La comunicazione delle aziende e il benessere digitale
Quando il benessere digitale rientra nel business delle aziende
Le iniziative delle aziende
Nell’ambito socio-culturale di oggi, in cui il divario tra digitale e reale si fa sempre più sottile, essere consapevoli del proprio rapporto con la tecnologia è il primo passo da compiere per raggiungere il benessere digitale.
Digital Wellbeing, questo è il termine originale con il quale si fa riferimento al rapporto utente-tecnologia (parte 1). A questo proposito, sempre molte più aziende riconoscono in un equilibrio positivo tra lavoro e vita privata dei propri dipendenti il fondamento per un contesto lavorativo armonioso e produttivo.
Come si evince dal rapporto Welfare Index PMI 2019 di Generali, il 45,7% delle PMI italiane dichiara di essere consapevole di tale condizione, di cui il 7,2% solo nel corso dell’anno 2019. L’esempio più comune è la pratica di yoga in ufficio, ma anche la possibilità di partecipare a brevi soggiorni benessere, proprio al fine di disconettersi e allontanarsi temporaneamente dalla tecnologia. Secondo lo stesso rapporto, l’azienda veneta Selle Royal produttrice di sellini per biciclette, per esempio, offre ai propri dipendenti corsi yoga in pausa pranzo. O ancora, la statunitense General Motors che, con un approccio differente, impedisce ai suoi dipendenti di portare i propri smartphone nei momenti di riunione.
Nella stessa direzione ha puntato anche l’azienda automobilistica Porsche con la campagna #GoneDriving, la quale ha visto protagonisti quattro influencer percorrere le strade costiere di Algarve, in Portogallo, secondo il principio “no smartphone, no distractions”.
Attraverso una breve serie di video, l’azienda tedesca incoraggia la propria community a sedersi davanti al volante piuttosto che a uno smartphone, per puntare a una questione sociale sempre più importante. Come dicono gli stessi influencer, viviamo costantemente davanti a uno schermo nel quale è facile perdersi e per questo motivo è spesso necessario eliminare tutte le distrazioni. Lo scopo della campagna, dunque, è stato promuovere la connessione con la vita oltre lo schermo, nonché una consapevolezza al benessere digitale per la salute delle persone. Proprio per questo motivo, tale iniziativa è da considerarsi come uno dei migliori esempi di comunicazione volta alla responsabilizzazione gli utenti.
You have to disconnect from the online world and take out all the unnecessary distractions — Alvaro Soler.
Un’ulteriore dimostrazione proviene dal Regno Unito. Come annunciato a inizio anno 2019, l’azienda produttrice di software Calm ha avviato una partnership con l’azienda di autotrasporti automobilistici privata Uber. Ancora una volta, lo scopo di questa cooperazione è finalizzata alla salute degli utenti, i quali trascorrono troppo spesso il tragitto in auto fissando i propri dispositivi. A seguito di questa collaborazione, ai passeggeri saranno offerti degli esercizi di respirazione e meditazione e il viaggio in Uber si trasformerà in un piacevole momento di pausa, durante il quale rilassarsi e godersi il viaggio lontani dall’attività frenetica di tutti i giorni.