L’incredibile demo di Prime: 2D

Massimiliano Gallo
Old man yells at cloud
5 min readApr 5, 2021
Tutte le immagini sono prese da Metroid Database.

È Pasquetta, sono tre giorni che mi sfondo di cibo e sono appena rientrato dal terzo pranzo, questa volta ad opera di mia Sorella. Satollo all’inverosimile, decido di dare un’occhiata ad una notizia che mi sono salvato attraverso Facebook. Dal cellulare non potevo capire bene e stavo salendo in macchina, quindi ora che sono in panciolle davanti al PC il momento è quello giusto.

La notizia è questa qui e capita come un fulmine nel momento giusto. Del mio rapporto con Metroid Prime ne ho parlato velocemente la settimana scorsa e magari un giorno approfondirò un po’ di più. La voglia del prossimo capitolo è tanta, ma la fortuna non è dalla nostra parte. Come sappiamo il progetto navigava in brutte acque, così Mamma Nintendo ha deciso di ricominciare da capo tutto, con un annuncio fatto di mestizia e senso di colpa arrivato ormai due anni fa. Come placare, quindi, questa voglia di Samus Aran?

Introducing Team SCU. Un gruppo di appassionati che si è messa in testa di realizzare un demake del primo capitolo della saga in tre dimensioni targata Retro Studios. Ma cos’è un demake? In parole semplici, se un remake è riproporre un titolo su una macchina più avanzata di quella orginale, un demake è l’esatto opposto. In questo caso, rendere l’esperienza di Metroid Prime un gioco simil 16 bit, come se fosse sviluppato sul Super Nintendo. Più o meno, dato che questo Prime: 2D è decisamente troppo avanzato per la storica console Nintendo.

Il progetto è partito nel lontano 2004, circa un annetto dopo l’uscita del titolo originale. Purtroppo, però, le cose si sono complicate presto e lo sviluppo è andato a rilento per anni, con cambi di sviluppatori e artisti, tenendo sempre d’occhio il nuovo che avanzava per poter tirare fuori dal cilindro il meglio del meglio. Da qualche anno il progetto ha conquistato un nuovo sprint, arrivando alla demo pubblicata qualche giorno fa. E signori, lasciatevelo dire: l’attesa ne è valsa la pena.

L’arrivo su Tallon IV.

Il gioco comincia con l’arrivo di Samus sul pianeta protagonista del titolo originale, quel Tallon IV che ci lasciò a bocca aperta così tanti anni fa.
La prima impressione è pazzesca, con animazioni fluide e concatenate alla perfezione, dando da subito la sensazione di controllo totale sui movimenti della nostra cacciatrice di taglie preferita. Questo nonostante il cambio radicale degli input utilizzati. Essendo storicamente una serie legata al mondo console, utilizzare la combo mouse e tastiera per giocare a Prime: 2D risulta all’inizio straniante, ma ben presto ci si adatta. Largo quindi al classico WASD per i movimenti e Spazio per il salto. La mira e lo sparo si utilizza tramite mouse, spostando un cursore in giro per la schermata che farà ruotare il braccio cannone di Samus nella direzione voluta. Già da questa “piccola” animazione si può intuire il livello raggiunto dal Team SCU, da lasciare letteralmente a bocca aperta. Dopo i primi istanti di smarrimento, i controlli filano lisci e quasi non ci si accorge del passaggio dal pad.

Il lavoro svolto in ambito grafico riesce a sintetizzare perfettamente le atmosfere e i colori in una salsa 16bit che fa correre la memoria a Super Metroid. Il confronto con l’immortale capolavoro del 1994 è immediato, vuoi per lo stile adottato, vuoi perché rimane a tutt’oggi il punto di riferimento dei capitoli 2D della saga. Clamorosamente, questo piccolo progetto fan made ne esce vittorioso, sapendo incastonare giochi di luce, colori vivaci e giustapposti e una qualità della pixel art superba su un gameplay che, per quanto breve, riesce a mostrare quanto le caratteristiche di Prime siano state traslate alla perfezione.

Lo Scan Visor in azione con una Samus in posa plastica.

Nella demo potremo usare il visore per scansionare l’area, ottenendo informazioni sul lore del mondo, sui Chozo e la fauna locale. Il tutto raccolto nella sezione apposita del menù di pausa, suddiviso in sezioni che richiamano sia Super Metroid che Prime. Appunti su equipaggiamento, creature scansionate e fauna del posto possono essere studiati qui, per trovare un punto debole di questa o quella creatura ostile. Come armamentario siamo alle basi: cannone energetico, l’arma base della serie, e missili. Questi ultimi li potremo trovare affrontando il mini boss, posto proprio alla fine delle tre aree in cui si può girovagare in cerca di elementi da scansionare e un po’ di potenziamenti. Nella mezz’ora che ho dedicato alla demo, sono riuscito a trovare un paio di espansioni missile e altrettante taniche d’energia. Sebbene possano sembrare contenuti risicati, è pur sempre una demo e mi ha tenuto attaccato anche oltre i titoli di coda. Il gioco, infatti, permette di proseguire nell’esplorazione, per scovare quell’ultimo segreto rimasto indietro.

È un piccolo gioiellino, che ci porta a ben sperare di poter mettere le mani su una versione completa. Nell’attesa, correte a scaricare la demo e incrociate le dita che la Grande N lasci lavorare il team senza mettere gli avvocati di mezzo. La storia, però, ci insegna che Nintendo è pure troppo protettiva delle sue proprietà intellettuali e, appena ne verrà a conoscenza, sparerà un cease and desist in faccia ai poveri SCU, così come fece ai tempi di AM2R. Speriamo che questa volta ci pensino due volte, magari notando la prima schermata che ci si para davanti agli occhi una volta avviato il gioco.

Questo progetto è stato creato dai fan con il solo proposito di divertirsi.

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