Perché le criptovalute sono perfette per i nomadi digitali

Nick V.
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Published in
6 min readAug 8, 2018

Se mi stai leggendo probabilmente stai pensando di adottare, oppure hai già adottato, uno stile di vita da nomade digitale. Hai detto addio a un lavoro con orari fissi del tipo 9–17, per 5 giorni alla settimana più eventuali straordinari. Hai deciso che sottoscrivere un mutuo di qualche decina d’anni per una casa da riempire di oggetti, molti dei quali saranno solo una zavorra che ti tiene incollato al posto dove sei, non fa per te. Hai scelto la flessibilità di poter vivere ovunque, lavorare grazie al Wi-Fi e la possibilità di fare nuove esperienze ogni giorno.

Magari la realtà è leggermente diversa da come avevi dipinto il sogno. Non lavori letteralmente sulla spiaggia con un cocktail in una mano ed il mouse nell’altra. A volte incappi in fastidiosi incidenti come il furto del tuo smartphone avvenuto in un ostello poco raccomandabile. Eppure stai vivendo il sogno moderno, la vita del nomade digitale.

Ma c’è un settore, una specifica nicchia del tuo nuovo vivere quotidiano, in cui trovare la totale libertà e flessibilità risulta particolarmente complicato.

La gestione delle tue finanze.

Gestire il denaro è una delle parti peggiori di uno stile di vita da nomade digitale o anche solo da location indipendent. Ovunque tu guardi, appaiono nuove commissioni. Spese per il bancomat. Tasse per il ritiro di contante all’estero. Spese di conversione valutaria. Ogni paese dove decidi di fermarti ha differenti regole e balzelli.

Poi c’è il problema di essere pagati se sei un libero professionista o se lavori a distanza. Le tariffe degli intermediari di trasferimento di denaro, come PayPal, possono arrivare a pesarti per diverse centinaia, o forse anche qualche migliaio, di Euro all’anno (e se parliamo di Wester Union ancora peggio). Inoltre, questi servizi non sono disponibili ovunque. Potresti farti pagare con un bonifico bancario ma questo significa che ad ogni cambio di nazione devi aprire un nuovo conto corrente in una banca locale, questa operazione non è sempre detto che sia del tutto facile. Il tutto per poi scoprire che ricevere un bonifico dall’estero (specie se sei fuori area SEPA, molti nomadi digitali scelgono Chiang Mai in Thailandia o Bali per esempio) l’operazione può essere lenta e persino più costosa.

Questo tipo di commissioni incidono su un budget a cui spesso non è neanche facile attenersi. È necessario tenerne conto oltre ad un diverso costo della vita in ciascun luogo e, eventualmente, di un reddito variabile. Se sei un lavoratore autonomo, devi considerare anche i risparmi per le emergenze, per la pensione e per le tasse. Anche se preferiresti spendere quei soldi per il prossimo biglietto aereo.

Non da ultimo è da considerare che la tua banca potrebbe congelare il tuo account per “attività insolite”, o con altre scuse riguardanti la sicurezza del tuo account o perchè presumono che il conto sia stato violato. Tranquillo, te ne accorgerai solo nel momento in cui tenterai di usare il bancomat o la carta di credito, magari per pagare la tua postazione nel coworking di chissà dove. Le banche non hanno mai la premura di tentare di contattarti per capire se sei veramente tu a fare quei movimenti dall’altra parte del mondo o meno.

Con uno stile di vita da nomade digitale la gestione delle finanze è una vera e propria sfida. Le ore che passerai a tentare di parlare al telefono con qualche addetto sufficientemente veloce a sbloccarti la carta, non entreranno nella collezione di foto su Instagram ma faranno comunque parte della tua vita da nomade digitale.

Come molti nomadi digitali, probabilmente stai cercando costantemente nuovi modi per semplificarti le giornate, d’altronde è anche uno dei motivi per hai scelto questo stile di vita. Forse hai trovato alcuni e trucchi durante i tuoi viaggi ma sono sempre e solo soluzioni temporanee, non è detto che funzionino in ogni paese del mondo. La soluzione è affrontare il problema alla radice.

Criptovalute e nomadi digitali

L’uomo è un animale nomade che è diventato stanziale per ragioni socio-economiche ma questi parametri stanno venendo meno e dobbiamo essere pronti a cambiare di nuovo.

Qualcuno lo aveva già profetizzato.

