Jackie, Lynn & Susan, 42UP.

Jacqueline Basset, Lyndsay Johnson, Susan Davis

Giada Farrah Fowler
UP SERIES
Published in
6 min readMar 26, 2015

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Jackie, Lynn e Susan dopo le elementari si separarono. A 14 anni Lynn frequentava la scuola secondaria (grammar school), mentre Jackie e Susan scelsero la polivalente (comprehensive school).

Jacqueline

Jackie si sposa a 19 anni, suo marito Mick è un pittore, lei lavora in una compagnia assicurativa nella City. A 21 anni si trasferisce in una nuova abitazione e decide di non avere figli, ammette di essere troppo egoista ed indipendente e non crede che le mancherà qualcosa: pensare ai figli come una proiezione nel futuro, come una realizzazione è un modo di vedere le cose a suo avviso molto riduttivo.
Ha scelto la scuola polivalente per pigrizia, trovava che la secondaria fosse eccessivamente elitaria per i membri della working class dell’East End londinese.
Non prova astio per una società che offre più opportunità a chi nasce da una certa famiglia: provenire da un ambiente agiato può rendere la vita più semplice dal punto di vista professionale, ma non ci sono certezze sulla vita sentimentale, sulle amicizie, sulla salute, ed il programma a suo modo di vedere ne é una dimostrazione.
Si sposa, ma il divorzio non tarda a venire e diversi anni dopo ha una breve e intensa relazione da cui nasce Charlie; la famiglia le sta molto vicina e lei riflette a lungo sul da farsi.
Prende un anno di aspettativa retribuita, dopo di che torna a lavoro ma spesso ha paura di non arrivare a fine mese.
A sua madre è stato diagnosticato un cancro, si è sottoposta alla chemioterapia e alla radioterapia ed è stato terribile vederla soffrire.
Charlie ha trasformato la sua vita e l’ha resa felice come non avrebbe mai pensato di essere.
Più tardi incontra Ian ed ha con lui altri due figli: James assomiglia più a lei,
è sfacciato, sicuro di sé, Charlie è il più calmo, il più maturo, Lee è sfrontato e testardo. Abitano a Newmains, la città natale di Ian, a 40 minuti di auto da Glasgow e 15 da Motherwell. Si sono trasferiti qui quando Charlie aveva 5 anni e stava per cominciare la scuola.
I ragazzi qui hanno molta più libertà, la vita di paese dà loro la possibilità di crescere lontano dai pericoli della città: è com’era l’East End negli anni ‘70, si lasciavano le porte aperte ed i vicini si proteggevano ed aiutavano a
vicenda.
Pensa che i suoi genitori abbiano fatto l’errore di lasciarla troppo libera nelle proprie scelte e reputa necessario indirizzare meglio i suoi figli, per non precludere loro nessuna possibilità.
Poco dopo il trasferimento però Ian e Jackie si separano e lei trova una sistemazione provvisoria a un paio di miglia di distanza: i familiari e gli amici la aiutano ad arredare casa, l’ex suocera continua ad essere molto presente sia dal punto di vista economico che affettivo.
Le hanno diagnosticato l’artrite reumatoide e ha dovuto smettere di lavorare, vivendo con il solo sussidio di invalidità: è depressa per la sua malattia ma non lo sarà mai per la sua vita, ha tre figli meravigliosi e una famiglia affettuosa.
Charlie vuole lavorare, lasciare la scuola e diventare apprendista presso un’officina meccanica, James è un maniaco di computer. Lei riconosce di non poterli aiutare negli studi, vorrebbe poter tornare indietro per istruirsi adeguatamente, ma è convinta di essere diventata una persona molto migliore rispetto a quanto tutti, Apted compreso, avrebbero pensato.

