APPELLO degli OPERATORI SANITARI A…
In realtà ALLA CITTADINANZA ATTIVA della SICILIA
Per aderire all’appello si vada a questo link facebook
L’appello è stato firmato da migliaia di operatori siciliani e da comuni cittadini, ma per i media locali hanno firmato soltanto 85 operatori sanitari siciliani. Ci serve anche la tua firma. L’appello può essere firmato ancora oggi.
Un breve “appello” ai promotori e ai sottoscrittori di quello che ormai diventato l’appello di migliaia di operatori e cittadini siciliani.
È un momento cruciale per contrastare la pandemia qui in Sicilia, ma non solo, è un momento cruciale per la vita (proprio la vita) di molti operatori sanitari, in particolare quelli in prima linea oltre che per molti di noi come comuni cittadini.
Come firmatari abbiamo innanzi un compito difficile e cioè trasformare ogni comunicazione, a cominciare da quelle social in uno strumento per abbattere la cortina di ferro che i media hanno realizzato nei nostri confronti.
Ci sono 5 temi cruciali nel nostro appello
(1) EPIDEMIOLOGIA SENZA PROPAGANDA con quello che significa (contrasto ai focolai endogeni, strategia OMS contenuta nella parola d’ordine TEST, TEST,TEST,TEST, salvaguardia della sicurezza degli operatori con strategie TEST e Re-TEST oltre a quello che dirò dopo. Una epidemiologia fatta di atti concreti da realizzare quotidianamente, non in contrasto ma in aggiunta alle misure contenitive. Una Epidemiologia in grado di disegnare il nostro futuro e combattere davvero la Pandemia.
Alle nostre proposte la Regione per voce delle sue più alte cariche istituzionali risponde con L’EPIDEMIOLOGIA DELLA PROPAGANDA che mette al primo posto la ricerca degli untori in categorie sempre diverse (prima gli africani e adesso i siciliani di ritorno dalle aree dove lavorano abitualmente). Solo per dimostrare che gli untori vengo da lontano e non esistono problemi di focolai in questa terra, in contrasto alle più elementari nozioni di diffusione di malattie come queste. Con decreti che programmano spreco e azioni fatte ormai a dir poco tardivamente
(2) SICUREZZA DEGLI OPERATORI SANITARI: ancora una volta con noi che parliamo di misure concrete e le istituzioni che fanno solo becera PROPAGANDA della sicurezza, promettendo ogni giorno una mascherina diversa, “già ordinata”, “già quasi pronta” grazie all’impegno della nostra mirabile industria siciliana, “pronta sicuramente per il picco” che avverrà (non a caso) ad Aprile inoltrato e non tra pochi giorni.
(3) TRASPARENZA che come nell’esempio che abbiamo fatto in queste ore significa anche diffusione di dati che rassicurino davvero sullo stato di saturazione dei servizi ospedalieri.
Le istituzioni rispondono invece con la TRASPARENZA della PROPAGANDA, insabbiando dati e non fornendoci niente di utile per permetterci davvero di controllare lo stato di salute della nostra risposta alla pandemia.
Hanno la sfrontatezza di suggerire APP di monitoraggio, quando il sito della regione con i dati contrastanti che mette per tre quarti della giornata, oggi ha solo messaggio che recita così
“No Response from Application Web Server. There was no response from the application web server for the page you requested. Please notify the site’s webmaster and try your request again later”. In sintesi siamo in quarantena altrove. Ci credete davvero che ci occupiamo di informarvi sulla pandemia in Sicilia
(4) l’assurdo silenzio dei “nominati” nel comitato tecnico, che mai proferiscono parola per giustificare queste politiche del nostro “governatore”. Di loro sappiamo soltanto che hanno un “piano” che giustifica queste assurdità, ma in realtà conosciamo soltanto i loro nomi ben in vista sul sito della Regione. E null’altro. Nessuno di loro ha detto l’unica cosa che avrebbe dovuto dire un tecnico: provare vergogna per quello che sta facendo in suo nome l’istituzione Regione per contrastare la pandemia
(5) la nostra battaglia è innanzitutto una battaglia di civiltà e cultura contro l’ideologia di manzoniana memoria della CACCIA AGLI UNTORI. È una battaglia tra chi spiega che la pandemia è per definizione la descrizione di uno stato di infetto che prima o poi riguarderà tutta la popolazione, non però per effetto di “pochi untori” da mandare al rogo. È una battaglia tra chi vuole avere un programma per tornare a VIVERE e una istituzione che è felice di avere solo carcerati tra la sua popolazione.
Carcerati da governare magari con…
La probabilità che i rappresentanti istituzionali annientino le nostre voci, grazie all’aiuto dei media locali e al silenzio ingiustificato di tutti i gruppi parlamentari ARS è altissima.
Noi dalla nostra parte abbiamo solo l’intelligenza.
Trasformiamola in INTELLIGENZA COLLETTIVA contro questi mostri di un’era geologica che è destinata a morire per sempre, non per un solo virus ma per molto di meno.
