Callum, l’ultimo immortale
Callum è un irlandese.
Scusa, ma Highlander, chiaro riferimento nel titolo, era scozzese.
Sì, cara vocina interiore, era per fare un bel titolo. E poi qualcosa c’entra, lo scoprirete leggendo il romanzo. Mica posso rivelare tutto subito.
Dicevamo, Callum è irlandese. Giunto in Italia per chissà quale motivo (sono quei dettagli sui quali lascio volentieri fantasticare il lettore), anche lui si è unito alla ciurma degli Scrittori milanesi.
Capelli rossi, ricci e sempre disordinati, allampanato e goffo, è però l’anima del suo gruppo di lavoro.
Grande amico di tutti, in fondo anche dei destinatari dei terribili scherzi che si diverte senza sosta a inventare, oltre ad essere un autore amante delle writing marathon (o forse dei fiumi di birra che le accompagnavano durante gli anni del college) è anche un esperto tecnico informatico.
È infatti uno dei pochi, nella sezione milanese dell’Agenzia, che comprende il funzionamento della complessa tecnologia Eirian, nascosta sottoforma di oggetti dall’aspetto vintage.
Per questo è sempre accompagnato da strani aggeggi apparentemente meccanici. Oltre a caratterizzarlo come strambo, gli permettono di compiere riti elettronici incomprensibili ai più, ma fondamentali per la risoluzione dei vari misteri di fronte ai quali si troverà nel corso del romanzo, a fianco degli amici Luca e Chiara.
Chi di voi avesse letto i miei precedenti romanzi sulle avventure dell’Astronave Hope avrà sicuramente riconosciuto in questa descrizione alcuni tratti del simpatico, ma arrogante genialoide russo Ian Volk.
Non è una coincidenza: ho voluto infatti mantenere questo personaggio un po’ stereotipato, arricchendolo di dettagli differenti, come omaggio a un gruppo di amici immaginari che ho sempre nel cuore di scrittore.
Callum è anche ispirato a un personaggio realmente esistente, e realmente un po’ folle, incontrato ad Edimburgo durante un soggiorno studio, al Liceo.
Vorrei farti notare che Edimburgo è in Scozia…
Beh, licenza poetica.
Se volete scoprire di più sul nostro amico dai capelli rossi, non vi resta che ordinare La Teoria del Tutto!