Il podcast di RebLaw Torino

Per continuare a parlare di diritto e diritti anche al tempo del Coronavirus

RebLaw Torino
reblawtorino
2 min readApr 1, 2020

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La chiusura delle università a causa dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci ha impedito di portare a termine l’organizzazione della seconda edizione della Conferenza RebLaw Torino (qui l’edizione dell’anno scorso), che avrebbe dovuto avere luogo nella prima settimana di maggio 2020.

Nell’attesa di poterci incontrare di nuovo dal vivo, abbiamo deciso, come molte altre associazioni studentesche, di continuare “da remoto” le nostre attività. Chi ci ha seguito l’anno scorso sa bene che cosa pensiamo della didattica del professore che si rivolge dai rostri a una classe di cinquecento studenti-spettatori. Se non vogliamo che la facoltà di Giurisprudenza “in carne e ossa” sia così, perché lasciare che lo sia, invece, la sua trasposizione digitale?

Anche in queste difficili condizioni è importante che l’associazionismo studentesco continui a farsi sentire e a ricordarci che cosa l’Università potrebbe essere — oltre le lezioni, gli esami, i codici.

Nel nostro piccolo noi cerchiamo di farlo continuando a parlare di diritto, diritti e cliniche legali.

Per questo abbiamo deciso di giocare ai piccoli deejay e abbiamo creato il podcast “è tutto scritto”. Lo trovate sul nostro sito, su Spotify, SoundCloud e Anchor.

Nel primo episodio abbiamo parlato con Maurizio Veglio (avvocato ASGI e coordinatore della Human Rights and Migration Law Clinic) e Alberto Pasquero (avvocato, già funzionario presso la Procura speciale in Kosovo e osservatore OSCE per i processi penali in Serbia) degli orrori dei lager libici e delle nostre responsabilità verso le vittime, come cittadini e come giuristi.

A breve i prossimi episodi!

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