LE 7 MERAVIGLIE DEL CASTELLO DI BLED

L’autunno è la stagione del ritorno: si torna al lavoro, e ai mille impegni che scandiscono la routine, si torna a scuola o all’università, si torna alla vita di tutti i giorni, con le sue seccature ma pure le sue gioie. E se l’estate è la stagione delle avventure, delle notti bianche sotto le stelle e dei pomeriggi di dolce far niente, e l’inverno la stagione delle feste, delle abbuffate e dei lunghi silenzi, l’autunno è la stagione in cui torniamo ad apprezzare le piccole cose, quelle sanno rischiarare una giornata uggiosa (a volte letteralmente): come i raggi del sole che a mezzogiorno scaldano ancora; le foglie degli alberi che si accendono di rosso, giallo, castano e arancione; il primo odore di stufa a legna; una tazza di cioccolata calda, o un caffè con i biscotti.

E l’autunno è anche il momento perfetto per scoprire (o riscoprire) il Castello di Bled. Perché se in estate il suggestivo maniero offre un rifugio di freschezza e relax, in autunno regala un’atmosfera magica, che riscalda il cuore e rinfranca l’animo. Circondato dai boschi, con il profumo di terra umida nell’aria e la lucentezza del lago che si posa sulle cose, il Blejski grad è uno spettacolo straordinario. E allora, ecco qui le 7 meraviglie del Castello di Bled!

1. Il ristorante

Con il fresco delle giornate autunnali l’appetito torna a farsi sentire deciso, ed è un momento ideale per pranzare (o cenare) al ristorante del Castello. Oltre a una vista spettacolare sul lago, il ristorante offre una cucina sofisticata ma fedele alle tradizioni gastronomiche slovene e attenta agli ingredienti, anch’essi provenienti dalle diverse regioni del paese. Una piccola anteprima del menù autunnale? Zuppa di cipolla con i tipici žlikrof (simili a ravioli ripieni di patata) fritti; cervo con purea di radice di prezzemolo, salsa demi-glace di lampone e prugne secche; brasato d’agnello con lenticchie; e per finire, ovviamente, la mitica millefoglie con crema pasticcera di Bled.

foto: http://www.jezersek.si

2. La cantina

Autunno, stagione di vendemmia e caldarroste… e cosa c’è di meglio che contemplare uno splendido paesaggio autunnale sorseggiando un buon bicchiere di vino? Ebbene, la cantina del Castello di Bled è rinomata per i suoi ottimi vini, custoditi in venerande botti di quercia. La Slovenia ha una grande tradizione vinicola, e i sapori dei suoi vini variano molto da regione a regione. Nella Valle del Vipacco sanno di Mediterraneo e brezza marina, il Cviček della Dolenjska conforta con il suo carattere forte e generoso, le Pohorje sono celebri per i bianchi. Nella cantina del Blejski grad si possono degustare alcuni tra i migliori vini del paese mitteleuropeo, e scoprire una tradizione enologica straordinaria.

3. Il museo

Il Castello di Bled è il più antico della Slovenia. Il primo documento che lo nomina risale al 1011, il che significa che il Blejski grad ha oltre mille anni! Un tempo che ci sembra lunghissimo… eppure la zona del lago di Bled è abitata da molto, molto più tempo. Diverse, significative testimonianze delle antiche popolazioni residenti sono riunite nel museo allestito nell’ala barocca del Castello. La sua collezione vanta reperti dell’età del bronzo, in particolare gioielli e oggetti di uso quotidiano, e continua attraverso il Medioevo con armature e antichi testi e raffigurazioni, per arrivare poi alla dominazione austriaca e al XX secolo. Tra gli oggetti più suggestivi, una magnifica fibbia raffigurante un pavone, che pare essere stata realizzata ieri… e invece risale al VI secolo, ed è stata ritrovata durante gli scavi sotto al Castello!

f: Adrijan Pregelj www.slovenia.info

4. La stamperia

Nella sua lunga storia il Castello di Bled è stato spesso a contatto con personaggi importanti della cultura slovena. Ospitò, ad esempio, Primož Trubar, un importante riformatore religioso del XVI secolo ritenuto anche l’autore dei primi due libri scritti in sloveno, e il primo a tradurre varie parti della Bibbia nella sua lingua madre. Trubar, inizialmente un prete cattolico, abbracciò la causa della Riforma protestante con tale entusiasmo da essere cacciato da Lubiana nel 1547. È un personaggio molto conosciuto in Slovenia; in effetti era persino raffigurato sulla banconota da 10 talleri prima dell’adesione della Slovenia alla zona euro. Forse è proprio in onore a questi storici contatti con intellettuali e scrittori che, ancora oggi, nell’antica stamperia del Castello è in funzione una copia della macchina da stampa usata da Gutenberg, l’inventore della stampa a caratteri mobili!

http://www.blejski-grad.si/it/stamperia-al-castello

5. La vista

Dal Castello la vista è indimenticabile. Il Blejski grad sorge sull’unico sperone di roccia calcarea della riva del lago, a oltre cento metri d’altezza. Come per la maggior parte dei castelli, deve la sua posizione a ragioni strategiche: da lassù le sentinelle del maniero potevano avvistare in tempo l’arrivo di nemici, e per un assediante era assai difficile conquistare la struttura. Per fortuna oggi viviamo in tempi di pace, e così dalle alte mura del Castello possiamo lasciar indugiare lo sguardo sulla bellezza circostante senza alcuna preoccupazione! Il lago di Bled, con i contorni boscosi dell’isolotto dove sorge la chiesa dell’Assunzione, circondato da colline e protetto in lontananza dalle montagne, è una vista che infonde pace e serenità. Per dirla come France Prešeren, il Dante Alighieri sloveno, sembra di contemplare “l’immagine del paradiso”.

6. La fonderia

La metallurgia è stata un pilastro della nascita e dello sviluppo di grandi civiltà. Non è un caso se uno degli dei maggiori dell’antica Grecia era Efesto (Vulcano per i romani), che nella sua fucina nelle viscere dell’Etna realizzò lo scudo di Zeus e l’armatura di Achille. Anche presso le popolazioni germaniche e slave i fabbri aveva un ruolo quasi sacrale, e per molto tempo godettero di uno status sociale elevatissimo. La Slovenia è famosa per la sua tradizione metallurgica: basti pensare a Kropa, uno dei centri di lavorazione del ferro più antichi d’Europa, dove tuttora vivono abilissimi artigiani. Anche la fucina del Castello contribuisce a tenere in vita l’antica tradizione slovena della forgiatura, esponendo statuette, candelabri e altri manufatti in ferro, e consentendo ai turisti di forgiare una moneta con un autentico incudine.

7. La salita

Vista la sua posizione impervia, il Castello di Bled è ovviamente raggiungibile in auto. Eppure vale la pena raggiungerlo anche a piedi. In fondo l’autunno è anche il momento in cui ci poniamo nuovi obiettivi e nuove sfide, e una salita ne è un’ottima metafora. Per cominciarla ci vuole coraggio, ma per portarla a termine c’è bisogno di tenacia e perseveranza, perché può affacciarsi alla mente l’idea di lasciar perdere, girarsi e tornare indietro, rinunciare all’obiettivo. Nonostante la fatica però, è giusto porsi sempre nuovi obiettivi, e cercare di diventare migliori, anche se è difficile riuscirci. Lo disse anche il premio Nobel per la letteratura André Gide: “è bene seguire le proprie inclinazioni, purché siano in salita”. E quando si tratta della salita per il Castello di Bled, con la magnifica vista che c’è da lassù, il premio è assicurato!

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