Intervista con Tim Burd

Tim Burd, Esperto di Facebook Ads, Condivide con Noi Preziose Informazioni Per Conquistare il Q4 (e il resto dell’anno)

uDroppy Italia
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10 min readNov 14, 2019

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Oggi abbiamo il piacere e l’onore di condividere con voi alcuni dei più incredibili segreti e suggerimenti di uno dei più grandi esperti di Facebook Ads: Tim Burd. Tim è venuto nei nostri uffici dove abbiamo parlato del Q4, delle campagne pubblicitarie e di altre scelte strategiche necessarie per far crescere il tuo business.

Sarà meglio che prepariate penne e fogli perché non potrete fare a meno di annotarvi tutte le preziose parole che Tim Burd condividerà con noi.

Pronti?

Iniziamo.

Tim, per i pochi che ancora non ti conoscono, puoi dirci qualcosa su di te? Chi è Tim Burd e come sei diventato la persona che sei oggi?

Ciao a tutti, io sono Tim Burd e lavoro nel mondo del digital advertising da circa 15 anni.

Ho iniziato a lavorare in questo settore grazie ai siti di dating e simili per spostarmi, poi, in ambiti del digital marketing più convenzionali.

Infine, circa sette anni fa, ho iniziato a lavorare nel mondo delle Facebook Ads. È stato quello il momento in cui è nato il gruppo Facebook Ad Buyer che ho creato per poter parlare di questo argomento con altre persone, ma poiché una cosa tira l’altra, oggi mi ritrovo a gestire tra i 12 e i 13 gruppi di Facebook dedicati a tutto ciò che ha a che fare con il digital marketing, dall’email marketing, alle ads native, alle ads di Google, ecc.

Dopodiché ho iniziato a organizzare i miei corsi e ho iniziato a fare da speaker in molte conferenze. Inoltre gestisco un’agenzia pubblicitaria (Agency Y) specializzata in campagne dal grande budget — si parla di almeno 100.000 dollari al mese — e AdLeaks, che è un po’ il mio bambino.

Si tratta di una comunità privata ed esclusiva di digital marketer.

Concentrandoci sul Q4, hai qualche consiglio per chi sta preparando le campagne pubblicitarie legate alle feste? Prima quella di Halloween e poi quelle del Black Friday, Cyber Monday e Natale.

Quando si parla di campagne pubblicitarie legate alle feste, specialmente quelle dell’ultimo trimestre dell’anno, vedo una sorta di pattern ripetersi.

Il mio primo consiglio è: assicurati di avere uno stock di prodotti pronto.

Se sei un dropshipper la cosa migliore che puoi fare è utilizzare uDroppy, perché hanno tutto ciò di cui hai bisogno per tenere il tuo stock sotto controllo in modo semplice e veloce.

Questo è molto importante, soprattutto sotto il periodo del Capodanno Cinese. Ho visto molti business fallire in questo periodo proprio perché gli imprenditori non erano pronti al fatto che le fabbriche cinesi fossero chiuse per un intero mese di vacanze.

Il secondo consiglio è di iniziare subito ad attivare campagne pubblicitarie su Facebook, Google and YouTube e qualsiasi altra campagna che possa essere considerata traffico a basso costo. In questo modo potrai costruire le tue audience di retargeting.

Questo è fondamentale perché oggi il traffico è molto meno costoso e ti permette di costruire le tue audience a basso costo ed averle pronte per il Black Friday e il Cyber Monday. Invece, se aspetti fino all’ultimo momento dovrai pagare molto di più.

Essendo uno dei più grandi esperti di Facebook Ads, daresti qualche consiglio ai nostri lettori a riguardo?

Sì, certo. Assolutamente.

Il primo consiglio si basa su una strategia che al momento sta funzionando molto bene. Si tratta di impostare delle campagne pubblicitarie con un audience molto vasto come l’età e il paese (e se possibile direttamente tutto il mondo). In questo modo crei un pubblico molto ampio di centinaia di milioni di persone.

La seconda strategia, invece, è quella del bully method.

Per metterla in pratica dovrai iniziare a fare bidding manuale, e dovrai alzare il tuo bid talmente tanto che alla fine costringerai gli altri ad uscire dal gioco. Infatti il loro costo aumenterà a dismisura, tanto da mettere le campagne in pausa dopo pochi giorni. Dopodiché il tuo costo scenderà di molto.

Consiglieresti di utilizzare anche altre fonti di traffico, oltre a Facebook?

Sì, certamente.

Quando fai campagne online Facebook non è, e non dovrebbe mai essere, l’unica fonte di traffico per le tue pubblicità.

Per esempio, se hai una audience molto giovane, tra i 18 e i 35 anni, dovresti usare Snapchat e fare Snapchat Ads.

Se fai e-commerce, invece è fondamentale essere su Google Shopping, perché è dove puoi ottenere il miglior ROI (Return on Investment).

Suggerisco anche YouTube perché qui puoi costruire la tua audience a basso costo.

