Wanderlost #7

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Wanderlost Newsletter — Italiano
5 min readFeb 21, 2016

Luca sta proseguendo la propria avventura in solitaria per i Balcani. Oggi si trova a Skopje, in Macedonia, da dove ci invia uno sguardo sulla strada percorsa fino ad ora, tante foto e qualche consiglio per i futuri viaggiatori.

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“Don’t take it, it’s old, cold, creepy and scary, text me when you’ll get to Skopje”

L’oggetto di tanto accorato appello è il treno interregionale 644 che collega Bitola a Skopje, le due principali città della Macedonia. È da qui che scrivo: vecchio è vecchio, ed effettivamente fa un freddo cane, ma di spaventoso c’è solo la capigliatura del mio vicino.

La mia musa ispiratrice

Ne è passato di tempo dall’ultimo aggiornamento, e ormai avrete metabolizzato la notizia dell’esistenza del Molise, dunque è tempo di condividere qualche informazione sui primi due Paesi toccati dallo strambo tour balcanico di Wanderlost: Albania e Macedonia, il Molise d’Europa, a pensarci bene.

BIENNALE DI DURAZZO

Diciamocelo francamente, il primo impatto con l’Albania non è stato il massimo. Dopo i dispetti dell’Adriatico durante la traversata notturna, scendere dal traghetto e trovarsi a sgomitare tra autisti, mendicanti e contrabbandieri di vario genere nella piazza del porto di Durazzo è abbastanza frustrante. Eppure, nonostante la tentazione di prendere il primo minibus e fuggire da quell’apparente inferno, vale davvero la pena di addentrarsi nella città. Ai piedi dell’anfiteatro romano, il più grande della penisola balcanica, si snoda una strada in cui è possibile ammirare bellissimi murales che portano la firma di artisti locali e italiani: si tratta delle opere della prima Biennale di Durazzo, che si è tenuta nel 2014 ed ha trasformato questa parte della città in un vero e proprio museo a cielo aperto dedicato alla street art.

PRIMAVERA IN ANTICIPO

Il 16 febbraio a Tirana il termometro segnava +26°. Non sorprende quindi che le strade fossero piene di gente e di vita, e il parco cittadino del lago artificiale letteralmente preso d’assalto da centinaia di albanesi pronti a godersi questo assaggio anticipato di primavera.

VIAGGIARE A FEBBRAIO

Se alloggiate fuori stagione al Sunny Lake Hostel di Ohrid, può capitarvi di passare la serata nella sala comune con il proprietario Gjoko e i suoi amici a vedere partite di Champions con commento in macedone. Ed è facile che subito dopo vi ritroverete coinvolti in un loop infinito di partite a FIFA. Ma occhio, a Gjoko non piace perdere ;)

Videogiochi a parte, a Ohrid a febbraio non c’è praticamente nessuno, ed è cosa buona e giusta. Avrete un patrimonio UNESCO da godere in beata solitudine, non male!

INFORMAZIONI UTILI

CIBO

A volersi fidare degli albanesi, la Macedonia è il posto al mondo in cui si mangia peggio. Magari è un’esagerazione, ma quel che è certo è che in questa parte del mondo si mangia kebab e bürek: è praticamente impossibile muovere un passo senza imbattersi in bugigattoli in cui rimpinzarsi di carne arrosto e altre specialità turche. Alternative poche, e difficili da trovare.

TOP PICKS: pace (zuppa albanese con cervello di mucca e aceto), trota del lago di Ohrid e formaggio di Bitola fuso con il kulen.

TRASPORTI

In linea di massima, nei Balcani ci si muove in autobus. Balkanviator vi dice tutto quello che dovete sapere su tratte e orari.

In Albania gli autobus sono poco efficienti, e la loro mancanza è sopperita da una fitta rete di furgon, dei minibus più o meno ufficiali che battono in continuazione le strade di ogni angolo del paese. Questo sito è terribilmente utile se volete provare l’esperienza e viaggiare come un vero albanese.

I treni non convengono. In Albania sono praticamente inutili, in Macedonia ci sono più linee ma i bus sono più frequenti e più rapidi. Detto questo, se come noi siete fan del trasporto ferroviario, il punto di riferimento è, come sempre, The Man in Seat 61.

TENDENZE SOCIALI

Stando a fonti interne, le ragazze di Bitola sono considerate le più belle di tutta la Macedonia. I maschi del luogo però sembrano essere timidi e poco inclini al corteggiamento tête a tête, preferendo approcci telematici che molto spesso risultano in un buco nell’acqua: sarà per questo che buona parte delle ragazze in città è single e, credetemi, è un vero peccato.

Un classico esemplare della fauna maschile locale: nessuna sorpresa che il tasso di donne single sia così alto.

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A domenica prossima!

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