Capo sarai tu

Ne I MILLE è la comunità a decidere chi viene promosso

Matteo Roversi
Work In Progress
4 min readMar 13, 2023

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Nell’articolo precedente di WIP abbiamo reso pubblica la matrice in base alla quale ne I MILLE regoliamo gli stipendi. Abbiamo spiegato i criteri con cui l’abbiamo costruita e i motivi per cui abbiamo deciso di condividerla, prima all’interno e poi all’esterno.

L’articolo ha generato molta curiosità, e un dibattito vivace e interessante sulla questione salariale in Italia e in Europa.

Non ci stupisce:

quando si parla in modo chiaro, diretto, senza mistificazioni di denaro e di lavoro gli animi si accendono. Perché sono temi decisivi per il periodo che stiamo vivendo, e questioni da cui dipende il benessere e lo stare al mondo di ognuno di noi.

Per questo come promesso facciamo un altro piccolo passo avanti in questa discussione, raccontando il processo di mobilità interna che abbiamo disegnato per regolare gli aumenti di stipendio e decidere chi passa da un livello all’altro della matrice. È un processo collaborativo e orizzontale e, a quanto ne sappiamo, non esiste niente del genere in giro.

Se ci sbagliamo però fatecelo sapere: esempi simili ci sono utili per correggere e migliorare il nostro sistema, che al momento è in fase di sperimentazione e si applica solo a una parte della nostra organizzazione, la I MILLE Studio.

Lo stiamo testando da circa un anno, e lo consideriamo un progetto pilota che sicuramente avrà bisogno di affinamenti e correzioni di tiro. Della sostanza, però, siamo del tutto convinti, e ce la metteremo tutta per farla funzionare.

Come cresce I MILLE Studio

In due momenti all’anno è possibile fare richiesta di promozione o aumento di stipendio. Ogni persona può fare al massimo una richiesta all’anno. Se la richiesta viene respinta, la successiva può avvenire dopo 12 mesi.

La richiesta viene fatta compilando un form di autovalutazione che è strutturato secondo i parametri delle matrici. Chi compila il form dovrà spiegare in che modo ha raggiunto, per ognuno dei parametri della matrice, le competenze e le esperienze richieste — e dimostrarlo anche allegando documenti e progetti svolti.

Fin qui nulla di nuovo.
La novità sta nel processo di approvazione del passaggio.

Tradizionalmente è un capo a dare parere positivo o negativo sugli avanzamenti e, nelle organizzazioni più complesse, le richieste passano dal capo al capo del capo e così via, di livello in livello.

Noi abbiamo deciso di affidare alla comunità questa decisione. Almeno tre persone appartenenti al livello che il candidato vuole raggiungere devono esprimere parere positivo alla promozione, scrivendo una loro personale review. È una specie di sistema a cerchi concentrici: ogni cerchia valuta chi sono le persone che possono portare valore e meritano di essere promosse.

Ottenuti almeno tre pareri positivi, il candidato viene automaticamente promosso, senza ulteriori controlli. L’unico meccanismo di verifica è finanziario e avviene a valle del processo: qualora le richieste di aumento eccedono il budget stanziato per le promozioni, vengono tutte tagliate della stessa percentuale. Esempio: se ci sono 10 richieste di aumenti o passaggi di livello per 100k, ma il budget a disposizione è 80k, tutte le richieste vengono ridotte del 20% per rientrare nei parametri.

Autonomia al massimo

Come si può vedere, il senso di questo schema è che ne I MILLE è la comunità a decidere chi cresce, chi avanza, chi guadagna di più, chi entra a far parte del leadership team. Non c’è più un capo che dall’alto “promuove” qualcuno, ma una comunità di persone che orizzontalmente decidono come è meglio organizzarsi.

Questo modello riesce a garantire probabilmente il più alto grado di autonomia possibile per un’organizzazione.

Le obiezioni sono abbastanza prevedibili, e sono sempre le stesse, quelle che sempre vengono fuori quando si prova a responsabilizzare le persone: le persone faranno di tutto per approfittare della libertà, si accorderanno, si scambieranno favori, esprimeranno pareri sempre positivi per poter poi ottenere qualcosa in cambio.

Chi fa questo tipo di obiezioni probabilmente non ha mai sperimentato che cosa significa lavorare con uno scopo. Lo scopo è il miglior collante e motivatore delle persone, quello che le rende capaci di fare scelte che vanno al di là della convenienza personale. È l’antidoto principale alla disaffezione e all’egoismo, alla tentazione di pensare solo per sé.

Nei nostri test, tutte le persone alle quali è stato chiesto di scrivere una review per un candidato alla promozione hanno agito con estrema responsabilità e serietà. I feedback scambiati nell’organizzazione sono aumentati in modo spontaneo, così siamo riusciti anche a rafforzare i legami e la fiducia tra colleghi.

I MILLE e le sue persone stanno creando un equilibrio in grado di garantire il massimo dei benefici a entrambe le parti. Da una parte l’organizzazione dà alle persone autonomia, rimuovendo la burocrazia, la gerarchia, il controllo e ogni altra barriera alla crescita individuale; dall’altra le persone la premiano con il massimo della responsabilità, ma anche della creatività e intraprendenza per farla prosperare.

A questo punto resta che chiederci: qual è lo scopo che ci unisce in I MILLE?
Troverete la risposta nel prossimo articolo di WIP.

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