Blockchain Terra: Anchor Protocol | ITA

0xstepit
14 min readOct 17, 2021

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Anchor è un protocollo dell’ecosistema Terra per la creazione di una posizione di risparmio stabile e di prestito.

Introduzione

La situazione macroeconomica in cui ci troviamo è il risultato di diversi avvenimenti che hanno scosso l’economia mondiale negli anni. Ultima fra tutte, la crisi economica causata nel 2020 dalla diffusione del Covid-19 in tutto il mondo. A seguito di questa, della crisi del 2008 e di altri avvenimenti, i rendimenti da deposito in banca sono crollati drasticamente arrivando a valori prossimi allo zero o addirittura negativi.

Al contrario del mercato finanziario tradizionale, quello delle crypto ha dimostrato che è possibile ottimizzare molti degli aspetti della finanza a favore dell’ utente e non della banca. Tutto questo è reso possibile dalle fondamenta teoriche della crittografia, della matematica e dall’interazione diretta fra ogni utente e le logiche di business. Un esempio di cui abbiamo già parlato è Mirror Protocol, il quale permette ad ogni utente in possesso di un wallet di fare trading su asset sintetici. Oggi andremo ad approfondire un altro caposaldo del mondo Terra, Anchor Protocol. Questa piattaforma, permissionless e decentralizzata, permette di creare un punto di contatto fra persone che vogliono avere un ritorno stabile e a basso rischio depositando i propri UST e le persone che vogliono chiedere un prestito depositando un collaterale.

Permissionless: non vi sono restrizioni a chi può o non può usufruire dei suoi servizi. Nessuna discriminazione per fascia sociale o posizione geografica.

Decentralizzato: non esiste un ente di controllo ma il sistema è gestito dalla comunità che partecipa al servizio.

Chi è pratico della DeFi avrà già sentito parlare di Compund, un protocollo di lending (deposito) e borrowing (prestito) basato sulla rete Ethereum. Sia Compound che Anchor svolgo all’incirca lo stesso servizio, ma allora perché avere due sistemi diversi? (oltre al naturale motivo che sono basati su reti distinte). Il motivo è che nel primo protocollo si è notato che il ritorno da deposito, l’interesse, seguiva un andamento ciclico con le fasi del mercato. Il motivo di questo è abbastanza semplice se si considera lo use case classico per una persona che chiede un prestito depositando collaterale.

Immaginiamo di avere nel nostro portafoglio 100€ di ETH e di essere convinti che il suo prezzo salirà nel breve periodo ma di non aver altra liquidità per acquistarne di nuovi. Quello che possiamo fare è depositare i nostri ETH in un protocollo di landing per ricevere in prestito delle stablecoin, ad esempio gli USDC (stablecoin ancorata al dollaro). Con questi USDC possiamo adesso acquistare altri ETH e aumentare così la nostra esposizione all’asset. Questa strategia è un modo per lavorare in leva in un mercato decentralizzato.

Leva finanziaria: è un tipo di operatività che ci permette di acquistare un asset con delle risorse maggiori di quelle a disposizione. In questo modo, se l’asset aumenta, avremo un ritorno maggiore di quello che avremo avuto con solo i nostri soldi.

Come si collega questo tipo di operatività con l’andamento ciclico degli interessi? Quando ci si trova in una situazione di bull market (prezzi che salgono per molto tempo) la gente che vede una possibilità di guadagno e investe può utilizzare la leva nella speranza di avere un ritorno più alto. Nel caso di bear market (prezzi che scendono per molto tempo), la gente non chiede soldi in prestito perché non vede vantaggioso comprare altri asset che stanno perdendo di valore. Di conseguenza, in situazioni positive la gente vuole acquistare di più e paga gli interessi a chi gli presta i soldi, in situazioni di crollo la gente non chiede prestiti e i soldi depositati smettono di fruttare.

Detto questo, Anchor si prefigge l’obiettivo di costruire un protocollo che permetta all’utente che deposita stablecoin di avere un ritorno poco volatile in ogni fase del mercato.

