La mostra del Cinema di Venezia dalla ‘a’ alla ‘z’

Anna Bigano
upday IT
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8 min readSep 9, 2017

dall’inviata Anna Bigano

Al Lido trionfa come miglior film The Shape of Water. La pellicola firmata dal regista messicano Guillermo Del Toro ha conquistato la giuria presieduta da Annette Bening. Migliore sceneggiatura a Martin McDonagh per Three Billboards Outside Ebbing, Missouri. La Coppa Volpi, riconoscimento per la miglior interpretazione, è andata per la sezione maschile a Kamel El Basha per The Insult e per quella femminile a Charlotte Rampling per Hannah. Qui tutti gli altri vincitori.

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A Venezia, in questi giorni, c’eravamo anche noi. Tra momenti artistici e cinematografici e altri più di glamour e mondanità, abbiamo riassunto in un abbecedario la nostra esperienza al Festival in laguna.

Arte. Il nome completo del festival è Mostra internazionale di arte cinematografica, perché i blockbuster non sono gli unici protagonisti. La prima edizione risale al 1932, il che ne fa la più antica manifestazione del suo genere, sebbene nei primi anni non fosse assegnato alcun riconoscimento. Gli Oscar sono nati prima, ma si tratta di un premio, non di una rassegna.

Borghi. Romano, classe 1986, l’attore Alessandro Borghi ha fatto da padrone di casa nelle serate d’inaugurazione e di chiusura della Mostra. Insomma, dopo tante madrine, è tornata dopo 18 anni l’ora di un “padrino” (ma noi crediamo nelle pari opportunità, giusto?). Interprete, tra gli altri, di Fortunata di Sergio Castellitto, The Place di Paolo Genovese e Non essere cattivo di Claudio Caligari, è uno dei nuovi volti del cinema italiano da tenere d’occhio. Qui qualche curiosità in più su di lui.

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Code. A Venezia per accedere alle proiezioni, bisogna fare la fila. Tanta. Parecchi film hanno registrato il sold out, nonostante sale decisamente capienti, e più di qualcuno è rimasto fuori. Agli accreditati, muniti di pass, andava meglio, senza dubbio. Ma alcuni film erano talmente attesi che anche agli addetti ai lavori non resterà che vederli quando usciranno in sala.

Divi. L’edizione di quest’anno ha visto un red carpet decisamente affollato. Tra le star che hanno monopolizzato l’attenzione dei fotografi e mandato il pubblico in visibilio non si può non citare George Clooney, accompagnato dalla moglie Amal, a Venezia per presentare Suburbicon. I fan hanno atteso per ore e ore pure Jennifer Lawrence, protagonista di Mother! E poi Matt Damon, Helen Mirren, Donald Sutherland, Susan Sarandon, Judi Dench, gli italiani Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti, persino Chiara Ferragni. Che parterre!

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Esercito. Carabinieri e polizia hanno garantito la sicurezza di ospiti e spettatori durante un’edizione blindata della Mostra del Cinema. L’allerta terrorismo ha reso obbligatorio rafforzare i controlli in ingresso su tutto il perimetro della mostra, con una centrale operativa interforze e una sala di controllo installata dentro il Palazzo del Cinema, attiva 24 ore su 24.

Fuoriprogramma. Anche con l’organizzazione più rigorosa, qualche imprevisto dell’ultimo momento capita sempre. Così, ad esempio, Valeria Marini è stata filmata mentre si aggirava agitata per il Lido perché sprovvista di biglietto (qui il video), mentre il forte vento ha sollevato un po’ troppo la gonna a più di un’invitata. Martedì sera, invece, qualche momento di tensione per il fermo di un venditore di rose, senza documenti nell’area blindatissima della Mostra. Altri fuoriprogramma invece sono sembrati decisamente pianificati, come il bacio appassionato a beneficio di telecamere tra gli attori Matilda De Angelis e Andrea Arcangeli.

