Deadly Premonition: dialogo interiore sull’opera di Suehiro Hidetaka

Alla scoperta di un cult.

Luigi "abyssent" Peccerillo
Frequenza Critica
6 min readJul 3, 2020

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Zach, ricordi quella serie TV degli anni ’90 con quell’agente dell FBI che andava in una città di montagna per indagare sull’omicidio di una ragazza? Sono sicuro che hai capito di cosa parlo, e sai che è una delle mie serie TV preferite; inoltre era diretta da uno dei registi che stimo maggiormente. Zach, il cinema di quegli anni aveva una marcia in più, tanta artigianalità e fantasia, tanti film grandiosi! Ma perché ti sto dicendo questo Zach? Come sai da poco mi sono appassionato di videogiochi, sono folli e divertenti, sicuramente piacciono molto anche te, del resto abbiamo gli stessi gusti! Ebbene ne ho trovato uno particolare, si chiama Deadly Premonition e te ne devo assolutamente parlare.

Inizio subito con la cosa più curiosa: questo videogioco parla di un agente dell’FBI che va in una cittadina di montagna per indagare sull’omicidio di una ragazza. Ecco perché ti ho chiesto se ricordi quella serie TV degli anni ’90. Al centro c’è sempre un’indagine per omicidio, una città montana e un agente dell’FBI. E poi anche io sono un agente dell’FBI, non è incredibile Zach? Forse è questo che rende tali storie tanto interessanti ai miei occhi. E poi, proprio come in quella serie TV, una volta arrivati sul posto si scopre che le cose non sono proprio normali, accadono tante stranezze che rendono il tutto assai surreale. Del resto è difficile stabilire cosa sia reale e cosa non lo è, sei d’accordo?

Già dall’inizio ti ritrovi nel mezzo dell’azione e delle stranezze, bisogna sparare a dei mostri umani che escono dal terreno e si contorcono in modo incredibile. Ho notato subito che queste sezioni d’azione sono un po’ arronzate e ripetitive, ma ho letto che nei piani originali di sviluppo queste parti non erano previste, sono state aggiunte dopo perché l’editore voleva che il prodotto potesse essere venduto a un pubblico più ampio possibile. Ma è proprio qui che la cosa si fa interessante! Hanno inserito queste sezioni dove si spara e hanno fatto in modo che non costituissero nessun problema per chi gioca, hanno predisposto le munizioni infinite alla pistola d’ordinanza che da sola basta per farsi strada tra i nemici, e poi hanno messo un sacco di armi strane come una chitarra o una spada laser!

Sai Zach, c’è un disco del 1975 di un grande musicista, uno dei più importanti della storia musicale. Ebbene questo disco è praticamente solo rumore, non ci sono canzoni, non ci sono melodie, non c’è una struttura. Solo cacofonia, feedback e distorsioni. Si dice che questo disco sia stato inciso per ripicca contro la casa discografica che voleva cavalcare il successo di quest’artista e voleva subito un nuovo disco da vendere. Zach, non trovi sia magnifico tutto questo? Riuscire a prendere in giro le logiche di mercato attraverso un processo artistico autentico. Fantastico!

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Pensando ad altro…ah, ci sono i personaggi che sono così interessanti e genuini; ti ci affezioni davvero. E non parlo solo di quelli che ti accompagnano attraverso la storia, ma anche di quelli che sono semplici abitanti della cittadina. Vedi, trovo vincente l’idea di caratterizzare solo un gruppo ridotto di persone: non costituiscono l’intera comunità, ma è abbastanza per dare a quella stessa comunità un senso di reale e di vivo. Conosci le storie di queste persone, ti interessi delle loro richieste, e ciò può aiutarti con l’indagine, magari svelando dei retroscena che altrimenti resterebbero celati o facendoti guadagnare qualche oggetto interessante.