Meccanica

Anchor si basa sul concetto di blockchain Proof-of-Stake (PoS) in cui la validazione dei blocchi della catena richiede di mettere in staking le proprie criptovalute. Mettere in staking vuol dire vincolare, e mettere sul tavolo le proprie monete come posta in gioco per l’attività di validazione. Quando un validatore viene designato per confermare o meno la validità di un blocco, se questo si comporta in modo malevolo perde le monete messe in staking. Se in invece si comporta in modo corretto verrà ricompensato. Questo è tutto quello che vi serve sapere di un protocollo PoS…per ora 😁.

Gli elementi principali di Anchor sono:

  • bAssets: sono la versione liquida (spendibile) delle crypto messe in staking. Attualmente sono supportati bLUNA e bETH. Generalmente quando si mette in staking una crypto questa non è più utilizzabile. Rendere un asset in staking liquido permette di avere più efficienza dal proprio capitale.
  • Money market: è una pool di stablecoin UST. Questi UST derivano da gente che mette a disposizione il proprio capitale per altri utenti che vogliono prendere un prestito.

Abbiamo due tipologie di utenti:

  • Chi mette nel money market i propri UST per un 20% di APY circa.
  • Chi deposita dei bAsset per prendere in prestito gli UST.

Annual percentage yield (APY): è la percentuale di ritorno dell’investimento in un anno considerando il compounding.

Compunding: con compounding si intende che le ricompense che vengono ricevute si mettono a loro volta a rendita. Questo porta ad avere un aumento dell’interesse totale guadagnato poiché il capitale investito continua ad aumentare. E’ possibile reinvestire le ricompense perché queste vengono distribuite costantemente durante la giornata.

La potenza di Anchor sta proprio nell’accettare come collaterale i bAsset. Questi asset, garantendo a chi li detiene un rendimento costante da staking, garantiranno al protocollo un’entrata più o meno costante e quindi un modo per incentivare il suo utilizzo.

I rendimenti da staking, essendo in diverse monete, vengono convertiti dal protocollo stesso in UST prima di distribuirli ai creditori.

Abbiamo detto che Anchor riceve delle entrate grazie ai bAsset che la gente deposita e che gli generano un rendimento da staking. Oltre a questo, Anchor possiede un altra entrata derivante dall’interesse che un utente che prende un prestito deve pagare. Sommando queste due entrate abbiamo l’inflow del protocollo. L’ outflow, e quindi le uscite , sono date dalla somma degli interessi pagati a chi deposita UST.

In base al bilancio fra inflow e outflow possiamo avere due situazioni:

  • Se positivo, inflow > outflow, il surplus viene depositato nella yield reserve (riserva di interesse).
  • Se negativo, inflow < outflow, la riserva di interesse viene utilizzata per garantire il 20% di APY a chi deposita UST.

Con questa logica il protocollo è in grado di offrire un rendimento stabile ai propri utilizzatori. Geniale!

Stabilità

Il 20% di APY fornito da Anchor, che tecnicamente prende il nome di Anchor rate, si basa quindi su una logica di equilibrio fra il capitale depositato e quello preso in prestito. Ma come fa il protocollo a mantenere questo equilibrio? Questo, oltre che essere dipendente dalla fase del mercato, è influenzato attraverso una logica di ricompense nel token di governance ANC che viene distribuito alle persone che chiedono un prestito per mantenere la macchina in moto. Le situazioni da considerare sono 2:

  • Inflow > outflow: l’incentivo in ANC per prendere in prestito del capitale diminuisce. Ci sono gia abbastanza persone che prendono prestito e non c’è bisogno di incentivi.
  • Inflow < outflow: l’incentivo per prendere un prestito aumenta. Incentivare a prendere un prestito equivale ad incentivare gli utenti a depositare bAsset e quindi a generare un inflow nel protocollo.