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Giuria. Presieduta da Annette Bening, era composta dalla regista e sceneggiatrice rumena Ildikó Enyedi, dal regista messicano Michel Franco, il britannico Edgar Wright, il cinese Yonfan, il critico cinematografico David Stratton e le attrici Rebecca Hall, Anna Mouglalis e Jasmine Trinca.

Hotel. Ok, lo sappiamo che questa è la classica parola da usare quando ne serve una con l’acca. C’è da dire però che a Venezia anche di grandi alberghi si parla, nel tentativo di scoprire quale suite principesca accolga questa o quella star, per farle la posta e possibilmente strapparle un autografo. Nonostante l’attenzione elevatissima alla privacy degli ospiti, sappiamo ad esempio che al Cipriani hanno dormito George Clooney, Matt Damon, Penelope Cruz e Javier Bardem. E che dire del fatto che tra gli scatti più iconici della mostra ci sono gli arrivi in barca delle star proprio davanti all’Excelsior?

Italiani. Quattro quelli in concorso, accolti con alterne reazioni dalla critica. Molto apprezzato The Leisure Seeker di Paolo Virzì, accolto con qualche “buuu” in sala e generalmente bocciato Una famiglia, esordio al festival di Sebastiano Riso. Poi Hannah (toh, ce l’avremmo avuta un’altra parola con l’acca) di Andrea Pallaoro, con una superba Charlotte Rampling, e Ammore e Malavita dei Manetti Bros, un riuscito mix tra un gangster movie e un musical alla Grease che ha strappato risate e applausi.

Leone (d’Oro). Veniamo ai premi, le cui consegne sono il momento clou del festival. Uno, come di consueto, si sapeva in anticipo. Anzi due, visto che quest’anno quello alla carriera è andato a Robert Redford e Jane Fonda, magnifici ottantenni tornati a recitare insieme in Our Souls at Night. Quello più ambito, per il miglior film, è andato al fantasy di Guillermo Del Toro The Shape of Water. Kamel El Basha, attore teatrale, ha vinto la Coppa Volpi alla sua prima prova cinematografica con The Insult, mentre Charlotte Rampling ha portato a casa la quella per la migliore interpretazione femminile per Hannah, del giovane regista italiano Andrea Pallaoro. Migliore sceneggiatura a Martin McDonagh per Three Billboards Outside Ebbing, Missouri, regia a Xavier Legrand per Jusq’à la garde, Gran Premio della Giuria a Foxtrot di Samuel Maoz.

Mogli e mariti. Sul tappeto rosso hanno sfilato tante coppie del mondo dello spettacolo. Per alcune di loro, però, la Mostra del Cinema sarà una specie di derby. Tra loro ci sono Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti (lui ha diretto The Leisure Seeker, lei è protagonista di Una famiglia) e Frances McDormand e Joel Coen (lei attrice in Three Billboards, lui sceneggiatore di Suburbicon). Alleati, invece, Penelope Cruz e Javier Bardem, protagonisti del fuori concorso Loving Pablo, Darren Aronofsky e Jennifer Lawrence, regista e attrice di mother!, Robert Guédiguian e Ariane Ascaride, anche loro rispettivamente regista e attrice del film La villa. Qui alcune delle coppie più belle avvistate sul red carpet.

Napoli. Tra film in concorso e non, sono state ben sette quest’anno le produzioni con un’anima partenopea. Oltre al già citato Ammore e Malavita, abbiamo visto alle Giornate degli Autori L’equilibrio, storia di un prete di frontiera interpretata da Mimmo Borrelli. Fuori concorso il fantasy Il signor Rotpeter di Antonietta De Lillo, poi Il Cratere, Veleno (sulla Terra dei Fuochi) e, per la sezione Cinema nel Giardino, Nato a Casal di Principe, l’indagine privata su un caso di rapimento mai risolto. C’è stato persino un cartone, Gatta Cenerentola, fiaba molto dark di cui upday ha intervistato gli autori.