Lyndsay

A sette anni voleva lavorare da Woolworths, a quattordici anni non è mai stata all’estero e sa che un giorno voterà per i laburisti.
Terminata la grammar school, Lyndsay fa la bibliotecaria in un camper mobile e si sposa con Russ. Il marito lavora alle poste ed hanno due figlie, Sarah e Emma.
Non si deprime mai per problemi economici e giudica la sua appartenenza alla working class come un vantaggio che l’ha portata ad essere più libera di scegliere, senza essere condizionata dalla famiglia: la strada di Andrew, Charles, John e Suzy era segnata fin dalla loro nascita ed era piena di aspettative da non tradire, al contrario della sua, che era un libro bianco ancora da scrivere.
Si trasferisce nel Kent e fa parte del consiglio dirigenziale di due scuole: gli ultimi dieci anni di governo — dice nel 1977 — hanno portato il Paese a una profonda regressione e molti servizi pubblici sono stati soppressi.
In seguito ai tagli all’istruzione la biblioteca mobile di Tower Hamlets non esiste più e Lynn va a lavorare al Bethnal Green, occupandosi della sezione di libri per l’infanzia e diventando presidente del dipartimento delle scuole di Hamlets.
A 35 anni ha già perso entrambi i genitori ed anche lei ha problemi di salute: a seguito di alcune amnesie ha deciso di fare degli accertamenti e le hanno riscontrato una malformazione alle vene cerebrali, difficile da eliminare per la pericolosità dell’operazione che potrebbe ledere il nervo ottico, in più ha una sindrome collaterale del tunnel carpale. Tuttavia non perde mai il proprio ottimismo.
La relazione con Russ è tranquilla e soddisfacente, le bambine crescono bene, Emma si è diplomata con il massimo dei voti, ma entrambe decideranno di non proseguire con l’Università. Non è stata una delusione, è stata una loro scelta, non si sentivano portate per il mondo accademico e Lynn non ha potuto far altro che accettarlo, consigliandole ed aiutandole.
A 49 anni è già nonna, Emma è diventata madre di Connor a 19 anni, la stessa età di sua madre quando è nata la sua primogenita, Sarah.
La vediamo lavorare alla Benthal Library con dei ragazzi disabili: negli ultimi anni ha speso tutte le sue energie per mantenere i servizi per l’infanzia, ma adesso è certa di perdere il lavoro, per il famigerato taglio dei costi. Ne parla con amarezza, è stata un’esperienza incredibilmente importante per lei e vederla sparire così, anteponendo le ragioni economiche, la fa sentire impotente.

Susan

Delle tre ragazze Sue è quella che, già da adolescente, ha viaggiato di più; dopo la scuola polivalente lavorerà proprio per un’agenzia viaggi.
A 24 anni si sposa con Billy, un tecnico del gas: i due vivono in un condominio nell’East End. Hanno due figli, William e Katherine. Quando la piccola aveva un anno il matrimonio non funzionava più e la separazione è stata per entrambi la decisione più ovvia da prendere.
Quando i bambini vanno a scuola ricomincia a lavorare part-time in una società edile e vive con il detestato sussidio sociale.
Ammette di non aver avuto grandi possibilità e di aver abbandonato presto i suoi sogni nel cassetto: voleva cantare, andare a scuola di recitazione, ma non aveva i soldi per farlo. Purtroppo non ha desiderato niente così tanto da lottare davvero per averlo: vorrebbe che i suoi figli amassero talmente qualcosa da essere disposti a rischiare per ottenerla.
William sembra molto sicuro di sé, parla poco, è riflessivo ed intelligente, avrebbe tutte le carte in regola per andare all’Università. Katherine vuole fare la parrucchiera, ama divertirsi, le assomiglia molto.
Ora è sola, non sa cosa le riserva il futuro e sa che deve cominciare tutto da capo: intanto lavora come amministrativa alla Queen Mary University di Londra.
Intorno ai 40 anni comincia a frequentare Glen, un amico di vecchia data. Comprano casa insieme, è un periodo molto felice per Sue; lui sarebbe stato un ottimo padre ma i due decidono di non avere figli, vista l’età. Quando andranno in pensione, il loro sogno è quello di vivere nel Devon in una piccola casa in riva al mare.

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Giada Farrah Fowler
UP SERIES

Opinion leader, socia Aci, trascrittrice braille, testimone oculare, insegnante di cockney. Un'infanzia tormentata e un'adolescenza anche più dolorosa.