A questo punto potreste pensare, perché dovrei essere incentivato ottenendo degli ANC? Che me ne faccio? Vedremo più nel dettaglio alla fine del blog il loro utilizzo, ma vorrei prima condividere con voi il mio pensiero del perché questo token potrebbe aver valore. Partiamo dal presupposto che Anchor è un protocollo rivoluzionario nel mondo della DeFi con tantissime novità e sviluppi in serbo per il futuro. Più sono le applicazioni e i protocolli che si appoggiano ad Anchor e più fee vengono accumulate dal protocollo stesso. La supply di ANC è limitata e questo vuol dire che un giorno smetteranno di venir distribuiti. Il fatto di detenere ANC e di metterli in staking ci garantisce una parte delle fee che il protocollo riceve e questo vuol dire che più Anchor diventa un elemento fondamentale per la DeFi e più i possessori del suo token verranno ripagati.

Supply: è la quantità di token in circolazione.

Prestito

Come abbiamo già detto, depositando una qualsiasi combinazione di bAsset possiamo prendere in prestito UST, ma non in egual misura. Esiste una quantità massima di UST che possiamo prendere in prestito dipendente dal controvalore in dollari di tutti gli asset PoS depositati come collaterale e dal massimo loan to value (LTV). Non scappate, vedremo subito cos’è il LTV. Questa logica è necessaria per garantire a chi deposita UST che gli utenti che li prendono in prestito saranno in grado di ripagare il debito. Ricordate, il collaterale non sono stablecoin e quindi possono diminuire di prezzo fino a valere meno del debito che si ha. Questa situazione deve ovviamente essere evitata per far si che gli utenti si fidino a prestare i propri soldi a qualcuno.

La formula per calcolare la quantità massima che si può prendere in prestito è molto semplice:

Attualmente il massimo LTV concesso è il 60%. Questo vuol dire che depositando un corrispettivo di 100 dollari in bLUNA sarà possibile prendere in prestito al massimo 60 UST. Al massimo il 60%, ma non ve lo consiglio a meno che non siate dei veri degen! 🙊 Poco fa abbiamo detto che un utente sarà disposto a depositare UST solo con la garanzia che chi li prende in prestito potrà restituirli. Se il valore totale del collaterale depositato scende sotto il 60% del capitale preso in prestito la posizione viene liquidata. Con liquidazione si intende che il collaterale viene venduto a un prezzo scontato in cambio di UST che rientreranno nel protocollo al fine di mettere in sicurezza il capitali depositati.

Recentemente è stato introdotta una modifica molto interessante al meccanismo della liquidazione. Invece di vendere il collaterale a una percentuale fissa di sconto adesso viene effettuata un asta. Immaginate che prima veniva venduto al 4% di sconto, ma un utente potrebbe essere interessato a comprarlo anche a solo un 3% in meno. In questo modo si diminuisce il danno che un debitore può ricevere in caso di liquidazione.

Troppa teoria dopo un pò diventa pesante, vediamo quindi di passare alla pratica. 👀

Per seguire questa guida in modo attivo vi consiglio come sempre di passare sulla testnet dal vostro wallet Terra Station e di collegarvi alla WebApp di Anchor.

Dashobard

La Dashboard di Anchor è una schermata molto completa dove vengono visualizzate le informazioni sullo stato del protocollo.

Il total value locked (TVL), o capitale bloccato negli smart contract del protocollo, è di circa 5 milioni di dollari. Questo TVL è composto da 1.7 milioni depositati dai lender (Total Deposit) e da 3.2 milioni depositati come collaterale (Total Collateral). Il valore totale preso in prestito (TOTAL BORROW) è di circa 1 milione di dollari e quindi, in media, gli utenti depositano 1$ di bAsset per prendere in prestito 0.33$ di UST (33% di LTV).

E’ possibile anche vedere in alto a destra che 1 aUST corrisponde a 1.111 UST grazie all’apprezzamento di quest’ultimo di circa il 20% annuo.

La YIELD RESERVE attualmente ammonta a 65 milioni di UST, da utilizzare durante le fasi di bear market per incentivare gli utenti e prendere un prestito e far continuare a girare così la macchina del risparmio.

My Page

In questa sezione potete vedere le vostre posizioni all’interno del protocollo come ad esempio quanto avete depositato, quanto avete preso in prestito e le reward che potete richiedere. Non c’è molto altro da dire, è davvero semplice e intuitiva.

