10 interessanti scoperte dal sondaggio Quanto sei connesso?

Quando lo scorso agosto abbiamo lanciato il sondaggio Quanto sei connesso? non avevamo la minima idea di cosa sarebbe emerso. I risultati raccolti sono stati alquanto interessanti.

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Mozilla Internet Citizen
6 min readNov 1, 2017

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1. Alle persone di tutto il mondo piacciono i sondaggi

Il sondaggio è stato reso disponibile in sei lingue: inglese, spagnolo, tedesco, italiano, francese e portoghese.

Partendo dall’Andorra e arrivando fino allo Zambia, circa 189.770 persone hanno risposto al sondaggio. La maggior parte delle risposte provengono dalla Francia (18%), dall’Italia (15%), dalla Germania (13%), dagli Stati Uniti (11%) e dal Brasile (7%).

2. Il divario tra portatili e smartphone è reale

Negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito gli utenti che hanno riportato di possedere un portatile sono più numerosi rispetto a quelli che hanno dichiarato di possedere uno smartphone. Nella maggior parte degli stati al di fuori dell’America settentrionale e del Regno Unito, inclusi Brasile, India, Argentina, Messico, Italia e Spagna, più utenti hanno riportato invece di possedere uno smartphone rispetto a un portatile. Dal sondaggio è stato possibile identificare che le persone con conoscenza tecnica inferiore preferiscono avere un portatile piuttosto che uno smartphone.

3. Quando si tratta di prodotti connessi, ogni Paese del mondo ha un parere differente

L’Argentina, il Brasile e il Messico sono gli stati che annoverano più utenti possessori di smart TV: circa il 50% delle persone ha riferito di possederne una, contro una percentuale mondiale del 40%. I partecipanti statunitensi sono tra i maggiori possessori di fitness tracker (20%), automobili smart (15%) e termostati connessi (8%). Tra i partecipanti provenienti dall’India e dal Brasile troviamo i maggiori possessori di elettrodomestici intelligenti, 15%, contro il 7% a livello mondiale.

4. Il mondo è diviso a metà tra ottimisti e terrorizzati da un mondo sempre più connesso

Più gli utenti sono esperti di tecnologia e più sono ottimisti. Infatti, le persone più “terrorizzate” per un futuro sempre più connesso sono quelle meno esperte, circa il 31% paragonato alla media generale del 7%.

È emerso che i partecipanti indiani sono molto ottimisti rispetto a un futuro digitalmente connesso, circa il 25% delle persone sono “entusiaste”, paragonato ad una media mondiale del 7%. Anche Messico e Brasile si annoverano tra i paesi generalmente più ottimistici. Al contrario, gli abitanti di Belgio, Francia, Regno Unito, Svizzera e Stati Uniti hanno espresso timore verso un futuro più connesso.

5. L’invasione della privacy è una preoccupazione diffusa ovunque

Alla domanda “Qual è l’aspetto che ti spaventa di più su un futuro digitalmente connesso?”, la stragrande maggioranza di utenti (45%) ha risposto l’invasione della privacy. Nei paesi in cui si è registrata una maggiore partecipazione al sondaggio, la privacy è indicata come la principale preoccupazione degli utenti, eccezion fatta per l’Italia, dove la perdita di contatto umano rappresenta la maggior preoccupazione rispetto a un futuro digitalmente connesso.

Più gli utenti si considerano esperti e più sono preoccupati della perdita di privacy. Il 33% di chi si identifica come meno esperto indica la perdita di privacy come preoccupazione maggiore. La percentuale sale a 41% per gli utenti medi, a 48% per utenti esperti e a 54% per gli “ultra-nerd”. Al contrario, la “perdita di contatto umano” rappresenta il timore più grande tra gli utenti meno esperti.

