Today — The end?

è proprio tutto finito o sono solo sfinito?

salvo fedele
Chi più sa… meno crede
7 min readNov 16, 2013

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Ieri salta il sistema di allarme dell’ambulatorio.
Serve l ‘elettricista.
OK. Si presenta questa mattina e sistema tutto ma occorre rifare la certificazione e adesso per legge serve anche una lampada di emergenza in ogni ambulatorio oltre che nella sala di attesa.
Sono appena le 9 del mattino e sono già stanco.

Ore 9,30 salta il telefono. La compagnia telefonica questa notte (1.30) mi ha mandato un SMS per dirmi che per via della fibra oggi faranno qualche lavoretto e quindi potrebbe succedere… quel che è successo.
(Uomo avvisato…)

Alle 10,30 mi ricordo che in caso di guasto la “mia” compagnia telefonica offre la possibilità di deviare la linea su un telefonino.

La procedura prevede l’inserimento sul web del numero che si vuole utilizzare e poi una telefonata di conferma, ma impiego un’ora per ritrovare questa sequenza.

E poi… non c’è internet.

Configuro il telefonino per prendere la linea internet.
Il telefonino è nuovo nuovo: quindi la procedura è diversa dalla solita…

Da lì a poco però tutto si risolve grazie a una telefonata in cui io spiego all’operatore il “servizio che offrono” in caso di guasto.
Bene. Tutto bene.
Ovviamente per parlare con l’operatore bisogna essere un esperto di menù vocali. Opzione 1, opzione 2… opzione 9.

Ops! Non c’è l’opzione per parlare con l’operatore? Sì ovviamente c’è: devi solo ascoltare 12 volte per capire che c’è l’opizone 8 “navigare oltre”. E poi all’opzione 7 “parlare con l’operatore”.
Facile e ingegnoso. Perché facilitare il “contatto” con l’operatore non è certo l’obiettivo dei menu vocali. Bene.

Intanto arrivano famiglie e bambini e meno male che siamo in due. Ho pensato anche per questo ai miei amici che lavorano in solitario e alla disgrazia di essere soli a gestire un ambulatorio medico, almeno…quando capitano giornate come questa.

OK. Ci sono le visite da fare ma, grazie alla deviazione attiva, arriva una telefonata in cui mi avvisano che questa sera è il mio turno per “de-materializzarmi”.

Allora? Debbo solo preparare in fretta i computer per l’aggiornamento al nuovo software che introdurrà la “ricetta dematerializzata”.
La procedura per il resto sarà semplice, semplice.

Ovviamente quel che si racconta in due righe di un post è solo un lunghissima sequenza di tempo trascorsa tra una canzoncina e l’altra (più qualche inevitabile messaggio pubblicitario) in attesa dell’operatore giusto.

Mi chiedo se qualcuno ha mai studiato l’ira che ci assale quando un messaggio pubblicitario è considerato insopportabile dalla nostra mente e le modalità con cui si fissa nei circuiti della memoria.
Sì lo hanno studiato.

L’appuntamento è finalmente definito: alle 18 mi de-materializzerò.

Per fortuna c’è il lavoro quotidiano per riposarmi un po’. L’epidemia di adenovirus è lì a darmi soddisfazione.


“La faringite non passa con l’antibiotico”
Signora, ma io non l’avevo prescritto
“Sì, ma la febbre non passava e io ho dato l’amoxicillina”
Certo, è un virus e l’antibiotico funzionerebbe solo se la malattia… si fosse estinta da sola. E quando pronuncio la parola “estinto”, chissà perché penso ala de-materializzazione imminente
“Ma io visto che non passava con l’amoxicillina, l’altra notte sono andata al PS e lì hanno cambiato l’antibiotico. Ma con l’amoxi+clavulanico ha lo stesso la febbre alta.”
Signora guardiamo assieme che significa avere una faringite da adenovirus…

per favore colleghi medici potete dare un’occhiata attenta a questo grafico?

Ieri, per il mio compleanno avevo scritto agli amici: “giornata tranquilla, appuntamenti regolari, tutto funziona alla perfezione. Sapranno tutti che sono più vecchio?”
Oggi solo per un giorno di più tutto sta crollando davanti ai miei occhi?

Un raro momento di relax davanti ai miei occhi. L’inferno non è dietro quella porta verde ma nella mia mente.

