Una recensione nel cassetto

salvo fedele
Comunità & Pratica
4 min readJun 16, 2013

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Ieri sera è arrivata Laura (due voli cancellati per neve: da Edimburgo a Londra e da Londra a Palermo, due voli cancellati, ma aggirati, passando da Roma con tappa finale a Palermo; una notte passata a cambiare voli, etc).

Appena arrivata a casa mi consegna l'ultimo libro di Oliver Sacks: "The mind's Eye”. Vi trascrivo a breve la prefazione in una traduzione di fantasia (chiudendo il libro e scrivendo a memoria).

Prima però vi racconto la faccia di Laura, il divertimento che provava a guardarmi mentre ero immerso nella lettura del primo racconto del libro. Aveva gli occhi sorridenti, il sorriso aperto fino alle orecchie, in realtà rideva di me in maniera del tutto irriverente. E diceva tra sé "hai visto come mi aspettavi? Dopo quattro mesi che non ci vediamo, basta passarti il libro giusto e neppure mi guardi”. E mi abbracciava con la sua espressione.

Magrissima, ragazzi (come non potete immaginare).

Era felice perché evidentemente quello era proprio il libro giusto...

Vi chiederete come facevo a vedere lei mentre leggevo?

Siete davvero ingenui... "l'occhio della mente" riesce a superare qualsiasi difficoltà, almeno riesce a superare molte delle difficoltà che incontriamo ogni giorno. Riesce a vedere, immaginare e “creare soluzioni" molto di più di quanto è razionalmente possibile immaginare. In gran parte questa capacità è depositata in qualche area del cervello che immagazzina le nostre memorie "consolidate".

Quante volte avrò visto il sorriso di Laura in situazioni analoghe? Ormai quel sorriso e tutto il processo di avvenimenti che si susseguono è del tutto noto a qualche area di me... Come potrei avere difficoltà a vedere?

Pensate ai musicisti. In Inglese si chiama “sight reading" non so tradurre, ma è la straordinaria capacità di immaginare un intero concerto nella propria mente a partire da poche battute musicali.

I musicisti con la loro straordinaria passione allenano più di qualsiasi altro artista o essere umano questa straordinaria capacità del cervello di “orientarsi, immaginare, creare" senza vedere. Noi poveri idioti chiamiamo questo "riarrangiamento musicale", come se fosse una abilità manuale secondaria... Santa ignoranza!

Anche noi in piccolo nelle nostre attività didattiche di comunità facciamo spesso qualche cosa di simile. Quante volte ci capita di leggere in “un caso" gli sviluppi del racconto che verrà dopo e quello che ci diremo? è fantastico l'occhio della mente, fantastico a cominciare dalla prefazione che recito a memoria:

Quando scrissi "l'uomo che scambiò la moglie per un cappello" nel 1985, una recensione mi colpì più di tutte, quella di un eminente accademico che scrisse molto bene del libro ma rimase sorpreso di un fatto: la mia maniera di raccontare quello straordinario caso clinico... "come se Sacks non avesse un background della malattia, come se non avesse in mente tutto di quel problema neurologico, come se Sacks non usasse quel caso semplicemente per illustrare le sue conoscenze..."

Quel che non poteva capire il mio recensore era che io non sono un accademico e che come tutti i medici pratici io semplicemente non sapevo nulla di quell'argomento troppo specialistico e trascurato (come la maggioranza degli argomenti "reali" ) dalle scuole mediche...

Quando un paziente di questo tipo si presenta a un medico pratico, quel che ha da fare è semplicemente una buona ricerca bibliografica, spesso fino alla descrizione originale. I miei casi clinici cominciano davvero con un incontro, a knock on the door: è la descrizione del paziente, della sua esperienza che stimola la mia esplorazione...

Il primo racconto del libro ha per titolo appunto "sight reading" ho trovato nel web una versione libera.

Vi raccomando di leggerlo. Nelle apparenti contraddizioni tra ciò che si vede senza vedere e quel che si può vedere solo osservando c'è tutta la libertà della nostra vita creativa. Ovvero la nostra vita.

Sight reading è qualche cosa di più di un caso clinico. Lilian è una di noi, perché soltanto “cancellando" pezzi consistenti della realtà che ci circonda possiamo continuare a vivere una vita dignitosa.

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salvo fedele
Comunità & Pratica

pediatra a Palermo; mi piace scrivere, ma cerco di non abusare di questo vizio per evitare di togliere tempo al… leggere (╯°□°)