“Al Cristallo mi sento a casa”

Massimiliano Boschi
Scripta Manent
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3 min readSep 13, 2019

L’offerta e il pubblico del teatro di via Dalmazia a Bolzano. Intervista all’abbonata Roberta Petrungaro

Roberta Petrungaro

Prosegue il viaggio di Scripta Manent alla scoperta dei gusti del pubblico culturale altoatesino. Oggi è la volta di Roberta Petrungaro, affezionata, se non affezionatissima, frequentatrice del Teatro Cristallo. I motivi di questo speciale legame con il teatro di via Dalmazia li illustra senza nemmeno doverci pensare: “Sono davvero entusiasta del Cristallo, mi piace il clima che respiro e il suo essere un luogo famigliare che mi fa sentire immediatamente a mio agio. Non c’è la formalità che ho trovato in altri teatri”.

Prima di abbonarsi al Cristallo era abbonata ad altre stagioni teatrali?
“Premetto che la prossima sarà la terza stagione che seguirò da abbonata al Cristallo. Comunque sì, prima ero abbonata alla stagione dello Stabile. Sarà che avevo scelto la serata del giovedì, ma non mi sentivo molto a mio agio, trovavo l’ambiente troppo formale. Al Cristallo, invece, mi sento a casa, offre un’offerta più ampia e permette di spaziare di più. Mi sembra presenti spettacoli meno difficili o importanti di quelli dello Stabile, danno più spazio al sociale. In sintesi, mi sembra un’offerta più adatta a me”.

Quando nasce la sua passione per il teatro?
“A dire il vero non vengo da una famiglia così appassionata, ma ricordo che quando ero bambina mia nonna mi portava alle commedie dialettali. Negli anni anni successivi, però, non mi sono più avvicinata al teatro. L’ho riscoperto solo una decina di anni fa insieme ad alcune amiche. Ci siamo fatte coinvolgere dall’idea di andare a teatro, abbiamo assistito a qualche opera lirica poi, come detto, ci ci siamo abbonate alla stagione dello Stabile e tre anni fa abbiamo optato per il Cristallo”.

La stagione “In scena” del Cristallo è organizzata insieme allo Stabile, sulla scelta di lasciare Piazza Verdi per via Dalmazia sembrano pesare anche le “condizioni ambientali….
“Hanno avuto la loro importanza, non posso negare di aver notato il diverso atteggiamento da parte del pubblico. La partecipazione c’era anche allo Stabile, ma mancava l’entusiasmo. Al Cristallo si dimostra l’apprezzamento in maniera differente, si applaude con più enfasi”.

Non trova proprio nessun difetto al Teatro Cristallo?
“Forse uno, manca un luogo in cui sia possibile fermarsi dopo lo spettacolo. Molte volte ci siamo ritrovate a discutere dello spettacolo in piedi sul marciapiede fuori dal teatro, ma non sempre le condizioni climatiche sono favorevoli. Sarebbe bello avere un luogo in cui potersi fermare per parlare e lasciare che lo spettacolo protragga i suoi effetti anche dopo che è calato il sipario. A dire il vero, il problema l’avevamo anche al Comunale, forse riguarda l’intera città. Poi, ovviamente, mi dispiace che quasi sempre gli spettacoli del Cristallo non abbiano repliche. E se quel giorno sono impegnata… So che è una questione complicata, ma comunque i pregi sono più importanti, penso anche ai laboratori e all’offerta per i più giovani con spettacoli al sabato e alla domenica pomeriggio”.

Spettacoli preferiti?
“Negli ultimi anni: Come una specie di sorriso, omaggio di Neri Marcorè a Fabrizio De Andrè, Otello circus di Antonio Viganò e Le baruffe chiozzotte di Carlo Goldoni.

Altre passioni oltre al teatro?
“Vado volentieri al cinema, con la famiglia e da sola. D’estate seguo gli incontri organizzati al parco semirurali, Bolzano Danza e in generale i musical dell’Istituto musicale. Non seguo, invece, gli incontri con gli autori, preferisco leggermi un libro a casa, Mi piacerebbe avere più tempo per partecipare agli incontri del caffè delle lingue per rinfrescare il mio inglese”.

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Massimiliano Boschi
Scripta Manent

Collaboro con “Alto Adige Innovazione” e “FF- Das Südtiroler Wochenmagazin”. In passato con “Diario della settimana”, “Micromega” e “Il Venerdì di Repubblica”.