Pinterest per autoeditori

Sfruttiamo Pinterest per promuovere i nostri libri

Rita Carla Francesca Monticelli
Self-Publishing Lab
7 min readNov 22, 2020

--

Tempo fa vi ho illustrato il funzionamento della piattaforma pubblicitaria di Pinterest, oggi però mi vorrei soffermare sui meccanismi organici con cui Pinterest ci aiuta a promuovere i nostri libri.

La caratteristica principale di Pinterest è che non è un semplice social network. In realtà, si tratta essenzialmente di un archivio di immagini, e in misura minore di video, in cui la gente va in cerca di idee. In altre parole, è un motore di ricerca.
Ciò fa sì che i post su Pinterest, che sono chiamati pin, abbiano un periodo di vita ben superiore a quello in cui vengono visti dai nostri follower. Infatti, i pin sono trovabili per sempre da chiunque e lo stesso sito suggerisce dei pin che potrebbero interessare gli utenti, sia sul feed che attraverso delle email.

Il feed nello specifico è diviso in due parti:

  1. Per te: in cui vengono mostrati agli utenti i pin suggeriti;
  2. Segui già: dove appaiono i pin degli utenti che seguiamo.

E tra le due quella che viene mostrata nel momento in cui entriamo nel sito è la prima.

La conseguenza di ciò è che un nostro pin può essere visualizzato da chiunque in qualsiasi momento. E più viene visualizzato e ri-pinnato, cioè salvato nelle bacheche di altri utenti, più è probabile che l’algoritmo del sito lo mostri ad altre persone con interessi inerenti al suo contenuto.

Già questo aspetto ci fa comprendere le potenzialità di Pinterest nel far arrivare al maggior numero possibile di persone il nostro messaggio, ma per poterla sfruttare al meglio dobbiamo preparare il nostro pin nella maniera giusta.

In primo luogo, bisogna tenere conto di due fattori:
1. la maggior parte delle persone usa Pinterest sul cellulare;
2. la maggior parte degli utenti di Pinterest sono donne.

Visto che Pinterest si usa soprattutto sul cellulare, dobbiamo venire incontro agli utenti con delle immagini adeguate alla visualizzazione su un piccolo schermo.
Ciò richiede:
- Immagini verticali: per sfruttare meglio lo schermo del cellulare, bisogna caricare immagini che ne occupino il maggiore spazio possibile. In questo senso vanno bene sia immagini che hanno le stesse proporzioni dello schermo, che immagini più alte, nel formato di un segnalibro, poiché l’utente per visualizzare tutto il contenuto si limita a scorrere verso il basso. In quest’ultimo caso bisogna avere l’accortezza di creare dei contenuti adeguati a una visualizzazione di questo tipo, in cui cioè il contenuto va visualizzato in verticale e ciò che finisce oltre il limite dello schermo non deve servire più alla comprensione di quello che viene dopo. In altre parole, non bisogna costringere l’utente ad andare su e giù per capire cosa sta guardando. Si adattano molto bene a questo tipo di pin le copertine di una serie di libri messe una sotto l’altra. Se, invece, non si tratta di una composizione di immagini diverse, ma di una singola che va vista nella sua interezza, è essenziale che le sue proporzioni consentano di visualizzarla per intero nello schermo del cellulare.
- Testi leggibili: se nell’immagine è contenuto un testo, per esempio, una citazione dal libro, deve esser abbastanza breve, in modo da poter usare un carattere di dimensioni leggibili sullo schermo di un cellulare. Per rendere questo tipo di pin interessanti, però, non basta il testo, ci vuole anche un’immagine che attiri l’attenzione, quindi il tutto deve essere messo insieme in modo tale da permettere di vedere e leggere entrambe le cose in una singola occhiata.

Il secondo fattore, cioè la prevalenza delle donne tra gli utenti di Pinterest, lo rende particolarmente interessante per promuovere i generi letti principalmente dalle donne. Ma in generale questo è un vantaggio per qualunque autoeditore (e autore), poiché in Italia in media le donne leggono più degli uomini.

Il pin, però, non è fatto soltanto da un’immagine. Contiene una serie di elementi:
a) Immagine o video;
b) Un titolo e un argomento;
c) Un link.

L’immagine può essere caricata dal proprio computer o estratta da un sito web, inserendone l’url al momento della creazione. Nel caso dei video, si possono caricare file mp4 oppure si può, per esempio, inserire l’url di un video su YouTube. Quest’ultimo potrà essere visualizzato anche direttamente su Pinterest.

Il titolo e l’argomento possono essere scritti da noi o estratti da un sito web (lo stesso da cui proviene l’immagine). Ha però decisamente più senso che li adattiamo alle nostre esigenze. Il titolo, infatti, per essere visualizzabile per intero sul feed, non deve superare le due righe e ciò avviene quando non supera i 40 caratteri (sebbene possa essere lungo fino a 100). L’argomento, che altro non è che una descrizione, può contenere fino a 500 caratteri, ma di solito le persone, quando cliccano sul pin, visualizzano solo i primi 50, per questo motivo bisogna inserire nella prima parte un contenuto che spinga a leggere il resto. È anche importante sapere che questo testo non contiene accapo (se li mettiamo vengono ignorati) e a esso si possono aggiungere degli hashtag.

