Tony Walker

Giada Farrah Fowler
UP SERIES
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5 min readMar 26, 2015

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Dei trenta compagni di classe della primary school di Tony solo in tre andranno al liceo, la maggioranza lascerà la scuola a 15 anni per trovarsi un lavoro.

Tony, 7 anni.

Da piccolo rappresenta la quintessenza degli scalawags, un simpatico mascalzone rissoso, irresistibile, macchiettistico; non ha una guida, suo padre fa dentro e fuori dalla prigione, e Apted non nasconde di intravedere un futuro poco luminoso per lui.
Vive nell’East End del dialetto cockney, il cuore popolare di Londra, territorio di estrema povertà ma di anche della più autentica cultura operaia, scenografia prediletta da Dickens e luogo di azione di Jack lo Squartatore, immortalata nella profondità dello sguardo degli homeless da Don McCullin, particolarmente malfamata durante la Swinging London degli anni ’60 e più tardi apostrofata come Banglatown per aver ospitato l’ondata di immigrati del subcontinente asiatico, depositando su Brick Lane un’altra cultura che è andata a sovrapporsi alle precedenti giunte nel corso dei secoli.
Fin da “7 UP!” Tony mette in chiaro le sue intenzioni: da grande vuole diventare un fantino; se non ci riuscirà, potrà fare il taxista.
I genitori non hanno soldi, il padre sta male e non può lavorare, lui porta i vestiti consunti del fratello maggiore, ma cresce forte ed onesto e in futuro riuscirà ad apprezzare tutto ciò che ha con una sensibilità propria di chi a lungo non ha avuto niente.

Tony, 14 anni.

A 14 anni cerca di realizzare il suo sogno, trascorrendo il tempo libero alla scuderia di Tommy Gosling a Epsom, in previsione di lasciare la scuola e di lavorare lì come apprendista.
Suo padre gli dà due sterline a settimana, la madre aggiunge 30 scellini e il signor Gosling 4 sterline per le piccole spese. Qualcosa lo guadagna piazzando
scommesse sui cani e sui cavalli
all’Hackney Wick Greyhound Stadium.

La sua prima gara ufficiale finisce al fotofinish: si sente un re per dieci minuti. Ne farà soltanto tre ed immediatamente si accorgerà di non avere le potenzialità per riuscire come fantino professionista, ma a Kempton è riuscito a correre insieme al suo eroe, Lester Piggott: il giorno più bello di tutta la sua vita.
Non rimpiange di aver lasciato la scuola così presto: anche se non è particolarmente istruito sostiene di essere migliore di tanti altri ragazzi che vengono intervistati nel programma che, se anche hanno avuto migliori opportunità dal punto di vista professionale, spesso non hanno ricevuto l’amore e le cure che ha ogni ragazzino dell’East End.
Il mondo, dice, è una grande corsa di topi e bisogna schiacciare chi
hai accanto per arrivare primo: i cani, i prezzi, le ragazze, le strade, le piazze, i suoi genitori e l’amore sono tutto ciò che gli serve per sentirsi realizzato.
Ama molto la sua famiglia e il suo quartiere, ha radici sono ben salde, faticherebbe ad estirparle. Non ha a che fare in alcun modo con la delinquenza locale, anche se riconosce che sia difficile non entrare in contatto con alcuni personaggi scomodi.

Il primo taxi.

A 21 anni è un Knowledge boy e si esercita per prendere la licenza girando per le strade di Londra con uno scooter.
Gli aspiranti taxisti devono avere un buon carattere ed essere esenti da problemi legali anche lievi, passare un esame scritto e identificare — senza consultare una mappa — il più veloce tragitto tra due punti del centro di Londra scelti dagli esaminatori, citando il nome delle strade, degli incontri, delle rotatorie attraversate e tutto ciò che si trova lungo il percorso.
A 28 anni porta Apted a fare un giro sul suo black cab e parla del suo lavoro con entusiasmo: ama la vita all’aria aperta, l’indipendenza, l’incontro con i personaggi più o meno famosi che salgono a bordo ognuno con le proprie piccole manie.
In un pub conosce Debbie, lei serve al bancone. Si sposano e diventano genitori di tre bambini, Nick, Jodie e Perry.
Grazie al suo lavoro Tony ha la possibilità di dare ai figli quello che non ha avuto: bei vestiti, vacanze, una vita con tutti i comfort.
É iscritto a due circoli di golf, gioca con proprietari di pub e taxisti in orari diversi dai frequentatori assidui, che non amano circondarsi di persone poco raffinate come loro.
Altro elemento di soddisfazione per lui è la partecipazione come comparsa in serie tv e film, come Winston Churchill: the wilderness years, The Bill e EastEnders; non sono sogni di gloria, ma ama mettersi alla prova.

A 35 anni insegna ai figli a cavalcare, è un padre modello, cerca di dare il massimo, ma come marito ha avuto dei momenti di debolezza, delle avventure che hanno compromesso il rapporto con Debbie.
É un momento difficile per Tony, ha perso i suoi genitori a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro: dentro alla bara del padre ha messo tre carte, un dado, la ricevuta di una scommessa e una penna.
Ricorda con commozione quando la madre gli dava un penny per comprarle le sigarette: lui andava al negozio, lei gettava dal terrazzo un bigodino attaccato a un filo, lui legava le sigarette e scappava a scuola.
Sua madre, che beveva in un pub, cantava e ballava lasciando il mondo alle sue spalle, gli ha insegnato a sorridere nonostante le avversità.
Per il bene dei bambini la coppia prova a superare questi ostacoli; Debbie prende la licenza per guidare il taxi, Tony apre un pub in società con il cognato ma dopo un anno decide di chiuderlo.

“Non tutti i sogni possono avverarsi… pazienza!”

Nel 1993 Tony e Debbie si trasferiscono a Woodford nell’Essex. Comprano una casa, ristrutturandola praticamente da zero e spendendo forse più di quello che si aspettavano e sono costretti a lavorare di più, Debbie di giorno, Tony di notte.
L’East End sta cambiando faccia, tra ristoranti alla moda che hanno rimpiazzato i fish & chips, grandi loft ristrutturati per ospitare atelier, fabbriche riconvertite e agenti immobiliari in agguato.
Nel 2002 Tony accende una seconda ipoteca sull’abitazione di Londra e costruisce una casa per le vacanze in Spagna, ben arredata, con una grande piscina: l’hanno chiamata “Nellie Rose”, dai nomi delle loro madri.
Nick è un lucidatore di mobili, un bravo ragazzo, educato, molto rispettoso, un gran lavoratore; Perry fa la postina, si sveglia alle 4 del mattino, è un lavoro che adora ed ha un ragazzo molto apprezzato da Tony per essere il “classico” EastEnder robusto, genuino e amante del football; Jodie ha lasciato la scuola dopo aver ripetuto diversi anni alle medie, si appoggia ancora molto ai genitori, il suo primo amore è stato molto turbolento, è una ragazza madre.
Hanno tre nipoti: Tony, Harry e Pru.

Tony ha fatto tutto da solo, con una determinazione invidiabile: è stato
fantino, attore, taxista, proprietario di un pub, scommettitore, figlio, marito, padre, nonno, sempre in movimento, sempre alla ricerca di nuovi stimoli, miglioramenti e conferme.

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Giada Farrah Fowler
UP SERIES

Opinion leader, socia Aci, trascrittrice braille, testimone oculare, insegnante di cockney. Un'infanzia tormentata e un'adolescenza anche più dolorosa.