#SPEAKABEET about MATERIAL YOU
Speakabeet: la rubrica in cui parliamo dei massimi sistemi del mondo digitale, del flusso delle maree di caffè e della rotazione giornaliera della sedia del Programmatore sul proprio asse. #Coding #Design #DigitalLife
Dal 2014 Google con il suo design system ha settato quasi uno standard nel design di interfacce, scavallando l’ostinazione dello Skeuomorphism (Scheomorfismo), tanto amato da Apple e Microsoft. Azzardo a chiamarlo “standard” poichè il Material Design è ormai onnipresente: se solo si apre una qualsiasi app approdata in uno store, 2 su 3 sicuramente seguiranno il design system di Google.
A Maggio di quest’anno, dopo 7 anni dalla presentazione di Material Design, svela alla sua conferenza annuale, Google I/O, il suo nuovo design system: Material You. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Presentazione
“What if form did not just follow function, but also followed feeling?”
Il 18 maggio 2021 Google svela il concept del suo progetto Material You. Il concept del nuovo design system, come il designer Matías Duarte ha spiegato al Google I/O 2021 nasce dalla necessità di creare un design accessibile, adattivo, personale, individuale, emozionale.
“Material You seeks to create designs that are personal for every style, accessible for every need, alive and adaptive for every screen.”
L’utente come co-creator
L’elemento personale fa da padrone nel nuovo Material You: l’utente può personalizzare totalmente l’estetica dell’interfaccia. L’utente può quindi:
- Modificare interamente la palette colori di sistema;
- Decidere il suo contrasto;
- Integrare una traccia, ovvero un bordo che dia spessore e rilievo all’UI.
In questo modo Google rende gli utenti co-creatori del design system stesso.
“Material You is a radical new way to think about design.”
Adattivo e adattabile
A differenza di Material Design che è stato concepito principalmente sulla base di dispositivi mobili, Material You è stato ideato completamente adattivo, per ogni device, dallo smart watch allo schermo di una TV: la vita di un utente è ormai sommersa, circondato di dispositivi di ogni tipo e forma e la tecnologia ormai si è spostata su ognuno di esso, il nuovo design system si adatta ovunque, mantenendo inoltre l’estremo grado di personalizzazione dell’utente.
Tutto questo quindi rende Material You estremamente trasversale e accessibile.
Possiamo sintetizzare i principi del design di Material You in:
- Emotion and expressiveness: letteralmente emozione ed espressività; il design l’utente può esprimersi liberamente in base al proprio gusto o mood senza compromettere la funzionalità;
- Personal for every style: “personale per ogni stile”; il design è fortemente personalizzabile, rendendo unico qualsiasi device;
- Alive & Adaptive: “vivo e adattivo”; il design è resiliente e trasformabile in base alla sua superfice, come fosse “vivo”;
- Accessible for every need: “accessibile per ogni bisogno”; il design personalizzabile e personale, rende di conseguenza accessibile l’esperienza in base alle proprie necessità.
Conclusione
Il nome del nuovo design system di Google, Material You, sintetizza chiaramente i suoi principi chiave in un unico e solido concetto: You. Material You si adatta a me, a te, a chiunque; Material You è unico esattamente come ognuno di noi lo è; Material You sei tu. Questa estrema personalizzazione, a mio parere, scavalca il concetto di human-centered design, dando vita ad un concetto che oggi non ha ancora un nome ma che oso definire human-integrated design, letteralmente un “design a misura d’uomo”: “a misura” in quanto è totalmente custom, personalizzato, personale, unico e cucito su e dall’utente; integrated in quanto l’utente viene incluso nella fase di modellizzazione dell’interfaccia e di conseguenza della sua esperienza. Questa formula di conseguenza rende il design system inclusivo ed emozionale: quale migliore e più potente emozione può esistere se non la soddisfazione di creare sulla base dei propri gusti e bisogni?
Link Utili
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#SPEAKABEET about Material Design, Anna Grazia Longobardi x weBeetle, 2019
La forma delle emozioni, Anna Grazia Longobardi x weBeetle, 2019