Outfit. Potevamo esimerci da un commento sui look delle star? Naturalmente no, perché come ogni anno gli outfit da red carpet fanno sognare e discutere. Osé come lo spacco di Gloria Patricia Contreras, anticonformisti come le ballerine di Lapo Elkann, luccicanti come l’abito tempestato di strass di Cristiana Capotondi… Come ogni anno lo stile conta, eccome. Qui e qui le foto più belle.

Pubblico. Per il bilancio finale bisognerà attendere uno o due giorni, ma i primi numeri relativi alle presenze lasciano ben sperare (29mila a metà Mostra, +13% i biglietti venduti, +17% gli abbonamenti). C’è da dire che l’obiettivo di quest’anno è ambizioso. La rassegna è costata 13 milioni di euro, coperti soprattutto da contributi pubblici e sponsor. Per far quadrare i conti, però, è necessario che i biglietti venduti arrivino a quota due milioni di euro.

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Qualità. A detta degli habitué della Mostra, quest’anno il livello tecnico e artistico dei film in gara è stato più alto degli anni scorsi, il che ha reso incerto fino all’ultimo la scelta delle produzioni da premiare, tenuto conto che lo stesso film non può per regolamento ricevere più di un riconoscimento. Ecco perché per molti il vero vincitore di Venezia 74 è il suo direttore Alberto Barbera.

Restauri. Per i cinefili, la kermesse lagunare è anche l’occasione per gustarsi alcuni classici della storia del cinema restaurati. Dal 2012 la sezione Venezia Classici mostra in anteprima una selezione di restauri realizzati nell’ultimo anno da cineteche e istituzioni culturali di tutto il mondo. Quest’anno è toccato a capolavori come Novecento di Bernardo Bertolucci, Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg e Tutto in una notte di John Landis.

Ufficio stampa Mostra del Cinema

Sozzani. La direttrice di Vogue scomparsa pochi mesi fa è stata celebrata a Venezia con una serata extra calendario e la consegna di un premio speciale, il Franca Sozzani Award, andato a Julianne Moore. Oltre a Colin Firth e sua moglie Livia, che hanno fatto da anfitrioni, il jet set del cinema e della moda si è dato appuntamento a Venezia per l’occasione. Qui i dettagli e le foto.

Trump. In una Mostra con tanti film made in Usa forse non sorprende che le trasformazioni politiche dell’ultimo anno siano comparse — più o meno in filigrana — in più di un film e che il presidente sia diventato il “convitato di pietra” di questa edizione. “Mi sembrava un momento appropriato per parlare di muri e minoranze che fanno da capro espiatorio. Trump parla di costruire muri come si faceva 50 anni fa”, ha detto ad esempio George Clooney parlando del suo Suburbicon. “Non volevo fare un film politico, ma la biblioteca è l’anti-Trump, rappresenta tutto quello che lui non capisce o detesta”, ha commentato invece Frederick Wiseman, in concorso con il documentario sulla New York Public Library Ex Libris. The Leisure Seeker di Virzì è stato addirittura girato on the road durante l’ultima campagna presidenziale, entrata nella pellicola in una scena memorabile.

Ufficio stampa Mostra del Cinema

Uscite. Per molti dei film presentati a Venezia è già fissata la data di arrivo nelle sale. Tra i primi ci sono Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini, uscito l’8 settembre e Gatta Cenerentola, programmato per il 14. Per The Leisure Seeker invece bisognerà attendere il 25 gennaio 2017. Qui un calendario parziale delle date.

Virtual Reality. Alla 74esima edizione della mostra ha debuttato al Lazzaretto Vecchio la realtà virtuale. Pochi i posti disponibili, intensissime le esperienze in cui lo spettatore è immerso, dal grido dall’allarme per lo scioglimento dei ghiacciai all’assassinio di una prostituta in Corea del Sud (qui lo racconta Repubblica).

Ufficio stampa Mostra del Cinema

Zampilli. Quelli della fontana dell’immancabile foto ricordo davanti al Palazzo del Casinò (certo, se avessi immaginato che avrei inserito la mia nel pezzo, l’avrei fatta un po’ più decente…). Arrivederci Venezia, l’appuntamento è per l’edizione numero 75!

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