Earn

In questa sezione potete depositare gli UST per metterli a disposizione delle persone che vogliono prenderli in prestito. Una volta depositati riceverete in cambio in cambio Anchor Terra (aUST), i quali si apprezzeranno nel tempo grazie agli interessi pagati.

Nella tab EXPECTED INTEREST è possibile avere una stima del ritorno in base al periodo considerato. Il valore sarà solo indicativo a causa della volatilità del’APY, che nonostante sia stabile può fluttuare leggermente.

Come potete vedere dal grafico sotto, gli interessi fra marzo e agosto sono stati abbastanza costanti nonostante la fase di bear market a giugno e la fase di bull market che stiamo vivendo da fine agosto.

Grafico da https://www.flipsidecrypto.com/

Una volta che avrete depositato i vostri UST potreste non vedere gli aUST all’interno di Terra Station. Il motivo è che dovrete aggiungere questo token attraverso il pulsante Add token nella sezione Wallet.

Borrow

Questa è la parte davvero interessante, in questa sezione potete deposita bAsset e prendere in prestito UST. Come potete vedere gli unici due collaterali accettati per ora sono bLUNA e bETH.

Per depositare collaterale dovrete schiacciare su Provide affianco al bAsset che possede e successivamente prendere un prestito con il pulsante Borrow in alto.

Nelle 3 schede centrali viene mostrato il corrispettivo in dollari del collaterale depositato, il valore in dollari del proprio debito, e quanto dobbiamo pagare/ricevere per questo servizio. Attualmente prendendo un prestito da Anchor si riceve il 12% di APY in token ANC dato dalla differenza fra il costo del prestito e l’incentivo ricevuto. Questo APY non è relativo al collaterale depositato ma alla quantità di UST presa.

La linea orizzontale invece ci dice la percentuale attuale e massima del LTV della nostra posizione. Il protocollo suggerisce come LTV il 45% quindi cercate di non superarlo nel caso voleste utilizzare questo strumento.

Gestione del rischio

Sono sicuro che questo rendimento del 20% e la possibilità di operare in leva in maniera decentralizzata hanno fatto gola a molti di voi, è però importante capire anche quali sono i rischi e come evitare di prendersi una bella batosta.

Quali sono i principali rischi nell’utilizzo di Anchor?

  1. Rischio da smart contract: essendo un sistema automatizzato basato su smart contract vi sono inevitabilmente dei rischi legati ai codici sorgente. Se ci fossero dei bug questi potrebbero far crollare l’intero macchinario. Inoltre, l’ interazione di diversi protocolli per ottimizzare i rendimenti porta a dei rischi maggiori di quelli di utilizzarne uno solo. Ad esempio, assumendo che i codici di Anchor e di Mirror siano individualmente sicuri, chi ci assicura che la loro interazione non abbia delle falle? Una loro possibile interazione è quella derivante dal depositare UST in cambio di aUST e usare questo per mintare mAsset.
  2. Rischio di liquidazione: se il nostro collaterale non basta più a tutelare il prestito preso veniamo liquidati. La liquidazione può portare a un perdita di capitale davvero alto.
  3. Depeg di UST: se la stablecoin nativa di Terra dovesse perdere il peg a causa di cigni neri del mercato potrebbe innescarsi un meccanismo davvero pericoloso per tutto l’ecosistema.

Consapevoli dei rischi principali, vediamo alcuni accorgimenti che sarebbe buona cosa seguire:

  1. Nel caso di prestito cercare di non superare il 30/35% LTV. In questo modo si e più conservativi e più tutelati in caso di drop repentino del collaterale.
  2. Cercare di avere della liquidità per andare ad aumentare il collaterale nel caso ci si avvicini a una posizione liquidabile. Questo consiglio vale sempre! Se si prende un prestito per acquistare un altro asset volatile bisogna sempre considerare che questo possa andare a zero. In questa situazione dovremo avere della liquidità per ripagare il prestito preso.
  3. Evitare di eseguire troppo volte il loop: deposito collaterale, ricevo UST, compro altro bAsset con questo prestito, deposito bAsset , ricevo UST , … Più volte si ripete questo loop e più complicato sarà venirne fuori nel caso di rischio liquidazione.
  4. Acquistare asset liquidi con il capitale preso in prestito.

