Movimenti narrativi: la chiamata e la chiamata d’acconto

exedre
NaNoWriMo in zona di comfort
4 min readDec 13, 2015

7/ Investi in una chiamata dell’acconto potente per evitare l’abbandono dei tuoi lettori.

La chiamata è uno dei cinque movimenti narrativi in cui è suddiviso il battito di una scena. È ciò che muove all’azione il personaggio ( non necessariamente l’eroe), oppure quello che giustifica l’espressione della rivelazione o l’assunzione della decisione .

La chiamata può essere solo di due soli tipi:

  • Causale
  • Casuale

Una chiamata causale è il risultato di una scelta attiva di qualche personaggio: il detective che entra nella casa dell’indagato, una donna decide di partire per un viaggio, un cane si lancia nell’autostrada.

Una chiamata casuale è invece il risultato di un evento inatteso o incidentale: il detective scivola sul ghiaccio, la donna scambia per errore la sua valigia o un cane si lancia nell’autostrada mentre il personaggio sta arrivando a tutta velocità.

Che la chiamata sia casuale o causale la storia dovrà proseguire in modo che il personaggio si trovi a dover compiere una qualche azione. Ad esempio il detective deciderà di scassinare una cassaforte nella casa dell’indagato oppure si farà arrestare dopo il frastuono fatto cadendo; la donna ritornare a casa per accudire il marito malato oppure decidere di scappare con la valigia piena di droga; il cane ritornare alla propria cuccia impaurito dal traffico oppure il personaggio causare un incidente per evitare il cane che si è lanciato in strada.

Come si vede uno stesso evento, ad esempio il cane che si lancia nella strada, può essere considerato causale sotto certe condizioni (il cane è il personaggio dell’azione) oppure casuale (il personaggio guida l’auto e deve evitare l’ostacolo-cane), e in generale questo si desumerà dal contesto.

Pur parlando qui di quella che ho chiamato nano-progettazione (ovvero progettazione degli elementi strutturali minori del testo) la struttura a movimenti si adatta anche agli altri elementi come l’intera scena, le sequenze e così via.

Per questo motivo nell’ambito delle sezioni deve essere ben chiara una (e possibilmente una sola) chiamata e tra le sezioni quella più importante sarà la chiamata dell’acconto perché rappresenta l’incidente scatenante di tutto l’intero romanzo. È la ragione primaria per cui il personaggio si trova a dover rispondere. La chiamata dell’acconto è probabilmente la scena più rilevante dell’intero libro e bisogna fare in modo che sia tanto forte da scolpire nel lettore con chiarezza il motivo per cui tutta l’avventura accade.

Una chiamata dell’acconto debole è la causa principale degli abbandoni dei lettori. Se ad un certo punto un lettore non avrà chiaro o non ricorderà più a quale domanda il personaggio tenta di rispondere tutto il libro diventerà una sequenza di azioni apparentemente senza scopo, non importa quante giustificazioni il personaggio troverà nei suoi passaggi. La chiamata d’acconto è in un certo senso la promessa che lo scrittore fa al lettore e il legame tra questa chiamata e poi la soluzione alla crisi che avverrà nel saldo deve essere perfettamente evidente e consequenziale. Ogni deviazione da questo legame è un vulnus alle aspettative del lettore e semplicemente non va fatto (come sempre a meno di non entrare nel principal disclaimer di questo lavoro).

La chiamata ha molti nomi: incidente scatenante (inciting incident), concetto forte (high concept) o supponiamo-che (what-if) e nell’ambito dell’intera storia rappresenta il pezzo forte che dovrebbe convincere il lettore a interessarsi non solo alla scena che sta leggendo in quel preciso momento ma anche a tutto quello che viene dopo. Quindi se c’è qualcosa su cui investire nel momento dell’editing è la creazione e la stabilizzazione di una solida scena per la chiamata d’acconto. Ora, senza una chiamata d’acconto valida il narratore non ha in mano niente per poter portare avanti una storia di questo nome.

In generale, la noia nei romanzi si concentra proprio nelle chiamate (a tutti i livelli) ma non solo perché possono essere scritte male, essere lente o non rappresentare con sufficiente chiarezza i motivi che spingono il personaggio all’azione ma perché si susseguono in schemi rigidi o ripetitivi. Bisognerà scegliere la successione delle chiamate in modo che siano sufficientemente variate per evitare che il lettore presagisca abbastanza facilmente quale può essere il prossimo passo dell’azione. Chiamate casuale e casuale dovranno alternarsi all’interno della trama in modo che il lettore non consideri troppo piatte ed uniformi le motivazioni che spingono i personaggi all’azione. Anzi uno dei modi migliori per mantenere alta la sorpresa del lettore e generare l’effetto Wow! è proprio fare chiamate diametralmente opposte a quelle che si aspetterebbe da quanto letto in precedenza.

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