I miei interessi stories: Vincenzo Nibali

Attaccare, senza paura.

Conto Facto
I miei “interessi”
2 min readMay 16, 2016

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“Il mio unico pensiero durante una gara è non aver paura di fare mosse decisive. Se si pensa troppo, se si inizia a giocare con il tempo, allora è finita. Bisogna non aver paura e seguire il proprio istinto. Ecco come ho costruito tutte le mie vittorie più belle.”

Vincenzo Nibali, classe 1984, corre nel giro d’Italia mentre sogna le olimpiadi.

Consacrato come re del ciclismo italiano dal 2014, l’anno di grazia in cui ha dominato e vinto il tour de France, eguagliandosi ai grandi mostri del ciclismo con la vittoria del più importante tris di corse a tappe: Tour de France, Giro d’Italia e Vuelta.

“L’emozione di arrivare a Parigi è da pelle d’oca, inspiegabile. Quando sono venuto qui per disputare il primo Tour della mia carriera sono rimasto stregato dall’atmosfera dell’ultima giornata, dal giro d’onore, dal tifo della gente… È un po’ tutto irreale, devo abituarmi lentamente. Il pensiero di aver vestito la maglia gialla dalla seconda giornata fino alla fine è stato logorante, non è stato facile per niente. Ora voglio godermi questi momenti con la mia famiglia e con i miei amici.”

Innamorato del ciclismo fin da bambino, certo che la bicicletta sia la penna di chi scrive sull’asfalto, amato dai tifosi perché consapevole che la vera vittoria sia la possibilità di regalare emozioni e grazie a questo emozionarsi.

Oggi Vincenzo Nibali è l’uomo simbolo del ciclismo nazionale e L’Italia si aspetta e spera che la fine di questo giro termini nelle sue mani, per avere di nuovo un vincitore italiano il Trofeo senza fine.

“Puoi conoscere un percorso a memoria e sapere ogni insidia, ma la gara è un’altra cosa. Io sono molto istintivo. Sorprendere gli avversari è una tattica: personalmente mi piace sorprendere, attaccare se c’è la possibilità. A metà gara, in salita o in discesa, non importa dove, ma comunque con azioni che possono rivelarsi decisive.”

Tappa dopo tappa. Vittoria dopo vittoria. Costantemente accompagnato dalla passione, nella vita come in questo giro d’Italia. Assolutamente dentro la gara, pronto alla competizione e a tutto ciò che comporta, a partire dalle difficoltà climatiche che hanno aggiunto una tacca sulla scala della pericolosità nel percorso, in cui Nibali si è fatto valere.

“Non ho pensieri quando corro, andare in bicicletta significa liberarsi dai pensieri”

Vincenzo Nibali è soprannominato “Lo squalo dello stretto”, per il suo modo di correre: sempre all’attacco. Ha capito qual’ era il suo interesse e lo raggiunge ogni giorno andandogli in contro, alla massima velocità.

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