Il lavoro è creare bellezza

Letizia Piangerelli
Mozaic
Published in
3 min readNov 2, 2020

“Lavorate con i poeti, i maghi, i danzatori e tutti gli altri artigiani dell’invisibile per rimettere al suo posto il mistero del mondo.” — Jorn de Précy

Foto Ahmad Odeh — Unsplash

Immagino come deve essersi sentito il chimico francese Marcelin Berthelot nel momento in cui, al culmine delle sue scoperte scientifiche, pronunciò una frase che suonava più o meno così: “Ormai l’Universo non ha più misteri da nascondere!”. Siamo alla fine del 1800 e per lui e i suoi contemporanei il mondo doveva offrirsi come un posto ordinato, il futuro come un luogo prevedibile e la scienza un serbatoio di risposte sicure per tutti i più grandi enigmi dell’esistenza.

Messa alla prova dalle turbolenze del nostro quotidiano, un po’ li capisco. Nonostante la nostra sia l’epoca degli inviti ad abbracciare l’incertezza, se sei stato abituato a considerare il sapere come rifugio, strumento di controllo e garanzia di verità, l’incertezza non è un luogo piacevole dove sostare. Brucia.

Secoli di pensiero meccanicistico hanno annichilito la nostra naturale capacità di stare a contatto coi misteri del mondo in modo generativo, e a pagarne il prezzo non sono solo le nostre singole vite, ma anche quella dell’intero pianeta.

Un linguaggio antico

Francisco Varela sosteneva che quando un sistema vivente è malato, il rimedio si trova nel connetterlo con una parte più ampia di se stesso. Forse è proprio questo tipo di cura che accade naturalmente ogni volta che consideriamo come complementari aspetti che con tenacia avevamo separato, in nome di un rigore spogliato di immaginazione. Mente e corpo, arte e scienza, cold e warm data, stabilità e cambiamento, Natura e uomo, contemplati assieme, aprono un varco per un tipo di ricerca che non ha per scopo il dominio ma la meraviglia, non il controllo ma la partecipazione.

Forse è quest’opera di riconnessione che dobbiamo imparare ad abbracciare. L’impresa è titanica. E’ come apprendere da adulti un linguaggio nuovo, un modo radicalmente diverso di percepire il mondo e quindi, il nostro posto in esso.

Alcuni non hanno mai dimenticato come fare. Sono i “poeti, i maghi, i danzatori e tutti gli altri artigiani dell’invisibile” di cui parlava Jorn de Précy. Siamo noi, quando torniamo ad ascoltare.

Artway of thinking

La scorsa estate ho fatto una lista di tutti gli “artigiani dell’invisibile” che vorrei intervistare. Le prime a cui ho pensato sono Federica Thiene e Stefania Mantovani, fondatrici di Artwayofthinking, un collettivo che da trent’anni studia, pratica e diffonde il legame tra l’arte e i processi di trasformazione sociale. Incontrarle, quasi dieci anni fa, è stata una boccata d’ossigeno, per ciò che sono e per il loro modo di guardare ai processi di cambiamento e al reale spazio di manovra degli aspiranti “change maker”.

La loro testimonianza offre uno stimolo a riconsiderare l’atto creativo come una caratteristica distintiva dell’essere umano — non una prerogativa di pochi, dotati, eletti — e che, per questo, offre a tutti la possibilità di interpretare il lavoro come un mezzo per creare bellezza, per noi stessi, per gli altri e per il pianeta.

Condivido la traccia (quasi) integrale della nostra conversazione, avvenuta qualche settimana fa. Riflessioni e commenti sono benvenuti :)

Timing

00:00 — Chi siete? Perchè portare la pratica artistica dentro la società.

13:00 — La storia della nascita di Artway.

21:00 — Le basi della metodologia: piccole opere d’arte esperienziali per connettere se stessi, il collettivo che co-crea, il contesto più ampio.

30:00 — Il senso più grande di ciò che facciamo.

42:00 — Come avvicinarsi a un sistema che vuole cambiare.

52:00 — Sul perché servono gli artisti dentro ai Governi.

59:00 — Vuoi diventare artista relazionale? Due o tre parole sull’ego e qualche domanda generativa.

1:11:00 — Un nuovo progetto in gestazione.

Questa storia fa parte della serie di conversazioni “Artigiani dell’Invisibile”. E’ possibile ascoltare la seconda intervista qui; la terza qui.

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Letizia Piangerelli
Mozaic
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On a mission to keep sense of wonder alive. Making and Writing @makinglife.substack.com | Team member & Facilitator @CocoonPro