Instagram veste i panni dello shopping online

La piattaforma di foto e video si fa strada nell’e-commerce

Biserena
Innovation Eye
3 min readFeb 28, 2021

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Instagram lanciata nel 2010, nell’anno appena concluso ha spento le sue prime dieci candeline e vanta un miliardo di utenti attivi al mese e più di cinquecento milioni di utenti attivi ogni giorno.
L’app nata come piattaforma dedicata agli amanti della fotografia, è oggi uno dei principali mezzi di comunicazione utilizzato da aziende, brand e influencer.

La funzione “Shopping” introdotta nel 2018, ha fatto di Instagram un vero e proprio portale di e-commerce. Questo si è tradotto in una grandissima opportunità in termini di spazio online dove promuovere prodotti.
Secondo i dati statistici raccolti dall’agenzia di marketing digitale “Omnicore”, nel 2020 le aziende presenti su Instagram sono circa 25 milioni.

La ricerca “Multicanalità 2020: Il countdown del cambiamento”, condotta dall’Osservatorio Multicanalità del Politecnico di Milano (scaricabile a pagamento a questo link), evidenzia come l’infocommerce, ovvero l’abitudine di informarsi online su un prodotto, ma di acquistarlo in un punto vendita fisico sia in calo, così come la pratica dello showrooming, che consiste nell’atteggiamento inverso, vedere un prodotto dal vivo per poi acquistarlo, successivamente, online. La diminuzione di questi comportamenti è riconducibile al fatto che le persone portano a termine il processo d’acquisto interamente online.

Acquistare sfogliando i post condivisi da brand e influencer seguiti, dal punto di vista del mercato rappresenta una rivoluzione. Lo è per Instagram, che ha la possibilità di mettere in pratica ciò che il suo algoritmo ha appreso in merito ai nostri gusti, ma lo è anche per l’utente che riceve consigli d’acquisto su misura.
Molte persone utilizzano questo social network come se avessero tra le mani una rivista di moda dove trovare ispirazione per nuovi outfit. I creatori di Instagram proprio per questa ragione hanno pensato bene di conciliare tutta una serie di funzioni rivolte al medesimo obiettivo: acquistare.

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Nella sezione “esplora” appaiono in una vetrina digitale i post che i brand hanno pubblicato nel loro account. Questi sono caratterizzati da un adesivo, una piccola icona a forma di borsetta, premendo su di essa si accede alla sezione in cui è possibile acquistare l’articolo, oppure scorrere tra una selezione di prodotti suggeriti dello stesso shop.

I brand possono applicare il tag d’acquisto anche nelle stories, così come durante una diretta. Quante volte vi è capitato di guardare un make-up tutorial e non riuscire a riconoscere la marca del mascara? Ebbene sì, prima che la diretta abbia inizio i brand possono selezionare i prodotti protagonisti così che questi siano facilmente rintracciabili nella parte inferiore del video.

Un’altra funzione presente nella home di un profilo business sono le “guide”, non più solo immagini e rapidi video, ma anche un maggiore spazio ai testi long form, potremmo immaginarle come dei blog dove i brand possono raccontarsi.

Quella di Instagram Shopping non può che essere definita una storia di successo, ma non è tutto oro quel che luccica. Bisogna infatti prestare molta attenzione alle truffe online, un fenomeno oggi sempre più diffuso. Lo scorso novembre la Polizia Postale ha identificato un’associazione a delinquere nell’hinterland milanese che ha raggirato oltre 2.000 utenti. I criminali pubblicizzavano sulla piattaforma capi alla moda, gli utenti, la maggior parte adolescenti, procedevano al pagamento, per poi essere ricontattati e indotti ad effettuare ulteriori pagamenti giustificati da scuse pretestuose come le spese doganali.

Il rischio di poter cadere in raggiri simili non è da sottovalutare considerato che la funzione “Shopping” non è esclusiva dei grandi marchi. Una fetta sempre più ampia di utenti può assumere il ruolo di venditore; sarà necessario rispondere ad una serie di requisiti, primi fra tutti attendibilità e autenticità, ma anche avere un account business.

Instagram in questo modo si mostra attenta alle esigenze dei piccoli venditori, diventando terreno fertile per artigiani, ma anche rivenditori di vintage che gratuitamente possono creare un catalogo online e costruire il loro seguito, dando vita ad una vera e propria community di clienti.

Se vuoi approfondire l’argomento leggi qui.

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