A bordo della storia: come le navi hanno unito l’Italia

Un viaggio da Nord a Sud per scoprire le protagoniste del nostro passato: le navi.

L'Italia delle Navi
italiadellenavi
4 min readJan 14, 2020

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Il nostro viaggio con L’Italia delle Navi inizia a bordo di quella che viene definita la nave più bella del mondo, l’Amerigo Vespucci. Qui è dove ancora oggi gli allievi ufficiali della Marina Militare imparano a navigare tra le onde del Mediterraneo.

Varato il 22 febbraio 1931, lAmerigo Vespucci è un veliero della Marina Militare costruito come nave scuola per l’addestramento degli allievi ufficiali dei ruoli normali dell’Accademia navale. La nave scuola è stata progettata a Castellammare di Stabia, dove ha sede la più antica fabbrica di navi d’Italia. Inaugurato al tempo dei Borbone, questo cantiere ha vissuto in pieno il periodo del progresso tecnologico dell’ingegneria navale della prima parte del Novecento. Oggi vi si costruiscono per lo più traghetti, sotto la gestione di Fincantieri.

La prima partenza dell’Amerigo Vespucci è datata 2 luglio 1931, direzione Genova, dove il suo primo comandante, Augusto Radicati di Marmorito, riceverà la bandiera di combattimento.

Da sinistra a destra: a Brindisi nel 1943, a New York nel 1976, a Venezia nel 2019
Antonio Joli, Partenza di Carlo di Borbone per la Spagna vista dal mare

Nel primo episodio de L’Italia delle Navi, l’Amerigo Vespucci ci porta a Napoli dove, nella bellissima Reggia di Portici, è custodito il segreto della Marina Borbonica, tra le più importanti marine militari italiane preunitarie. Le sue radici affondano nel 1735, quando la continua minaccia dei “barbareschi”, ossia i popoli rivieraschi del Nordafrica, ha imposto una politica marittima molto decisa, che al tempo fu affidata al marchese di Salas. Il Ministro per la Guerra e Marina ha avuto così il compito di costituire un’Armata di Mare efficiente ed unita.

È il momento di cambiare imbarcazione: a bordo di un piroscafo di inizio Novecento, il Piemonte, il nostro viaggio nella storia navale italiana ci porta sul Lago Maggiore per toccare tutti i punti della storica e decisiva impresa dei Mille, l’accordo tra Garibaldi e Rubattino e poi a Gaeta dove racconteremo la storia dell’assedio del 1860, l’ultimo episodio dei combattimenti tra l’esercito delle Due Sicilie e quello del Regno di Sardegna, momento fondamentale del processo che porterà alla proclamazione del Regno d’Italia.

La Marina Borbonica presso la Reggia di Portici

Dal Lazio la navigazione prosegue verso la Sicilia. È qui, precisamente a Messina, che il 1° agosto 1896 attracca lo Scilla. Insieme al gemello Cariddi, è il primo ferry boat che collega l’isola alla terraferma: a bordo non ci sono solo passeggeri, ma anche i carri ferroviari che partivano dal continente e arrivavano sull’isola. Messina rimane lo scalo privilegiato fino al 1905, quando Fondazione FS lo cambia con Villa S. Giovanni.

Il primo episodio de L’Italia delle Navi si conclude a Livorno. Qui la più green tra le navi operanti nel Mediterraneo, la Maria Grazia Onorato, ha già la prua verso Genova ed è pronta a salpare. Presa in consegna nel marzo del 2019 dal Gruppo Onorato, la sua tecnologia innovativa e la sua eccezionale capacità di carico ne fanno la più moderna nave cargo italiana.

Dal punto di vista ambientale la nave abbina l’adozione di scrubber di ultima generazione (che consentono di abbattere il contenuto di CO2 nei fumi emessi dalla nave, dal 3,5 allo 0,1%) ad un’eccezionale efficienza energetica.

L’Italia delle Navi è una produzione originale History che va in onda dal 27 gennaio, ogni lunedì alle 21.50 sul canale 407 di Sky ed è disponibile su Sky On Demand e NOW TV.

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L'Italia delle Navi
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Cinque incredibili viaggi che uniranno 140 anni d’Italia, a partire dal 27 gennaio: L’Italia delle Navi, ogni lunedì alle 21.50 su History, canale 407 di Sky.