Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata
— Peter, vorrei che ci ripensassi, riguardo ai caproni.
Questo mi lascia di stucco, perché ero convinto che ormai la faccenda dei caproni fosse stata archiviata.
— Per quel che concerne i caproni… — comincio a dire, ma vengo immediatamente spiazzato dalla stravaganza di cominciare una frase con “Per quanto concerne i caproni”. Pessima scelta. Pensavo di sfangarla. Invece non riesco a sfangarla.
(dal racconto: L’occasione più lieta e propizia)
Tutti conoscono Raphael Bob-Waksberg per aver creato la serie capolavoro di Netflix BoJack Horseman (della quale ho parlato abbondantemente, quindi se vi interessa basta cercare gli articoli su Melange) e anche Undone, un pochino sottovalutata a parer mio (trovate le due stagioni — la storia è perfettamente conclusa, ci tengo a rassicurarvi — su Prime. Qui trovate l’articolo sulla prima stagione scritto da Nicola Laurenza).
Raphael Bob-Waksberg, classe 1984, è una persona dalla creatività scoppiettante, con un umorismo sfrenato, governato da una profonda sensibilità. Ed è anche estremamente umile. Dopo il successo ottenuto dalle serie televisive, pubblica la sua prima (mi auguro non ultima) raccolta di racconti. Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata è un titolo fantastico e racchiude perfettamente il senso di tutte le 16 storie — più 2 introduzioni. L’amore, in ogni sua (im)probabile declinazione è il fil rouge, lo stile e le vicende narrate sono la sua forza. Probabilmente i massimi esperti di corsi di scrittura non sarebbero d’accordo con me, visto che Raphael Bob-Waksberg scrive gestendo un po’ come gli pare il punto di vista, calandosi al suo interno completamente. Umani e non parlano come mangiano, in poche parole. Quindi, se ci imbattiamo in una storia raccontata dal punto di vista di un cane, certamente non avremo una sintassi perfetta. È ciò che succede in Rufus, uno dei racconti più riusciti.
L’amore di un cane, Rufus, verso il suo MostrUomo. La vita quotidiana di un legame profondo, tenera e buffa, con attimi di tristezza.
Sono caratteristiche che appartengono a tutte le storie, anche quelle più bizzarre e weird. Si ride, ci si sbalordisce, ci si commuove. A volte questi legami sono fugaci o eterni, recano dolore e spaesamento, infondono gioia e illuminano la strada. Ciò che li accomuna è che, a prescindere da quel che accade, hanno tutti senso di esistere.
Incontriamo esseri umani, animali, presidenti americani dentro un unico presidente, musicisti-supereroi atipici, elenchi (solitamente incompleti) di comportamenti, confessioni, diari, giochi di società.
Come diceva Lizzy, “il tempo incespica come uno scemo”.
(Dal racconto: Gli Emergenti)
È un viaggio completamente folle e in questa follia si viene travolti dalla verità dei sentimenti. Bob-Waksberg ci porta a spasso nei suoi assurdi universi per raccontarci il quotidiano incespicare dell’esistenza, lo ha sempre fatto e spero continui a farlo, mantenendo la sua peculiarità espressiva. E la sua umanità.
E lei fa: Sei rimasto qui per tutto il tempo che dormivo? Non ce n’era bisogno.
No, dico. Non è andata così. Sono arrivato che già era tardi. C’era la mamma, però. Per tutto il tempo.
Ramona sorride e fa: Già, la mamma è proprio fuori di testa.
E io faccio: Già.
E penso che amare qualcuno sia un po’ come essere il presidente, nel senso che non ti cambia, cioè non del tutto. Più che altro tira fuori più te stesso del te stesso che già sei.
(Dal racconto: Più te stesso del te stesso che già sei)
Vi consiglio, prima di imbattervi nei racconti, di andare in fondo al libro e leggere i ringraziamenti. A inizio post vi dicevo dell’umiltà che contraddistingue questo autore. La ritroverete lì. Oltre alla confessione di aver scritto i racconti in momenti diversi della sua vita. Prima e dopo aver incontrato sua moglie. È un dettaglio importante, che mi ha riportato all’inizio, con l’intenzione di rileggere i racconti. E rileggerli con la consapevolezza di metterli in ordine in base all’arrivo dell’amore, mi ha divertito. Se vi va, provateci.
Questo articolo è dedicato al mio Amore. Lui sa.
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