Nell’aprile del 2008, solo qualche mese prima dell’inizio ufficiale di una crisi economica di cui ancora viviamo gli strascichi, il The Economist pubblicava un interessante articolo titolato: “Our Nomadic Future”. L’articolo descriveva esattamente quello che stiamo vivendo oggi: celluari sempre più veloci ed oggetti connessi alla rete grazie ai numerosissimi wi-fi, persone sempre connesse che accedono alle informazioni in poco tempo.

Il risultato? Altrettanto chiaro: “Quel che oggi siamo abituati a fare da fermi, lo faremo in movimento”. Nell’articolo mancava solo il riferimento alle valute digitali e alla blockchain, il famoso White Paper di Satoshi Nakamoto vide la luce solo nell’ottobre dello stesso anno.

Grazie ad internet è diventato decisamente più facile cominciare a viaggiare per lunghi periodi o direttamente adottare uno stile di vita senza essere agganciati ad un solo posto. È facile trovare alloggio, prenotare voli, imparare le lingue e gestire un’impresa. Anche gestire i soldi è diventato più facile, ma non è ancora del tutto economico. Le criptovalute ci danno il potenziale per porre fine ad alcuni di questi problemi finanziari.

Bitcoin e le altre criptomonete, non sono controllate da un singolo governo, banca o nazione. Questo le rende ideali per i nomadi digitali. Ricevere ed inviare pagamenti internazionali sono ora una realtà senza commissioni, o quasi del tutto azzerate, e il tutto in una frazione del tempo necessario fino ad ora. Senza un intermediario, nessuno può bloccare il tuo account mentre viaggi. I costi per convertire le criptovalute in monete a corso legale sono anch’essi contenuti. Puoi usare strumenti come Localbitcoins per ottenere valute locali avendo a disposizione solo Bitcoin durante il viaggio.

La tecnologia blockchain per semplificare i viaggi

Questo è un po’ il punto focale del Trips Blog. Bitcoin oltre ad essere un sistema di trasferimento di valore ha anche il merito di aver introdotto al mondo l’idea della blockchain. Questa tecnologia ingegnosa con il potenziale per trasformare molti settori della vita quotidiana compreso il modo di viaggiare. Per i viaggiatori a tempo pieno, vale la pena tenere d’occhio i nuovi sviluppi.

La blockchain può servire a quasi tutti gli scopi. La valuta è solo l’inizio. Dubito che tu non ne abbia già sentito parlare ma per riassumerla in poche righe posso dirti che la blockchain è un registro digitale distribuito non controllato da una singola persona, organizzazione o governo. Ogni transazione è pseudo anonima e registrata pubblicamente, oltre che irreversibile. La tecnologia blockchain è molto sicura sotto molti punti di vista, un approfondimento specifico lo puoi trovare leggendo questo altro mio articolo sulla blockchain.

Per il settore dei viaggi, le implicazioni sono incredibili. Usando la tecnologia blockchain, è possibile verificare la propria identità con un’impronta digitale in aeroporto. Non c’è bisogno di fare la fila per ore. È possibile ottimizzare i programmi di fidelizzazione (per esempio quelli delle compagnie aeree o delle catene alberghiere), è possibile tenere traccia dei bagagli in maniera più semplice ed efficace, prenotare un alloggio eliminando ogni errore di overbooking.

Ancora meglio, la blockchain è perfetta per la sharing economy (quella decentralizzata, non quella centralizzata delle grandi corporation come AirBnB, Uber, eBay ecc ecc). Potresti noleggiare un’auto, una bicicletta o una stanza con facilità. Per le persone che affittano i loro veicoli o case, la natura permanente dei dati su blockchain significa che possono controllare la cronologia dei pagamenti.

Alcune di queste possibilità sono ancora idee, altre lo stanno diventando. Tagliare gli intermediari potrebbe far risparmiare ai viaggiatori e ai nomadi digitali un sacco di tempo, denaro e problemi. Immagina di salire su un volo, di controllare il tuo alloggio, prendere accordi per cambiare i tuoi bitcoin con della valuta locale. Tutto questo senza la necessità di condividere i dettagli di pagamento o il rischio di essere truffati.

Il futuro è movimento, non farti trovare fermo!

Trips è il portale decentralizzato di alloggi turistici per nomadi digitali e viaggiatori che si propone come alternativa economica, efficiente e sicura ai grossi portali che hanno monopolizzato il mercato delle prenotazioni extralberghiere.

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