L’Astrusia non era un paese ordinato — Parte 5

Marco Zoppas
Mitologie a confronto
3 min readApr 11, 2020
Fonte: Satyrnet.it La Fattoria degli animali

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Intanto Alfred LoSporko non trova pace in esilio. Sente acutamente la mancanza dell’Astrusia, come una fitta al cuore. Sa di non poterci tornare. Si trova in possesso di informazioni scottanti, epocali, che potrebbero costargli caro. È indeciso se rischiare una seconda volta, visti gli esiti della sua precedente crociata igienista. Si arrovella, non si dà all’alcol quand’è depresso, si dà all’oppio. Il paese che lo ospita, la cui scoperta sconvolgerebbe le nozioni geografiche astrusiane, si chiama Onduristan. Nikita Lavas aveva ragione, il mondo va ben oltre le soglie di Budapest. Si estende a dismisura. Forse la terra è rotonda e gira intorno al sole. Ipotesi rivoluzionaria, ti toglie il fiato. “L’Onduristan abbonda d’oppio, l’Astrusia non può farne a meno e io sono qui; l’Onduristan abbonda d’oppio, l’Astrusia non può farne a meno e io sono qui; l’Onduristan abbonda d’oppio, l’Astrusia non può farne a meno e io sono qui…”, LoSporko continua a ripeterselo. Sa che le scorte astrusiane si stanno esaurendo e che il traffico di droga sarebbe un toccasana per l’economia. LoSporko concepisce trame, complotta. Sa d’essere incappato in una potenziale miniera d’oro, decide di scrivere una lettera al Consigliere:

“Illustrissimo Consigliere,

non esiste istante della mia giornata in cui io non rimpianga il danno morale e materiale arrecatoLe dalle mie precedenti pubblicazioni. Le assicuro di essermi profondamente pentito, di aver sperimentato una metamorfosi interiore come capitò a San Paolo alle porte di Damasco e di essere pronto a genuflettermi e ritrattare pubblicamente le mie dichiarazioni. Attualmente risiedo in Onduristan, un paese non troppo lontano da Budapest in cui vigono i precetti di una religione oltranzista antioccidentale e soprattutto antiastrusiana. Le donne, per renderLe l’idea, sono costrette a indossare un velo e ricoprire l’intera figura a eccezione degli occhi, e questo — lei converrà — è scandaloso. La popolazione è in mano a un gruppo di fanatici e sicuramente apprezzerebbe un colpo di stato in grado di sostituire l’attuale barbarie con la saggezza dei costumi astrusiani. Il mondo intero approverebbe un nostro intervento.

Oltre a liberare un popolo dall’oppressione, assurgendo a paladino della democrazia, l’Astrusia potrebbe trar non poco vantaggio dalle risorse dell’Onduristan. Non le nascondo che la qualità dell’oppio locale e la quantità dei raccolti, grazie alle eccellenti condizioni climatiche, superano le più lusinghiere aspettative. I coltivatori e gli esportatori locali con cui ho potuto allacciare rapporti molto stretti vedrebbero di buon occhio l’esautorazione dell’attuale regime integralista.

Illustrissimo Consigliere, mi creda, questi fondamentalisti sono una minaccia per l’umanità. Il modo in cui trattano le loro povere donne è aberrante. Bisogna assolutamente fare qualcosa.

Non le nascondo che come cittadino astrusiano mi sento in pericolo qui e ovunque. Un incubo ricorrente mi perseguita: che questi fanatici stiano programmando di espandere la loro guerra santa al di là dei confini onduriani, arrivando addirittura a colpire il sacro suolo astrusiano in una delle sue festività più gioiose, la sagra di Franz Amel. Non diverrebbe allora lecito e doveroso, da parte del fior fiore della civiltà europea, un atto gagliardo di ritorsione e legittima difesa, un nostro intervento militare in Onduristan? Dopo aver setacciato da cima a fondo questa terra e le sue consuetudini, si è consolidata in me la convinzione che un’invasione dell’Onduristan sia senz’ombra di dubbio alla portata di un esercito temerario e addestrato come quello astrusiano. L’importante sarebbe spacciarla come operazione di pace.

Resto ovviamente a completa disposizione per fornirLe ulteriori ragguagli sull’evolversi della situazione locale, e colgo la gradita occasione per porgerLe i miei più sentiti e cordiali omaggi.

Il Suo umilissimo servitore,

Dottor Alfred LoSporko”

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Marco Zoppas
Mitologie a confronto

Insegnante e traduttore. Autore dei libri “Ballando con Mr D.” su Bob Dylan, “Da Omero al rock” e “Twinology. Letteratura e rock nei misteri di Twin Peaks”