Viva Forever: Antologia horror

Kara Lafayette
M E L A N G E
Published in
5 min readOct 25, 2022
Copertina dell’illustratrice Elisa Poggese

“Avevamo in mente questo progetto: un’antologia di racconti horror contro la violenza sulle donne, scritta, editata, copertinata (passatemi il termine) solo da donne, da autopubblicare. L’idea era di devolvere il ricavato in beneficenza. Francesca l’avevo sentita l’ultima volta il 13 novembre, aveva detto che era a buon punto della sua storia. C’era entusiasmo, c’era concretezza, come sempre, nelle sue parole. La maledetta leucemia l’ha portata via il 16 novembre, dopo oltre un anno di lotta, ma col cazzo che permetterò a quella schifosa malattia di portarsi via anche la sua voce, le sue idee, la sua fantasia, la sua saggezza. Quindi le cose stanno così: io e le altre porteremo avanti il nostro progetto e in qualche modo ci sarà anche Francesca. È una promessa.”

Questo era ciò che scrivevo tre anni fa, dopo che la morte della mia amica Francesca Fichera (per sempre la Frà) mi aveva tranciato le ginocchia. L’articolo a lei dedicato (che potete ri-leggere qui) era un modo per scolpire il suo ricordo nella memoria collettiva, e sì, anche un modo per me di elaborare il lutto.

Sono stati anni difficili per tutte le persone, perché di lì a poco sarebbe scoppiata la pandemia da Covid-19 e disgrazie a non finire. Ora non è che le cosa vadano meglio e, senza scomodare il virus, basta soffermarsi un paio di minuti a riflettere sulle strampalate e inquietanti proposte di legge del momento. Eppure io sono contenta lo stesso, nonostante la banalità del male che non cessa di esistere, perché ho mantenuto la promessa. E se ci sono riuscita è solo grazie a un gruppo di donne che mi ha teso la mano, mi ha convinta che l’antologia doveva prendere vita per tutte le bambine, le ragazze e le donne di questo mondo. E per la Frà.

La Madre, di Vera Bonaccini

Non lo nego, mettere le mani su Regina, il suo racconto (che avrebbe poi voluto sviluppare in modo approfondito per renderlo un romanzo), è stata emotivamente dura. Ricordo ancora il potentissimo attacco di emicrania che mi assalì dopo aver scritto la mia parte. Però, da malata cronica, ve lo confesso: ci sono volte in cui stare male ne vale la pena. Insieme a Marina Belli e a Francesca V.F., Regina ha avuto il suo finale. E non sarebbe mai avvenuto senza il contributo di Fausto Vernazzani, compagno della Frà, colui che ci ha spiegato dettagliatamente l’idea, l’anima pulsante di Regina, sostenendoci e regalandoci una prefazione commovente.

Un concentrato di luoghi comuni, di Kara Lafayette

E quindi eccoci qui: Lucia Patrizi con Tutte le mie amiche sono morte, Vera Bonaccini con La Madre, Francesca V.F. con Trappola per topi, Marina Belli con Nata per correre, io con Un concentrato di luoghi comuni e, naturalmente, Francesca Fichera con Regina. Sei racconti dell’orrore completamente diversi per sottogeneri, stili e atmosfere. C’è il gotico, il fantastico, il grottesco, il distopico, il drammatico. Ciò che li accomuna è la tematica della violenza contro le donne, in tutte le sue forme più urlate e più silenti, che esistono e che necessitano di essere riconosciute.

Nata per correre, di Marina Belli

In questo progetto ci abbiamo creduto tutte fin dal principio, compresa l’associazione che si occupa di aiutare le donne vittima di violenza alla quale andrà il ricavato delle vendite. Associazione che, per tutela della privacy, non possiamo nominare, ma vi possiamo assicurare che chi ne fa parte ha accolto la nostra proposta con entusiasmo e sincera gratitudine. Perché, sapete, queste associazioni esistono grazie alla beneficenza. A prescindere dall’antologia, ricordatevelo sempre.

Trappola per topi, di Francesca V.F.

Viva Forever (sì, è proprio alla canzone delle Space Girl che abbiamo pensato) è in arrivo il 31 ottobre, giusta giusta per Halloween. È già possibile preordinare l’ebook su Amazon, mentre la versione cartacea sarà disponibile solo dal 31 ottobre. Compratelo, regalatelo, fateci sapere cosa ne pensate. Noi ci abbiamo messo tutto l’impegno possibile, mentre in mezzo la vita cercava di sabotarci in continuazione.

Tutte le mie amiche sono morte, di Lucia Patrizi

Speriamo vi piaccia.

Non ce l’avremmo mai fatta senza l’aiuto professionale e umano di altre persone. Quindi questi sono i ringraziamenti:

Oltre all’immane lavoro di Marina Belli, la quale oltre ad aver scritto Nata per correre, ha editato, impaginato tutto, ha fatto ciò che io chiamo lavoro di manodopera pesante per pubblicare l’antologia, un grazie mastodontico per l’ulteriore editing a Germano M. e Ottavia Corazza; grazie a Elisa Poggese per la copertina, che ci è piaciuta al primo colpo; grazie a Alessandro Mana per il lettering e la grafica di copertina; grazie a Marika Paracchini che ci ha fatto da beta reader; grazie a Flavia Federico, amica e professionista nel campo della promozione social; grazie nuovamente a Fausto Vernazzani per tutto, soprattutto per aver avuto fiducia in noi; grazie a tutte le persone che in questi anni hanno avuto la pazienza di aspettare, senza smettere di crederci; grazie alle amiche e agli amici e grazie a chi comprerà Viva Forever, sapendo di renderci felici e di fare un’azione buona e giusta.

Regina, di Francesca Fichera

E sì, ci hanno aiutato anche degli uomini. Perché, se mi permettete di sottolinearlo, tra persone femministe ci si aiuta.

Viva Forever: Antologia horror la trovate qui.

“Everlasting, like the sun”.

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