6. Pareri discordanti sull’attribuzione di responsabilità

Un terzo dei partecipanti ritiene che “I produttori dei rispettivi dispositivi e app dovrebbero integrare funzioni che garantiscano sicurezza e privacy nei propri articoli”. Un altro terzo crede che “Spetti all’utente il compito di proteggere se stesso online”. Il terzo rimanente dei partecipanti si divide tra “È compito dei governi implementare politiche e norme per garantire che i dispositivi in commercio rispettino la sicurezza e la privacy del consumatore” e “Non ho opinioni a riguardo”.

Gli utenti più esperti ritengono che la responsabilità spetti al singolo individuo, mentre gli utenti medi e i meno esperti sostengono che debbano essere i produttori dei dispositivi a proteggere e a garantire la loro privacy. In Stati Uniti, Canada e Svizzera viene maggiormente percepito il concetto di “responsabilità individuale”, mentre gli utenti che attribuiscono ai produttori la responsabilità di garantire privacy e sicurezza sono concentrati in Spagna, Francia, India e Brasile.

7. Le persone non sanno a chi affidare la propria sicurezza online

La maggioranza dei partecipanti, circa il 40%, ha risposto che confida in “Organizzazioni non-profit come Mozilla e Altroconsumo” per la propria sicurezza online. Chi si ritiene più esperto tende a fidarsi di più delle organizzazioni non-profit. D’altra parte è da notare come il 27% delle persone intervistate non sappiano su chi poter fare realmente affidamento. La percentuale sale a 45% tra coloro che si sono identificati come meno esperti. Quasi nessuno ha risposto di avere fiducia nei Media (3%) o nel governo (2%) per la propria protezione online.

8. Un futuro sempre più connesso non sembra poi così allettante

La risposta più frequente alla domanda “Qual è l’aspetto che ti intriga maggiormente di un futuro digitalmente sempre più connesso?” è stata “Nessuna delle precedenti” (27%). Le persone in Canada, in Francia, nel Regno Unito e negli Stati Uniti vedono meno vantaggi in un futuro più connesso.

I ferventi sostenitori di un futuro più connesso credono che “Tutto sarà molto più semplice” (26,7%). Gli utenti brasiliani si sono distinti per la loro fiducia nel potenziale dei dispositivi connessi di semplificare la vita: il 44% delle risposte identifica questo come il beneficio principale. In India pensano che “L’apprendimento sarà più veloce e tutti saremo più intelligenti” (32%).

9. Privacy e sicurezza non sono le maggiori preoccupazioni durante l’acquisto di prodotti connessi a Internet

Quasi tutti i partecipanti hanno classificato Prezzo, Caratteristiche e Affidabilità come i tre aspetti più importanti che considerano per l’acquisto di un prodotto hi-tech, a prescindere dal Paese o dal livello di esperienza. Protezione e Privacy sono classificati dal quarto posto in giù. Alle ultime posizioni troviamo “Raccomandazioni di amici o familiari” e “Recensioni degli altri acquirenti”.

10. Non molti comprendono il linguaggio del futuro connesso

Meno del 30% dei partecipanti al sondaggio ha affermato di essere in grado di spiegare a un amico i termini “IoT” (Internet of Things), “Botnet”, “Blockchain”, “RFID” o “Zero Day”. Meno del 40% saprebbe spiegare il significato di “DDOS” o “TOR”. Gli unici due termini a cui più della metà dei partecipanti saprebbero dare una spiegazione sono “VPN” (Virtual Private Network) e “Dispositivi connessi”.

In Mozilla crediamo che i dati dovrebbero essere aperti e accessibili a tutti. Puoi consultare i dati raccolti durante il sondaggio ai link riportati di seguito.

  1. Dati grezzi (.csv, 133 mb)
  2. Risultati del sondaggio (.pdf)
  3. Risultati per Paese (.pdf)
  4. Risultati per grado di esperienza tecnologica degli utenti (.pdf)

I dati sono messi a disposizione da Mozilla con licenza CC BY 4.0.

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