In ogni caso dovresti diversificare al 100% il tuo budget e il tuo traffico perchè Facebook sta iniziando a bannare molti account, a prescindere da quanto questi business siano puliti e facciamo white hat marketing.

Avere molte fonti di traffico diverse ti permette di mantenere il tuo store e le tue campagne attive a prescindere dai problemi con Facebook.

Parlando di budget, come lo divideresti nelle diverse fonti di traffico?

Quello che fa la maggior parte delle persone è allocare un budget a seconda delle fonti, ma non credo che questo sia il modo giusto per dividere il proprio budget.

Infatti, anziché allocare un budget sulla base delle fonti di traffico io mi concentrerei sulle parti del funnel: top, middle e bottom.

Diciamo che la tua audience principale si trova su Snapchat, sicuramente investirai più budget su questo canale.

Più in generale, ciò che farei è utilizzare il 50% del budget in traffico freddo (cold traffic) che vorrebbe dire lavorare sulla parte più alta del funnel, puntando su Facebook, YouTube, Snapchat, qualcosa di Google, anche se questo lo considero già traffico più caldo.

Poi investirei circa il 30/35% del budget nella parte più centrale del funnel, andando a colpire gli utenti che sono già stati coinvolti dal tuo brand perché hanno visto il tuo sito, o i tuoi video su YouTube e Facebook, ecc.

Infine, tutto il resto lo investirei in retargeting.

Parliamo di automazione, ora. Quanto fai affidamento sull’automazione e sul machine learning?

Io sono un grande fan dell’automazione. Che sia per il media buying o per i processi di un’azienda, credo che ogni volta che sia possibile automatizzare un’operazione sia fondamentale farlo. Questo permette di risparmiare molto tempo che si può dedicare a qualche altra attività.

Ciò che faccio nel mio lavoro è utilizzare dei reveal bot per automatizzare i processi di Facebook. Inoltre, nella mia agenzia, i programmatori cercano di utilizzare l’automazione per gestire meglio il business.

Per quanto riguarda, invece, il machine learning, credo che sia qualcosa più vicina alle grandi piattaforme come Facebook, Google e persino uDroppy che potrebbe utilizzarlo per capire quali sono i prodotti più performanti. Invece, come advertiser, non c’è molto che si possa fare con il machine learning. Si potrebbe provare a utilizzarlo per analizzare la lista clienti e vedere quali sono le persone che potrebbero essere più inclini a comprare prodotti, ma è un risultato che puoi ottenere anche con Facebook.

Sappiamo che sei un grande fan degli abbonamenti. Potresti dirci qualcosa di più su questo concetto e perché sei un tale fan?

Io adoro gli abbonamenti e li supporto da anni, ormai.

Le ragioni principali per cui lo faccio sono due. Primo, quando hai un piano di abbonamenti hai un’entrata monetaria fissa che rende i tuoi guadagni molto più prevedibili e il tuo business più solido.

La seconda ragione è che gli abbonamenti aumentano il valore del tuo asset. So che è qualcosa a cui potreste non pensare oggi, ma quando vendi un business, generalmente puoi ottenere circa il doppio o il triplo dei guadagni dell’anno precedente. Invece, se il tuo business è basato su una serie di abbonamenti, puoi ottenere tra le 7 e le 10 volte il totale dei guadagni dell’anno passato.

Un esempio di abbonamento che potresti utilizzare è un programma VIP ad un prezzo abbastanza basso, diciamo 7 euro al mese, in cui dai ai tuoi clienti il 10% di sconto su qualsiasi prodotto per tutta la vita.

In questo modo avrai un guadagno di 7 euro al mese garantito per ogni cliente. Che potrebbe voler dire 70.000 euro se hai 10.000 clienti iscritti.

Clienti a cui avresti dato prima o poi uno sconto del 10% in ogni caso.

È quella che si chiama strategia a doppia vincita (o win-win in inglese), che ti permette di avere non solo un’entrata sicura, ma anche clienti che compreranno di più perché stanno già pagando un abbonamento.

Questo significa un maggiore AOV (Average Order Value) e una più grande customer lifetime value (ovvero durata di vita del cliente).

Tra tutti i modi in cui puoi gestire e creare degli abbonamenti, sicuramente la mia preferita è la subscription box. Per esempio, se vendi prodotti di bellezza puoi creare una beauty box mensile. In questo modo puoi vendere i tuoi prodotti sia singolarmente che in pacchetti mensili. E lo stesso vale con tutte le altre nicchie perché la subscription box funziona quasi con tutto ed è il miglior modo per vedere il customer lifetime value aumentare di molto. E questo è un fattore fondamentale per il tuo business ora che i costi di Facebook e Google continuano ad aumentare in modo esponenziale.

Infatti, facendo crescere il customer lifetime value potrai aumentare i tuoi guadagni e investire di più in campagne di acquisizione.

Ciò che si nota nel mondo dell’e-commerce B2C europeo è un grande focus sul servizio di contrassegno. Puoi dirci cosa ne pensi a riguardo e cosa prevedi per il futuro?