Dietro di me (per questo voi non lo vedete nella foto) c’è il primo computer che si sta faticosamente “aggiornando” sfruttando tutta la “potenza di banda” offerta dalla “mia” compagnia mobile: i primi giorni di internet sarei stato davvero felice di questa connessione tartaruga, ma oggi? Mi chiedo: in quale paese sarebbe tollerata una truffa simile se non nel nostro? Per fortuna ancora un po’ di relax.

C’è l’ipogammaglobulinemia di C. (14 mesi) davanti ai mie occhi.

Ho studiato con molta attenzione il problema. Le immunoglobuline erano basse, ma non ho più dubbi circa la benignità del decorso che ci attende nei prossimi mesi. La tipizzazione linfocitaria ha fugato gli ultimi dubbi

Come al solito la bibliografia, anche se con molta fatica, è stata di aiuto per capire e prendere una decisione.
Poteva andare così…

poteva andare così…

E invece sta andando così

e invece sta andando così

Il risultato degli Ab anti-tetano è stato di estrema sicurezza

il dosaggio degli Ab antitetano è di estrema sicurezza

Resta da prendere una decisione circa i vaccini vivi.
Subito o rimandare ancora?
Per rispondere a domande così semplice ci sono… le linee guida italiane. Sono quelle a cui dovrebbero attenersi gli operatori sanitari per prendere decisioni come queste.

Bene.

Facili da consultare non sono.
Almeno hanno posizioni chiare?
Praticamente mai.
Splamate in circa 50 pagine ci sono tutte le risposte che cerco. Con puntualità… sempre rassicuranti.

Puoi fare… Puoi fare… Puoi fare…
Solo alla fine questa insignificante tabella

i vaccini vivi sembrano sicuri, ma si raccomanda prudenza

Si raccomanda prudenza? Gentili signori ma se nelle 50 pagine precedenti avete scritto 100 volte e sempre una cosa diversa, quale sarebbe la prudenza che dovrei avere?
Come vi hanno “scelto” per scrivere in questo modo? Hanno fatto un concorso o menti illuminate come le vostre le meritiamo per diritto reale?

In compenso ormai però sono quasi pronto per de-materializzarmi

I tre computer dello studio associato sono stati trasferiti a casa per “completare” l’aggiornamento utilizzando una linea internet decente.

Tra una visita e l’altra io mi materializzo un po’ qui e un po lì

Sono arrivate le 18 fatidiche.
Sono pronto
Anzi no. Mi serve la password nuova del “portale tessera sanitaria”.
Corro in ambulatorio, la recupero in tempo e torno a casa

L’operatore è straordinariamente gentile. Ed io sono gentile con lui.

Non ci crederete ma sono di ottimo umore.
Sto già pensando di scrivere tutto ai miei figli questa sera. Due su tre sono già fuori da questo paese, il terzo, sperabilmente lo sarà presto. Sono felice per loro.

Come raccontare in poche frasi la giornata di oggi?
“Sapete ragazzi oggi mi sono dematerializzato. Il nostro paese con un grande progresso informatico ha trasformato le ricette che prescrivo ogni giorno. Ormai invece della stampa su ricettario fornito dalla zecca dello stato utilizzeremo una stampa su comune carta A4".
E aggiungerò:
La firma poi non sarà più con una penna nera, ma con una penna rossa! Sappiate… il nuovo è ormai dietro l’angolo”

l’immancabile lieto fine di ogni storia.

PS: una lettura in premio per i colleghi che hanno avuto la pazienza di arrivare fino alla fine di questo post.
Vi ricordate? C’era un tempo in cui per ogni banalità si aggiungeva ignobilmente un po’ di cortisone alla terapia di un bambino febbrile.
Quest’uso per fortuna è andato largamente a dimuniure. Ci sono delle situazioni in cui però un po’ di cortisone non dovrebbe essere negato a un bambino. Una di queste è quella che si chiama “tempesta di citochine”.
Ci sono dei marker molto semplici per identificarla: LDH e ferritina.
C’è un ottimo case report che sintetizza bene tutto questo.
Leggetelo, è molto ben scritto.
E grazie ancora per la pazienza che avete dedicato a questo piccolo… sfogo
https://www.jstage.jst.go.jp/article/tjem/209/1/209_1_69/_article

Questo articolo, scritto originariamente per i pochi amici che mi seguono su Medium, è stato ospitato su Ricerca e Pratica 2013 Vol. 29, N. 6 Novembre-Dicembre doi 10.1707/1367.15193 .

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salvo fedele
Chi più sa… meno crede

pediatra a Palermo; mi piace scrivere, ma cerco di non abusare di questo vizio per evitare di togliere tempo al… leggere (╯°□°)