[Quinto elemento]: FINAL SPACE — stagione 3

Kara Lafayette
M E L A N G E
Published in
3 min readDec 14, 2021

“È pieno di Gary morti, qui! È un tantino inquietante.”

“Ovvio. Tutte le linee temporali convergono nello Spazio Finale.”

Ci sono voluti due anni prima di tornare, insieme a IL Gary e a ciò che resta della sua squadra, all’interno dello Spazio Finale. Queen e Il Gary si ritrovano, tutto molto commovente e romantico e tenero. Peccato che quell’essere spregevole di Invictus sia sempre lì, pronto in agguato per portare a termine, con ogni mezzo a sua disposizione, il suo progetto di onnipotenza assoluta.

Sono qui a parlarvi della terza stagione di Final Space con enorme fastidio, perché la verità è che gli ascolti sono stati inaspettatamente bassi rispetto alle prime due stagioni e, secondo voi, questo che cosa ha comportato? Già, proprio quello che succede sempre: Final Space finisce anzitempo, con lo sconforto del suo creatore, Olan Rogers, che ne ha annunciato la cancellazione. Purtroppo il finale di stagione non è un finale, è evidente che su carta la serie sarebbe dovuta proseguire, ma niente, un’altra bella storia troncata (forse) sul più bello. Quindi, vi starete chiedendo, perché vederla? Meglio risparmiarsi lo strazio di non conoscere mai la sua conclusione. Può essere, ma un briciolo di speranza lo terrei custodito, non è la prima volta che alcune serie vengono salvate da altre piattaforme (una su tutte: The Expanse — grazie al cielo).

Come avevo scritto nell’articolo dedicato alle prime due stagioni, Final Space è una serie che fa della leggerezza e dell’ironia un marchio di fabbrica e, al contempo, racconta un’avventura disperata, piena zeppa d’amore e di eroismo, di sacrificio, di lotta per la sopravvivenza e, soprattutto, di ciò che è giusto.

È anche una storia di nuclei familiari non convenzionali (Little Cato parla di Avocato — suo padre— e di Gary — il suo mentore, per così dire — come dei suoi due padri), legami di sangue e non che, insieme, fanno una famiglia, perché se è il caso ad averli fatti incontrare, è l’amore sincero a tenerli uniti. Se prestate attenzione, anche il concetto di casa è un aspetto preponderante in questa piccola, grande storia.

“Ecco, il posto è tuo!”

“Mi stai dando…”

“Tutto! Tutto ciò che possiedo su 67 mondi! Tra cui i migliori toffee artigianali in circolazione: le Pepite di Clarence! Per trasparenza, non sono i migliori in circolazione. E non sono nemmeno pepite.”

“Non tornerai più? Ma hai costruito tutto questo.”

“Sono solo… cose.”

Io, se fossi in voi, recupererei tutte e tre le stagioni, nonostante il finale monco. Vi avviso, se vi piace, ci rimarrete malissimo. Ma secondo me ne vale la pena. E poi, come spesso si dice in Final Space, mai perdere la speranza.

Di questi tempi, aiuta.

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