Poi c’è il link, e qui viene il bello, poiché può essere estratto dal sito web da cui proviene l’immagine oppure lo possiamo mettere noi e quindi far sì che l’immagine sia linkata al nostro sito o alla pagina del prodotto del nostro libro.
Se consideriamo che ciò avviene su un pin, che in quanto tale è destinato a essere trovato, visualizzato e cliccato per sempre, comprendiamo la potenzialità di questo social network di generare traffico verso i nostri libri. Ed è importante gestire bene questo aspetto, inviando le persone su un sito dove siano incoraggiate ad agire, per esempio, ad acquistare il libro oppure a iscriversi alla nostra mailing list o al nostro canale Telegram o a commentare un articolo sul nostro blog, e così via.

Inoltre, quando creiamo un pin, limitatamente al caso in cui carichiamo noi l’immagine, possiamo programmarne la pubblicazione, in modo che appaia su questo social in un momento diverso. Ciò è utile se abbiamo molti contenuti da pubblicare e vogliamo distribuirli nel tempo, così che l’algoritmo possa gestirli al meglio.

Infine, vediamo un po’ il nostro profilo su Pinterest. Analogamente a quanto avviene in altri social network, possiamo caricare una copertina. Se non lo facciamo, viene creato un mosaico dei nostri pin, ma è decisamente meglio controllare noi cosa vedranno gli altri utenti. C’è poi la foto del profilo, il nome, il nome utente (con questo formato: @nomeutente), una breve descrizione, le statistiche (follower, following e visualizzazioni mensili) e infine ci sono i pin. Questi possono essere visualizzati in due modi: “Creato il”, che li mette in ordine di creazione dal più recente al più vecchio (visibile di default nei profili che hanno verificato il proprio sito web), e “Salvati”, che contiene le nostre bacheche.
Le bacheche non sono altro che delle cartelle, cui possiamo dare un titolo e al cui interno sono raccolti i nostri pin. Queste possono essere pubbliche o private, con le seconde che sono visibili solo a noi. Inoltre, le bacheche pubbliche possono avere più contributori, cioè possiamo aggiungere a ognuna di esse altri utenti. Ciò può risultare utile nelle collaborazioni con altri autoeditori. In tal caso, la stessa bacheca compare nel profilo di tutti i contributori.

Per noi autoeditori è poi utile trasformare l’account in business. Ciò ci permette di usare i già citati annunci pubblicitari, ma anche di creare dei pin speciali per i prodotti, nel nostro caso ovviamente per i libri, e i pin storia (disponibili al momento solo per alcuni utenti), che sono analoghi alle storie di Facebook. Questi vengono raccolti in una bacheca nascosta, ma possono essere taggati in un annuncio pubblicitario e diventare visibili se ci si clicca sopra.

Avete un account su Pinterest?
Come lo usate per promuovere i vostri libri?
Se vi va, fatemelo sapere nei commenti (qui o sui social network).

Chiaramente Pinterest è solo uno dei social network che possiamo usare per promuovere i nostri prodotti editoriali. Nel mio libro “Self-publishing lab. Il mestiere dell’autoeditore” fornisco tutta una serie di suggerimenti per sfruttare al meglio i social network, con un particolare attenzione a Facebook e Twitter, sia in fase di promozione che soprattutto durante il lancio di un libro.

Per saperne di più, date un’occhiata al libro, che è disponibile nei seguenti retailer o servizi in abbonamento.

Amazon: https://amzn.to/2WZsHkc (anche in edizione cartacea)
Kobo: https://bit.ly/SPLABkb
Apple Books: https://bit.ly/SPLABapl
Google Play Libri: https://bit.ly/SPLABgp
Mondadori Store: https://bit.ly/SPLABms
laFeltrinelli: https://bit.ly/SPLABlf
Smashwords: https://bit.ly/SPLabsw
Scribd: https://bit.ly/SPLABSc

L’ebook è infine acquistabile in Svizzera tramite l’ereader Tolino.

Per maggiori informazioni potete anche visitare il minisito a esso dedicato, dove è possibile leggere una lista completa degli argomenti e sfogliarne l’anteprima (10% del libro): www.anakina.net/selfpublishinglab

Il libro è stato aggiornato nella data riportata sul minisito o sulla pagina del prodotto nel rispettivo retailer e in futuro subirà ulteriori aggiornamenti, poiché il mercato dell’editoria è in continua evoluzione. Ma non preoccupatevi, perché potrete rimanere aggiornati sulle ultime novità iscrivendovi alla mia newsletter Self-publishing news oppure attraverso un gruppo su Facebook specifico per coloro che hanno il libro (l’url è riportato al suo interno).

Per iscrivervi a Self-publishing news, dovete semplicemente inserire il vostro indirizzo e-mail a questo link. Dopo aver fatto clic sulla mail di conferma, riceverete nell’arco di cinque giorni due messaggi di presentazione e, in futuro, ogni nuova newsletter.
Vi invierò la newsletter circa una volta al mese e solo quando c’è davvero qualche novità. Il suo contenuto non sarà riportato in alcun articolo di questo blog.

[Il link ad Amazon contenuto in questa pagina fa parte del programma di affiliazione e mi fa guadagnare una piccola percentuale sull’eventuale acquisto.]

--

--

Rita Carla Francesca Monticelli
Self-Publishing Lab

Italian science fiction & thriller author, scientific & literary translator, biologist, educator, dreamer. 🇮🇹: www.anakina.net EN: www.anakina.eu I ❤️🎾