Il turista “in lockdown”
Le gravi condizioni sanitarie mondiali hanno premuto il pulsante di pausa per il settore turistico, aprendo tuttavia nuovi scenari digitali fatti di speranze e sogni.
Il 2020 è stato senza dubbio un anno che ha messo a dura prova l’economia di diversi Paesi in cui la componente turistica rappresenta buona parte del PIL nazionale. Tra questi, rientra anche l’Italia, che si posiziona al 7° posto nella classifica degli Stati europei più colpiti.
Quando il mondo è entrato in lockdown gli operatori turistici hanno dovuto reinventarsi, affidandosi a Internet per rimanere in contatto con i potenziali viaggiatori, promuovendo sui canali social i propri servizi.
La chiave del successo per coloro che sono riusciti ad affermarsi e scavalcare la concorrenza sta nell’aver individuato efficaci strategie di comunicazione, facendo percepire il turismo come una necessità e non cone un’attività ludica. Per quest motivo, i consumatori hanno iniziato a sognare e progettare i viaggi futuri attraverso gli schermi dei loro dispositivi elettronici.
Il ruolo del cosiddetto “turista digitale” è maturato durante i mesi più duri della pandemia, modificando altresì l’uso del web. Si è infatti verificato il passaggio da un utente che usufruisce dei servizi Internet nelle fasi pre-viaggio, durante il viaggio e post-viaggio ad un nuovo tipo di utente, il “turista in lockdown”, che riconosce nel digitale il mezzo stesso per viaggiare senza uscire di casa.
Molteplici sono gli esempi di turismo virtuale. Dubai, una tra le metropoli più avanzate al mondo, ha deciso di puntare su una nuova piattaforma denominata Dubai 360, in cui è possibile esplorare qualsiasi punto di interesse del territorio emiratino, grazie ad immagini e video in alta qualità. Anche il Principato di Monaco ha sviluppato un sito web dedicato alla visita virtuale della città, offrendo la possibilità ai più curiosi di entrare nei palazzi reali e nei musei.
Ma il caso più singolare è quello delle Isole Faroe, arcipelago nell’oceano Atlantico. Grazie alla disponibilità degli abitanti, è stata ideata una nuova piattaforma che ha permesso di collegarsi da casa e apprezzare in diretta le bellezze di queste isole comodamente dal proprio divano, proprio come se si trattasse di un videogame. Remote Tourism offre visite virtuali dotando di una videocamera alcuni faroesi che si trasformano negli occhi dei turisti da remoto. Gli utenti hanno anche la possibilità di controllare i luoghi e le attività disponibili tramite un joypad. Tour in motoscafo, giri in elicottero e passeggiate raccontano i pendii erbosi, i paesaggi marini e il territorio incontaminato delle Faroe.
In questo clima di incertezza riguardo i viaggi, l’ente del turismo portoghese ha lanciato l’hashtag #CantSkipHope e pubblicato un video sul canale ufficiale YouTube, il quale attraverso immagini del Paese accompagnate da una voce narrante, comunica che è il momento di fermarsi, di fare una pausa, per il bene del mondo intero e per i tempi a venire, nella speranza di visitare il Portogallo una volta che sarà tutto risolto.
La Svizzera ha attuato una strategia in due parti per far vivere il turismo: durante il periodo di isolamento, MySwitzerland ha pubblicato un video dal titolo “Sogna adesso, parti dopo”, consigliando agli utenti di restare a casa nell’attesa di poter tornare a viaggiare, seguito dal video “Ho bisogno di Svizzera”, postato nel mese di giugno 2020 per rilanciare la destinazione.
Non è mancata la partecipazione italiana a queste iniziative di promozione. Fra le regioni che hanno creato contenuti emozionali a tema turistico spicca il Trentino con un video breve ma persuasivo, che mostra il territorio innevato in un’atmosfera sospesa, come se le montagne fossero in attesa di essere risvegliate. Una voce narrante, con tono profondo enuncia che la regione si sta preparando per riaccogliere i visitatori in sicurezza.