proverà ad abbracciarci. Non bisogna poi tralasciare il Toushin Digest, una trasmissione magi-televisiva condotta dal piccolo Slasher e dalla svampita Kuri dove provano a commentare i diversi match tra personaggi folli e le storie di Kuri.

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Durante l’esplorazione del dungeon, Seed aprirà dei bauli contenenti Lilia, l’angelo delle nuove skill. Lilia sempre domanderà quale skill Seed desideri, e Seed sempre risponderà di volere una skill che gli permetta di uccidere tutti con un solo colpo.

Ma ora… I’m Ioannis and I’ll leave you with what we all came here to see: HARDCORE NUDITY!

Toushin_Toshi_Serena_strappa_la_V_Card_di_Seed
Ho dovuto cucire e tagliare diverse immagini (lo sapete, qui tendono subito ad arrossire).

Numerose sono le scene di sesso in Toushin Toshi 2, principalmente sono due o tre schermate che si susseguono, niente animazioni, genitali pixellati (rari sono quelli maschili). Rispetto alle attuali produzioni roba molto, ma molto soft. L’unica parafilia estrema è una scena di necrofilia, ma questa non vede il protagonista partecipe ed è finalizzata a canalizzare il nostro odio verso uno dei nostri avversari. Dato che stiamo in tema, le scene maggiormente violente e gli stupri ai danni dei personaggi femminili sono finalizzate a caratterizzare la malvagità o la perversione dei nostri avversari oppure il mutamento in peggio del carattere di Seed, che attraverso le scelte del giocatore può diventare un violento schizzato perennemente infoiato.

Uno dei valori riguardanti Seed è quello di SIN, ossia più Seed compie atti moralmente sbagliati (non solo violenti o di natura sessuale) più questo valore sale e più lui cambia, diventando violento e rabbioso. In diverse occasioni Seed potrà abbassare questo valore, ma ci sono diversi eventi che avranno determinate conseguenze verso la fine del gioco. Lo stesso aspetto grafico differenzia le varie scene: le scene violente sono disegnate molto più crudamente rispetto alle altre. Comunque sembra che in quel lontano 94–95 i giocatori nipponici preferissero un Seed buono, tanto che nei suggerimenti da di TADA (pseudonimo di uno dei capoccia dell’Alicesoft e vero babbo di Rance, Seed e altri) presenti nella versione Windows 95 c’è anche quello di provare a fare una strada da malvagio, così da sbloccare diverse scene precluse nel cammino da buono (ovviamente mica rivela le conseguenze di alcune di queste scene).

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Schermata riguardante le statistiche di Seed, notare il valore di SIN. Summon serve a evocare una divinità che ci permetterà di salire di livello in determinate occasioni. Mage Knight? Nelle prime parti del gioco Seed dovrà fare una determinata scelta diventando un mago guerriero oppure un haniwa crusader.

E siamo arrivati alla conclusione. Toushin Toshi 2 avrà un seguito: una brevissima avventura testuale con protagonista Haruki. Poi arriveranno un pessimo terzo capitolo, primo tentativo dell’Alicesoft di sviluppare l’esplorazione dei dungeon in tre dimensioni, un paio di brevi rougelike finalizzati a catturare più monstergirls possibili e diversi tentativi dell’Alicesoft di sfondare sulle console mobili: Toushin Toshi: Girls Gift per Nintendo DS è una versione del secondo capitolo ridisegnata per essere goduta da grandi e piccini — anche se devo ammettere il character design è molto, ma molto più esplosivo e ammiccante. Devo essere sincero, imparerei le misteriose rune nipponiche per provare questo gioco. C’è anche un OAV in tre episodi, uno delle migliori trasposizioni animate dei titoli dell’Alicesoft.

Il sottotitolo è tratto proprio dalla canzone che chiude i tre episodi dell’OAV di Toushin Toshi.

Toushin Toshi 2 è un gioco da giocare? Personalmente penso di sì, al di là del suo essere un eroge; i suoi punti di forza sono una bella storia e il suo umorismo. Se non vi piace, andate a giocare al vostro Last of Cry Strange Featuring Rick and Bojack o quel Fortnite dove Naruto spara nelle ginocchia di Alien. Andate!

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Potrebbe essere una fotografia della reazione di Frequenza Critica, invece è la pagina conclusiva di un volumetto dedicato a Toushin Toshi 2 pubblicato dalla stessa Alicesoft.

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