Bond

In questa sezione avrete la possibilità di bondare i vostri LUNA delegandoli ad uno dei validatori presenti. Non è possibile avere informazioni riguardo ai validatori attraverso Anchor quindi vi consiglio di andare a guardare i dettaglii della delegazione attraverso Terra Station.

Attualmente il prezzo di bLUNA è quasi perfettamente peggato (ancorato, uguale) al prezzo di LUNA. Nonostante siano approssimativamente la stessa cosa, il fatto che è possibile vendere i due asset a mercato porta ad avere uno spread fra i due. A giugno di quest’ anno era possibile anche guadagnare il 5% mintando bLUNA e facendo subito il burn per riavere LUNA indietro dopo i 21 giorni di attesa.

Oltre al semplice burn è possibile anche selezione instant burn il quale permette di evitarsi i 21 giorni di attesa in cambio di ricevere meno LUNA.

In alternativa al minting/burning da Anchor è possibile anche utilizzare lo swap sull’AMM (automated market maker) Terra Swap per convertire LUNA in bLUNA e viceversa. Vi consiglio di controllare sempre entrambi per vedere quale dei due offre cambi più vantaggiosi.

In questa sezione vedete anche una terza tab relativa al claiming (riscossione) delle ricompense dei bAsset che non sono stati usati come collaterale.

A questo punto potrebbe esservi sorta la domanda, perché mettere in staking LUNA attraverso Terra Station e immobilizzare così il capitale al posto di mintare bLUNA? (Se non avete capito di cosa sto parlando vi condivido il link a un mio precedente articolo in cui descrivo come mettere in staking LUNA attraverso Terra Station). La risposta è semplice, in entrambi i casi si ottengono le ricompense da staking ma i bLUNA non danno il diritto agli airdrop!

Governance

ANC è il token di governance del protocollo che verrà distribuito in 4 anni fino ad arrivare a una supply di 1,000,000,000 ANC. In che modo questa liquidità verrà distribuita è visibile dal seguente diagramma:

Fornendo liquidità alla pool UST/ANC o mettendo ANC in staking si riceve una parte delle fee generate dal protocollo. Queste comprendono una parte delle reward dei bAsset, le fee di liquidazione e una percentuale del guadagno in eccesso che va a finire nella yield reserve.

Come tutti i token di governance ANC permette anche di fare proposte di modifica dei vari parametri del protocollo come gli incentivi ai borrower, l’Anchor rate e molto altro. Se siete curiosi potete approfondire i vari utilizzi leggendo nella doc.

Nota storica

Nel luglio 2021 TerraForm Labs (TFL), il team dietro allo sviluppo di Terra, ha supportato il protocollo di Anchor attraverso l’immissione di circa 70 milioni nella sua riserva di rendimento. Questo supporto è servito ad Anchor per continuare il suo sviluppo senza smettere di garantire agli utenti il 20% di APY. Nello specifico ha dato il tempo al protocollo di organizzarsi per accettare anche ETH come collaterale ed aumentare così le proprie fonti di rendimento.

Nonostante questo, la stabilità di Anchor in termini di rendimento garantito, è una questione ancora aperta e che dovrà essere supportata dall’introduzione di nuove strategie per non vedere collassare il meccanismo quando la riserva di rendimento verrà prosciugata. Per una descrizione più dettagliata di questo aspetto vi rimando a un interessante articolo di Neptune Finance.

Per concludere un’infografica riassuntiva di questo protocollo:

Beh, diciamo che questa guida è stata davvero piena di concetti e di informazioni tecniche. Se siete quindi arrivati fino a questo punto vi faccio i miei complimenti! Come sempre se vi è piaciuto questo articolo fatemelo sapere con un 👏 o nei commenti.

Vi ringrazio ancora per avermi seguito e a presto con la prossima guida 🚀.

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