Ciao Jack. Non eri così male, dopotutto

Spunti di nostalgia per quel buco sparito

Marco Castellani
Segnale Rumore
2 min readSep 8, 2016

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Ora, è vero che il wireless è il futuro (o quasi il presente). E’ vero che ogni connessione cablata ormai ha un sapore quasi di vecchio, di roba passata.

Però non lo so, c’è qualcosa che non mi convince.

iPhone 7 arriva carico di alta tecnologia e roboanti meraviglie (per chi se lo può permettere), questo è indiscutibile. Eppure io, al momento, fatico.

Fatico ad accogliere l’ipotesi di spendere più di 800 euro per un oggetto fantastico e zeppo di risorse (lo dico senza ironia), dove però non posso nemmeno introdurre il jack degli auricolari.

I’m fixing a hole (direbbero forse I Beatles)…

Ok, certo, quelle Apple — nuove — posso metterlo. Quelle sì. Nel connettore lightning, ovviamente. Questo vuol dire però che non posso caricare il telefono e ascoltare musica in cuffia, allo stesso tempo.

Certo, a meno di non usare cuffie wireless. Claro.

D’accordo. Apple sceglie un compromesso, e fornisce di serie il solito convertitore Apple vs. Resto del Mondo. Però abbiate pazienza, un convertitore è una roba scomoda, un layer aggiuntivo. Una cosa in più da portarsi dietro, facile da usare quanto facilissimo da perdere. E in ogni caso, questo vuol dire che le cuffie a filo Apple che mi arrivano con iPhone 7 (se lo comprassi, ovvio) non hanno alcun significato al di fuori del mondo Apple.

Sono oggetti assai poco relazionali, poco amichevoli verso l’esterno.

E anche verso quel mondo Apple non abbastanza recente, peraltro: non le posso certo connettere al mio antico iPad 2, ad esempio (ora d’accordo, iPad 2 è addirittura del 2011, non pretendo di fare di questa argomentazione di incompatibilità un punto fondamentale)

A pensarci, ciò che mi infastidisce davvero è questo: con la rimozione del jack per le cuffie, Apple ha rimosso in pratica l’ultima concessione che aveva dovuto fare al “mondo esterno”, diciamo. Agli standard vigenti “là fuori”. La possibilità di incrocio e di interscambio, ora, diventa ancora minore.

Eh sì, l’ho capito. Tra un po’ saremo tutti senza fili (non burattini, si spera) e scorderemo tutti quel buco sparito, senza più alcuna nostalgia.

Però adesso non è ancora il futuro (lo dice la parola stessa). Adesso vorrei ancora usare la mia ottima cuffia Amazon Basic — con tutto il suo bel filo bianco — che posso collegare a tutto, sempre in modo molto ignorante, inserendo appena lo spinotto, senza dover “appaiare” alcunché , e magari farlo mentre ricarico il device in oggetto.

E perfino, usare la stessa cuffia per l’iPhone e per un tablet Android.

Eh. Al limite, intendo.

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