Nick

Nicholas Hitchon

Giada Farrah Fowler
4 min readMar 26, 2015

A sette anni Nick, figlio di un coltivatore, frequenta una one room school, minuscola scuola di campagna e cresce in una fattoria di Ancliff, nello Yorkshire Dales.
Va a scuola a piedi, a quattro miglia da casa. Lui e i suoi due fratelli sono gli unici bambini del villaggio. Da grande vorrebbe scoprire tutto sulla Luna e sui pianeti.
A 14 anni vince una borsa di studio per la Yorkshire Boarding School, è stato un paio di volte a Leeds e Manchester e una sola volta a Londra, per girare 7 UP!.
Non continuerà a lavorare nella fattoria perché è interessato alla chimica ed alla fisica e nella sua regione non potrebbe studiarle. Così va a Oxford, ma non pensa di essere — tra i bambini del documentario — quello che ha avuto più successo, non crede di aver fatto qualcosa di speciale.
Si ritiene fortunato a provenire dal suo piccolo villaggio, in cui è sempre stato a contatto con la natura, con il ciclo di vita e di morte: le preoccupazioni della gente di città talvolta gli sembrano irrilevanti.
Sta facendo uno sforzo consapevole per combattere la propria timidezza, cercando di avere più fiducia in sé stesso e di relazionarsi maggiormente con le persone.
Due anni dopo la laurea trova lavoro presso i laboratori Culham dell’Agenzia nucleare del Regno Unito, dove lavora sulla fusione, argomento del suo dottorato.
È uno shock constatare che i suoi standard di vita sono peggiorati con quell’incarico. Perciò, quando gli fanno un’offerta per un posto in cui la ricerca era molto più supportata, la valuta positivamente e, a 28 anni, cambia continente: è un fisico nucleare assistente all’Università del Wisconsin, con uno stipendio di 30.000 dollari annui.
Alcuni dei protagonisti del documentario sostengono che sia immorale abbandonare il Paese di nascita per fare fortuna altrove: per quanto lo riguarda Nick crede che sia stata l’Inghilterra a non volerlo trattenere.
É stato istruito in maniera eccellente, ha usufruito di un ottimo sistema educativo, gli standard accademici di Oxford sono stati di prim’ordine, ma più tardi si è reso conto che non c’era sufficiente spazio per sostenere i suoi progetti.
Descrive l’Università americana come molto diversa da quella inglese: Oxford è piena di studenti con pretese sociali o intellettuali, che vogliono dimostrare qualcosa o essere qualcuno ed i numeri sono molto più piccoli; il sistema americano è più simile a ciò che vorrebbe essere il sistema polivalente inglese, permette a molte più persone di ottenere le competenze necessarie per lavorare in ambiti di prestigio.
A Oxford Nick aveva conosciuto Jackie, con la quale si è sposato. Lei diventerà docente di giornalismo, ma dopo 28 UP sceglierà di non partecipare più al programma, credendo di non essere stata descritta correttamente.
A 35 anni Nick è professore associato all’Università del Wisconsin-Madison ed ha un figlio di un anno, Adam.
Sente molto la mancanza dell’Inghilterra e della sua famiglia; è in apprensione per suo fratello Christopher, non udente, che non ha ricevuto aiuti adeguati dal sistema scolastico.
É molto difficile vivere così lontani dalle proprie radici, bisogna badare a sé stessi, cercare di andare avanti facendo appello solo alle proprie forze.
Quel bambino di sette anni vive ancora in lui, è ancora molto timido e confuso e, rivedendosi e leggendo tra le righe delle piccole cose che diceva allora, trova molti punti in comune con la persona che è adesso.
A 42 anni è diventato professore ordinario, vice direttore e responsabile del programma di dottorato di ricerca nel Dipartimento di Elettrotecnica ed ha pubblicato due libri.
Vuole lasciare il segno, fare qualcosa di utile per il progresso; non riesce a togliersi dalla mente l’immagine di persone chiuse in una torre d’avorio il cui lavoro non ha utilità per nessuno. Ha scelto la fusione perché sentiva che avrebbe avuto un impatto enorme: non si aspetta di essere citato nei titoli dei giornali, non è quella la sua ambizione, cerca di essere realistico e si accontenta di piccole vittorie.
Quando dopo cinque anni di assenza torna nel Dales in visita alla sua famiglia, trova la sua regione trasformata, sembra più turistica che agricola. Il padre è andato in pensione ed il bestiame è stato venduto, poiché non poteva più occuparsene per problemi di salute. Suo fratello Andrew ha trovato lavoro come reporter vicino a York, Christopher si è sposato e lavora a Skipton, dice che vuole occuparsi di computer e Nick cerca di incoraggiarlo.
Durante la visita torna a vedere con Apted la sua vecchia scuola e la chiesa in cui è stato battezzato. Sono posti incantevoli, ma non in modo classico: panorami magnifici, poetici ma piuttosto sinistri, aspri e sottilmente tragici; non è difficile trovare le somiglianze tra Nick e la sua terra.
A 49 anni ha subito una forte delusione, rendendosi gradualmente conto di non poter proseguire le sue ricerche. Anche il suo matrimonio con Jackie è finito: lei era tornata in Inghilterra per assistere il padre, malato terminale, e al ritorno era una persona completamente diversa.
Adam aveva dieci anni quando è successo, si è chiuso a lungo in sé stesso e non ne ha voluto più parlare.
Anche Christopher ha divorziato: “ha detto a mia madre che se lo facevo io poteva farlo anche lui!”.
Nick conosce Cryss Brunner: lei vive a Minneapolis, è professoressa associata al dipartimento di educazione ed ha una figlia, Courtney. Entrambi danno molta importanza al lavoro e mantengono una relazione serena e felice nonostante la distanza che li divide.

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Giada Farrah Fowler

Opinion leader, socia Aci, trascrittrice braille, testimone oculare, insegnante di cockney. Un'infanzia tormentata e un'adolescenza anche più dolorosa.