Finalmente siamo (di nuovo) un Hub

Malpensa è stata scelta da Air Italy come suo nuovo hub, 10 anni dopo il dehubbing di Alitalia. E noi non possiamo che esserne orgogliosi

SEA Milan Airports
SEA — Where Travel Begins
5 min readOct 4, 2018

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LLunedì 1 giugno abbiamo inaugurato il nuovo volo Air Italy per New York JFK, con tanto di festa inaugurale e taglio del nastro. Venerdì 8, invece, è stato il turno del primo volo per Miami. In questo modo abbiamo collegato Milano alle due mete preferite dagli italiani nella East Coast americana. Le novità, però, non sono ancora finite: da settembre saremo in grado di raggiungere anche Bangkok, la principale destinazione turistica d’Oriente, e da fine ottobre toccherà anche all’India, sia verso la capitale Delhi, sia a Mumbai, la megalopoli capitale finanziaria del Paese.

Superfluo dire che i voli per New York e Miami “vanno a ruba”, con tanti passeggeri in transito da Napoli, Palermo e Roma, nonostante da Malpensa avessimo già diversi voli senza scalo per la Grande Mela, addirittura con cinque compagnie aeree (Alitalia, American, Delta, Emirates e United) e per Miami con American. Una grande differenza rispetto a prima — che probabilmente i viaggiatori apprezzeranno — riguarda anche la comodità dei passeggeri: i nuovi voli intercontinentali di Air Italy sono effettuati con Airbus A330–200 presi in leasing da Qatar Airways, la compagnia aerea nota per il suo elevatissimo comfort (ha cinque stelle nella classifica di Skytrax, il massimo). Insomma, niente a che vedere coi vecchi Boeing 767 di Meridiana.

Nuova identity, nuovi aerei, nuovi voli sulle rotte più importanti, ma anche su rotte “vergini” come Mumbai, sono soltanto alcune delle novità. La vera notizia è che, da quest’anno, Air Italy ha iniziato a costruire il proprio hub a Malpensa. E noi ne siamo davvero orgogliosi.

Ala di un A330, Photo by Isaac Struna

Ma che cos’è un hub?

Un Hub è letteralmente il “mozzo” della ruota verso cui convergono tutti i raggi, l’aeroporto dove una compagnia aerea, l’hub carrier, offre ai passeggeri transiti fra un volo e l’altro cercando di minimizzare i tempi di transito, facendosi carico delle mancate coincidenze dovute ai ritardi, garantendo che il bagaglio vada dritto dall’aeroporto di partenza alla destinazione finale, senza che il passeggero se ne debba preoccupare.

Perché siamo tanto felici di questo risultato? Perché Malpensa non è più aeroporto hub dal 2008, anno in cui Alitalia, obbligata dalla sua crisi a ridimensionare il network di rotte, la flotta e l’occupazione, si ritirò nella base storica di Roma, dove appunto c’è stato nell’ultimo decennio l’unico hubitaliano.

Da allora noi di SEA Aeroporti Milano abbiamo lavorato molto per tornare ad avere un ruolo importante anche sotto questo punto di vista, attirando a Malpensa le più prestigiose linee aeree straniere come Singapore Airlines, Emirates, Qatar Airways, Air Canada e tante altre, ma purtroppo il gioco non è così semplice.

In mancanza di un hub carrier è difficile per noi far proseguire per Napoli o per la Sicilia chi viene da Miami. Non che a Malpensa manchino voli per Napoli o per Palermo, effettuati dalle compagnie low cost, ma con loro fare transito è più complicato, nonostante il sistema ViaMilano e il nuovo Worldwide by easyJet.

E adesso, che cosa cambierà con l’hub Air Italy?

Facciamo un esempio. Un volo diretto fra Milano e Mumbai è indubbiamente un vantaggio per l’economia, facilita i nostri imprenditori che fanno affari in India e mette il Nord Italia al più alto livello di visibilità e di comodità per quegli indiani che vogliono fare business in Europa: non c’è più motivo di preferire un’altra città europea perché raggiungibile in minor tempo e più comodamente senza scalo, con il volo diretto Milano torna “in serie A”, usando termini calcistici.

Il solo traffico fra Mumbai e Milano però non è sufficiente a riempire un aereo che voli almeno 5 giorni la settimana fra le due città, ma tutto cambia se su quell’aereo si possono far salire anche passeggeri che a Malpensa faranno transito, proseguendo per altre destinazioni italiane o magari per New York, perché c’è molto traffico fra India e USA, ma la distanza elevatissima rende molto costosi i voli così lunghi senza scalo.

Se finora non c’è stato un volo diretto fra Mumbai e l’Italia, perché non c’erano abbastanza passeggeri, sarà il sistema hub&spoke di Air Italy a dare finalmente la possibilità di averne uno. Con lo sviluppo programmato per i prossimi anni, i due aerei per i voli intercontinentali di oggi diventeranno già cinque a fine anno e successivamente trenta (sì, trenta!), mentre i Boeing 737 MAX per i voli brevi arriveranno a venti. Le destinazioni intercontinentali aumenteranno di numero, saranno collegati tutti i grandi hub mondiali finora non raggiungibili da Milano con voli diretti.

Il “battesimo d’acqua” del nuovo Boeing 737 di Air Italy

In tutto questo, è evidente il vantaggio per i nostri aeroporti, in particolare per quello di Malpensa, che cresceranno, per l’economia dei nostri territori, che vedranno aumentare l’offerta di voli diretti per tutto il mondo, e anche per le aree del sud Italia, finora lasciate ingiustamente ai margini del traffico e del turismo intercontinentali (oggi solo una minima parte di chi viene in Italia da altri continenti si spinge più a sud di Amalfi, ma le cose cambieranno).

Chi ci perde allora, vi chiederete?

Forse i grandi hub d’Oltralpe, come Parigi, Francoforte, Londra, Amsterdam, dove i lombardi e gli Italiani sono abituati ormai da anni a fare scalo. Non sarà un grande danno: date le loro dimensioni e con la continua crescita del traffico globale, ne risentiranno in misura trascurabile.

Finalmente, quindi, l’Italia torna ad avere un hub a Malpensa, riprendendosi una fetta di mercato che aveva lasciato a causa delle difficoltà di Alitalia. Nuovi voli e nuovi aerei significano migliaia di nuovi posti di lavoro in Air Italy e molti di più negli aeroporti e nell’indotto (quello che in America chiamano win-win).

Dopo tutti questi anni di duro lavoro, nel 2017 l’aumento del traffico ha portato Malpensa a rasentare, con i soli passeggeri punto-a-punto, i livelli che avevamo toccato ai tempi dell’hub Alitalia. Con EXPO 2015, inoltre, Milano si è affermata come città turistica e non solo d’affari. Tutto questo ci ha permesso di tornare al rango di hub.

Per noi di SEA e per i nostri aeroporti — citando i Fab Four di Liverpool — Get Back To Where We Once Belonged.

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