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TikTok e le nuove strategie di marketing aziendale in Italia

Creatività, ottimismo e condivisione. Le parole chiave per la generazione Z che alcuni eventi come Sanremo e XFactor hanno già sperimentato.

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3 min readMar 20, 2020

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Nata a fine 2017 dall’unione di Musical.ly e Toutiao dell’azienda cinese ByteDance, TikTok ha invaso nel 2019 il nostro circolo mediatico, uscendo dallo status di fenomeno di nicchia raggiungendo oltre 700 milioni di iscritti in tutto il mondo, superando i download sia di Facebook che di Messenger.

Solo in Italia nel 2019 su TikTok sono stati caricati in media 236 video al minuto e più di 2,5 milioni di iscritti portando così l’app ad essere un creatore di contenuti, meme e video virali generando una nuova forma di “intrattenimento sociale” che ha focalizzato l’interesse degli adolescenti in tutto il mondo.

Challenge, Hashtag, e tanto altro. Ma sebbene non sembri diversa dai social tradizionali perché il marketing ne è così interessato?

La spiegazione è nei numeri. Come mostra un sondaggio di Morning Consultant, a livello globale il 41% degli utenti di TikTok rientra nella fascia d’età tra i 16–24 anni contraddistinti da un irrefrenabile desiderio di usare il social per sentirsi liberi di dare sfogo alla propria creatività, raccontandosi in modo spontaneo e originale. La piattaforma, che fa di questo punto cardine la sua mission, offre, tramite video brevi una grande opportunità per gli specialisti del marketing: analizzare e interagire in prima persona con la Generazione Z.

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In che modo? Attraverso strumenti pensati dalla piattaforma come le challenge e gli hashtag personalizzati.

Inoltre, le aziende sulla piattaforma, possono collaborare con i TikTokers che attraverso video creativi mostrano i prodotti e i servizi dell’azienda stessa, mettendo il brand al centro dell’attenzione.

TikTok è un fenomeno che sta crescendo enormemente e sta calcando l’onda del marketing conquistando la maggior parte degli adolescenti e non solo. Ma perché un brand dovrebbe usarlo? E quale possibilità reali dà?

Abbracciare un target fortemente connotato da caratteristiche ben distinte, permette di sviluppare una comunicazione mirata e specifica per un bacino di utenti fortemente creativi e sempre pronti all’innovazione. Ciò implica un percorso di trasformazione dell’identità del brand e contemporaneamente un processo che implica uno svecchiamento dei canoni classici della comunicazione abituali usati fino ad ora.

Molti brand, programmi televisivi e mediatici stanno attuando questo percorso di trasformazione digitale per adattarsi al nuovo mercato della comunicazione. Uno degli ultimi esempi completamente italiano è il Festival di Sanremo del 2020 che tramite la collaborazione con RTL102.5 ha creato un nuovo modo di fruizione dell’evento, collegandosi in modo trasversale sia con gli utenti standard della popolazione italiana che con la Generazione Z. Brevi Social Interviste con cantanti e ospiti della trasmissione, commenti in diretta serata per serata con la voce di personaggi noti del panorama discografico come Mara Maionchi, meme e molto altro sono stati realizzati da RTL con la partecipazione di Cecilia Cantarano, una delle tiktoker più seguite in Italia, con l’obiettivo di coinvolgere le star dell’Ariston nelle famose challenge della piattaforma. In questo modo la kermesse ha inteso mostrarsi come eventoaperto e multi-generazionale.

Anche altre trasmissioni italiane come ad esempio XFACTOR, hanno usato le Challenge su TikTok per generare contenuti originali degli utenti. Per partecipare era sufficiente scegliere l’inedito preferito, reinterpretarlo e condividere il video della propria performance sulla piattaforma utilizzando l’hashtag #XF13inediti dedicato.

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