I miei interessi stories: Joanne Liu
Non sono un eroe.
Diventata pediatra per aiutare i paesi in via di sviluppo, Joanne Liu, la presidente di Medici senza frontiere, coordina 34 mila operatori umanitari, in guerra per un unico motivo: salvare.
“ L’ONU fermi le bombe sugli ospedali”
Un’idealista, compassionevole, inflessibile, che si sta battendo per far cessare gli attacchi alle strutture ospedaliere nella zona di guerra siriana.
“Non vorrei essere descritta come un eroe. Non c’è alcun eroismo nel mio ruolo. Ho un tetto e una casa riscaldata; quando mangio poco è perché sono a dieta. In prima linea ci sono i nostri 34mila aid worker: da loro prendo forza e ispirazione. Prestano soccorso negli ospedali, sotto le bombe. Molti devono attraversare ogni giorno, più volte, la linea del fuoco, con i cecchini che li puntano, dall’alto dei tetti.”
Per il personale di Medici senza frontiere vivere in prima linea è la norma, sono questi gli eroi di Joanne Liu. Chi ha più coraggio più ne metta, a foraggiare il contributo continuo di chi, ogni giorno, mette in pericolo la sua vita per salvare quella degli altri, in qualsiasi misura.
È il ritratto della realtà Joanne Liu, premio Nobel per la pace nel 1999. Inflessibile, diretta, la presidente di Medici senza frontiere, in missione dal 2013, non perde tempo con la retorica.
“Il 23 maggio si aprirà a Istanbul il primo World Humanitarian Summit: lì nazioni, organizzazioni e comitati di individui chiederanno assieme a noi un patto urgente che protegga la sanità nelle aree di conflitto»
Joanne Liu ha deciso che sarebbe diventata un medico a 13 anni, dopo aver letto il diario di un MSF che raccontava della sua missione in Afghanistan durante l’invasione sovietica
“Mai mi sarei immaginata di arrivare a ricoprire il ruolo che ho oggi. Sa che una nuova copia di quel volume mi è stato regalato quando sono stata eletta? Con la dedica dell’autore, che poi ho rintracciato. Abbiamo chiacchierato per ore”
Liu alterna la vita nelle zone di conflitto alla balsamica tranquillità di Ginevra, dove apprezza la vicinanza con la natura e dove riesce a continuare la sua professione di pediatra, aspettando la scadenza del suo mandato come presidente della più grande organizzazione medico sanitaria indipendente al mondo, un ruolo per il quale la Liu si ricandiderà.
«Vorrei che facessimo maggiori progressi con la ricerca. MSF deve entrare nel futuro, con tutto quello che ciò comporta in termini di tecnologia, scoperte, e cura»
Joan Liu conosce ed è a contatto con la vita e la morte ogni giorno, ma ancora più importante forse con tutto quello che ci sta nel mezzo: la messa in pratica del suo interesse che riesce a rispettare e portare avanti con coraggio per far si che il mondo sia un posto migliore.
Bee Free per Conto Facto