Inoltre Zach, sai cos’altro è fantastico? Queste persone si comportano in modo reale, hanno una propria vita, non sono dei manichini che aspettano tutto il giorno che tu vada a parlargli; vanno a lavoro a un determinato orario, fanno la spesa al mini market, restano in casa con la pioggia o vanno in un locale la sera. Meglio tenerlo a mente, o rischi di non trovarli quando vuoi parlare con loro! E anche tu sei libero di girare in città, del resto ci vivi, non sei lì solo per svolgere indagini. E allora perché non svagarsi un po’ dopo una giornata faticosa? Magari andare a giocare a freccette al pub, andare a pesca o gareggiare con l’auto.

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Lo so che stai aspettando che te ne parli Zach, ti interessa sapere com’è la storia, vero? Ebbene, è davvero bella! Ti ho già detto che i personaggi sono caratterizzati benissimo, e anche la vicenda che si vive è sceneggiata in ottimo modo. Inoltre, come in qualsiasi thriller investigativo che si rispetti il ritmo è tutto, e qui è davvero azzeccato: la narrazione sa quando andare piano e quando impennare, facendoti aumentare l’adrenalina a mille! Ma sai cosa rende Deadly Premonition davvero simile a quella serie TV che ti accennavo prima? Tutte quelle cose fuori di testa che accadono parallelamente a una normale indagine per omicidio: i cambi di registro improvvisi, la comicità e il grottesco che permea l’intera storia, il modo in cui le stranezze si amalgamano con la drammaticità della vicenda e risultano così naturali che le accetti come se fossero la normalità… fantastico! E poi il comparto musicale, eclettico e dinamico come la storia, è fatto di tracce magnifiche. Ricordami di comprare la colonna sonora, sarà un ottimo accompagnamento per quando viaggiamo in auto.

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Ma c’è dell’altro Zach, forse la cosa più magica di questo videogioco. Sai, non tutto al suo interno corrisponde alla concezione comune del bello: per esempio ci sono scelte visive davvero estreme. Anche l’interazione sembra remare contro la funzionalità e la comodità che di solito è norma comune nei videogiochi; diciamo che ci sono cose definibili come “brutte”. Ed è qui che avviene la magia. Queste cose brutte riescono ad essere belle, a comunicarti qualcosa, a farti provare qualcosa. Non sono cose che sarebbero dovute essere belle ma risultano fatte male, quelle sono brutte e basta; queste cose brutte invece esistono per un motivo, sono strumenti di comunicazione, esattamente come lo possono essere le cose che percepiamo come belle. Per esempio enfatizzano il carattere grottesco e surreale del gioco. Hai capito ciò che dico Zach? È strano, ma ti assicuro che è così. E non è una cosa del tutto nuova, ti devo ricordare dei b-movie che ci piacciono tanto? O del dadaismo, lo sai cos’è il dadaismo Zach? Questa corrente artistica di inizio Novecento che rigettava tutto ciò che era definibile bello: i canoni artistici, la logica e la razionalità. Ho letto una volta in un libro che il dadaismo era una pistola puntata verso lo spettatore. L’opera dadaista doveva suscitare scalpore, sdegno, doveva essere ripugnante; ed è in questo che risiedeva la sua comunicazione. Addirittura un artista una volta realizzò un’opera d’arte con un orinatoio, ci pensi che scalpore?

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Credo che questo sia tutto quello che ho da dirti, il resto è qualcosa che va vissuto per essere capito appieno. Ah, ho sentito che tra poco uscirà il seguito; che coincidenza che l’abbia scoperto recentemente, posso aspettare il nuovo capitolo e immergermi sin da subito nella follia degli autori. Non vedo l’ora!

Ora è meglio dormire, domani ci aspetta un lunga giornata, dobbiamo raggiungere quella città in montagna per l’indagine. È stata uccisa una ragazza e l’FBI sospetta che l’omicidio sia opera dello stesso killer che ha già ucciso diverse donne in passato.

La vita è piena di coincidenze, non è vero Zach?

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Luigi "abyssent" Peccerillo
Frequenza Critica

Nato nell’agglomerato urbano di Neo-Caserta, passa il suo tempo in un tumulo digitale tra videogiochi, film vecchi e dischi tristi.