Il pagamento in contrassegno è sempre esistito, fin da prima dell’avvento di Internet, ma è comunque un tipo di servizio a cui noi advertiser non siamo mai riusciti ad accedere.

Quello che vedo succedere nel mondo e-commerce, invece, è che molti imprenditori non stanno sfruttando questa strategia nel modo in cui potrebbero e dovrebbero.

Proprio per questo sono rimasto molto colpito nel vedere che uDroppy ha aggiunto questo servizio al suo set di soluzioni per ogni business di e-commerce.

Si tratta di una grandissima opportunità per tutti gli imprenditori digitali che vendono i loro prodotti in Europa. Infatti, sono moltissime le persone che non possono comprare online perché non ne hanno l’opportunità e offrire il pagamento in contrassegno permette agli imprenditori di raddoppiare o triplicare i propri guadagni in queste regioni. Proprio per questo consiglio ti consiglio di iniziare a includere il contrassegno nei tuoi metodi di pagamento e di farlo con uDroppy se vuoi aggiungere un sacco di soldi al tuo conto in banca in modo estremamente facile.

Adesso parliamo di branding, perché si tratta di un MUST nel 2019 e nel 2020, e continuerà ad esserlo per molti anni. Qual è il tuo consiglio per le persone che stanno creando il proprio brand?

Se il tuo obiettivo è fare qualche soldo e poi iniziare un nuovo business sprecando il tuo tempo per il resto della tua vita, allora non dovresti preoccuparti per nulla di fare branding.

Invece, se vuoi un business sostenibile che ti darà un alto ROAS, fare branding è fondamentale e imprescindibile.

Ciò che vedo nei gruppi di Facebook e nei forum è che dei buoni store hanno un ROAS pari a 2 o 2.5, che è un buon risultato, ma solo se si tratta di business senza brand. Invece, un brand può ottenere un ROAS tra 5 e 10 grazie alla brand recognition.

C’è solo un piccolo problema, ovvero che devi far conoscere il tuo brand. Per farlo puoi usare Facebook e YouTube. Ti basta pensare a ciò che hanno fatto Coca cola ed Apple con i loro video.

Per esempio, Coca cola pubblica molti video in cui ci sono cuccioli carini che corrono tutto intorno, mentre Apple si concentra su un gruppo di persone che fanno sempre festa e se la spassano.

In questo modo, queste aziende associano un sentimento o un’emozione al loro brand, cosicché ogni volta che penserai a cuccioli carini ti verrà in mente Coca cola, ecc.

Il tuo compito è fare qualcosa di simile con il tuo brand. Devi mostrare al pubblico che il tuo brand rappresenta un determinato stile di vita o un sentimento. Puoi usare gli influencer o micro-influencer per mostrare i tuoi prodotti utilizzati nella vita reale e, perché no, anche degli spot pubblicitari in TV.

In poche parole, se vuoi costruire un brand di lungo termine hai bisogno di fare branding, perché è quello che ti permette di differenziarti dalla competizione e di guadagnare molto di più.

In una delle tue ultime interviste hai detto che “le persone non sanno cosa non sanno”. Ci piacerebbe che terminassi questa intervista con un suggerimento che pensi possa fare la differenza per i nostri lettori e il loro business.

Ho iniziato a fare corsi perchè lavoravo come consulente per aiutare le persone e rispondere alle loro curiosità sul settore. Molte volte mi sono trovato davanti a persone che, però, non sapevano cosa chiedere; non sapevano di cosa avessero bisogno per fare digital marketing al meglio. Proprio per questo ho iniziato i miei corsi, per affrontare temi che non sarebbero stati affrontati durante la consulenza, ma che penso siano fondamentali per loro.

Ciò che voglio dirti oggi, e annota bene ogni parola perché si tratta di un consiglio davvero molto interessante che può aiutarti ad aumentare i tuoi profitti del 50%/100% in un paio di settimane, è di utilizzare un software di multi-vari testing come Visual website optimizer, Optimizely o Google optimize.

Questo ti permette di testare qualsiasi cosa di cui hai bisogno sul tuo store di Shopify, dalla barra di navigazione, al colore del bottone per aggiungere un prodotto al carrello, al copy stesso (per esempio puoi testare Aggiungi al carrello, Compralo subito, Lo voglio, ecc.).

Quando fai del multi-vari testing puoi aumentare i tuoi profitti quasi in modo immediato.

So che può sembrare confusionario e complicato, ma nei miei corsi mostro agli imprenditori come impostare un multi-vari test dall’inizio alla fine in soli 15 minuti. Dopodiché basterà controllarlo 5 minuti alla settimana.

La parte migliore è che ti costerà qualcosa come 100 euro al mese. Si tratta di una scelta economica per aumentare i tuoi guadagni in modo veloce e semplice.

Vuoi vedere Tim Burd parlare di queste strategie dal vivo? Clicca sul video qui sotto.

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