Cartoline da… la fotografia virtuale in Italia — Parte I

Riflettori puntati sul folto sottobosco di fotografi virtuali del nostro Bel Paese.

Daniele “Alteridan” Dolce
Frequenza Critica
11 min readMar 10, 2021

--

Copertina articolo fotografia virtuale
Le immagini della copertina sono state fornite da Arvi_vp, Captain Eos, HotGamingShots e lazaro45.

Quello che state per leggere è un articolo diverso rispetto a quelli che ho avuto modo di scrivere in passato per questa rubrica. Non mi soffermerò su un singolo videogioco per analizzarne le potenzialità da un punto di vista fotografico, coadiuvando il tutto con una serie di miei scatti. No, questa volta voglio puntare i riflettori su altri videogiocatori che come me si sono avvicinati a questo ambiente e ne hanno fatto una loro passione.

L’idea di realizzare questo articolo è nata dopo essere entrato a far parte di un gruppo italiano dedicato alle arti (digitali e non) in cui è presente una nutrita cerchia di fotografi virtuali incredibilmente varia e sfaccettata. Ho dunque chiesto loro di presentarsi e di rispondere a qualche domanda, nell’intento di offrirgli una piattaforma per farsi conoscere e per far conoscere questo meraviglioso mondo a chi magari non ha mai sentito parlare di virtual photography. Voglio quindi ringraziare tutte le persone che hanno deciso di aderire a questo mio progetto, che visto l’entusiasmo e il molto materiale raccolto è stato diviso in tre parti.

Un’ultima precisazione prima di passare alla presentazione dei lavori e di ciò che hanno avuto da dire i colleghi fotografi virtuali: l’ordine in cui vado a esporre i testi e le opere non è casuale, ma non nasconde nemmeno favoritismi. Banalmente, rappresenta l’ordine di ricezione delle fotografie e delle relative risposte alle domande che ho posto.

A sinistra uno scatto di The Last of Us: Parte II. Al centro un’immagine di Ghost of Tsushima. Infine a destra una foto di Uncharted 4: Fine di un Ladro. [Foto di boltyspm.]

Le prime tre immagini presenti qui in alto sono di Elena, in arte boltyspm (che trovate con lo stesso nickname su Instagram, dove pubblica tutti i suoi lavori). La nostra Elena si definisce una fotografa virtuale per caso, sempre consapevole della modalità foto presente nei videogiochi moderni, ma mai del tutto interessata a utilizzarla.

Tutto è cambiato quando sono entrata in contatto con dei ragazzi splendidi che mi hanno fatto vedere il potenziale del mezzo e mi hanno anche aiutato tantissimo a padroneggiarlo: ci ho preso la mano e mi sono appassionata! Così, ho deciso nel Settembre 2020 di aprire il mio profilo Instagram.

Da lì in avanti l’approccio di Elena è stato volto a rappresentare tramite il suo occhio fotografico la scena, il paesaggio o i personaggi che ha intenzione di mostrare. Per esempio, nel primo scatto che ci ha fornito (quello di The Last of Us: Parte II), l’autrice aveva intenzione di mostrare Ellie e la sua compagna Dina a sella del loro cavallo, appena arrivate a Seattle.

Ho allargato l’inquadratura per mostrare quanto siano “piccole” in confronto al mondo e alla situazione in cui si trovano in quel momento particolare della storia. Curiosità: è una delle mie prime foto fatte in modo serio con la photo mode.

La seconda immagine immortala invece il protagonista di Ghost of Tsushima, Jin Sakai, mentre si gode il tramonto in sella al suo cavallo. L’intenzione di Elena è stata dunque quella di comunicare una sensazione di calma a chi osserva la foto virtuale grazie all’utilizzo dei colori caldi del sole che viene lentamente inghiottito dalla superficie del lago dinanzi a Jin. Per finire, l’ultima immagine è tratta da Uncharted 4: Fine di un Ladro. La nostra fotografa virtuale afferma di avere un debole per gli scatti che inquadrano i personaggi di spalle. Per questo ha scelto Nathan ed Elena come soggetti della foto, cercando di evidenziarne le figure mentre osservano un vasto paesaggio da esplorare e scoprire.

Ora che ha preso molta più confidenza con la virtual photography, boltyspm si sente pronta a dare libero sfogo alla sua creatività e a immortalare le opere videoludiche che ama.

Ho scoperto che mi diverte moltissimo. Non sarò una grande esperta, e magari non uso tagli particolari, ma quel che riesco a fare, per adesso, è il massimo a cui potevo aspirare.

Cyberpunk 2077 a sinistra. Hellblade: Senua’s Sacrifice al centro. God of War a destra. [Foto di OneShotTeam.]

Proseguiamo con quello che è a tutti gli effetti un vero e proprio collettivo: il OneShotTeam. Si tratta di un gruppo formato da quattro persone, con Davide che si occupa principalmente di fotografia virtuale, mentre a Giulia, Brian e Valerio spetta il compito di gestione e video making.

La passione è nata dopo che ci siamo conosciuti durante il 2020, prima giocando online e successivamente di persona. Cercando di unire varie passioni che avevamo, quali fotografia, video making e videogiochi, è nata l’idea di creare il nostro profilo Instagram per unire il tutto e condividerlo con altre persone sulla piattaforma.

Ogni membro di questo affiatatissimo poker di fotografi virtuali ha naturalmente uno stile diverso, con Davide che si è concentrato di più su ritratti e paesaggi giocando con i colori e il bianco e nero, dando un taglio cinematografico alle immagini grazie all’uso delle bande nere; Valerio ha invece preferito dedicarsi al montaggio di video raccontando ciò che succedeva nelle sessioni di gioco del gruppo, puntando a uno stile da telecronaca. Brian, anch’egli video maker, ha invece uno stile più frenetico e d’impatto che si ispira agli AMV che tanto amava da ragazzino. Per finire, Giulia svolge un po’ il ruolo di mente del gruppo, fornendo consigli agli altri e gestendo vari aspetti social.

La prima immagine a sinistra proviene da The Last of Us: Parte II, mentre la seconda al centro è tratta da Horizon Zero Dawn. Infine a destra uno scatto da Cyberpunk 2077. [Foto di Tirasgauntlet.]

Il terzo di cui parliamo oggi è Salvatore, conosciuto nell’ambiente con il nickname di Tiras. Un giovane ventitreenne che ha sempre avuto la passione di immortalare i suoi videogiochi preferiti, ma che soltanto l’anno scorso ha deciso di condividere il suo amore per la fotografia virtuale aprendo un profilo Instagram dedicato dal nome Tirasgauntlet.

Attratto dalla volontà di raccontare qualcosa con ogni suo scatto, Salvatore ha deciso di portare alla nostra attenzione tre foto molto diverse tra loro. Nella prima, tratta da The Last of Us: Parte II, ha voluto immortalare una Ellie ormai circondata dall’oscurità mentre cerca disperatamente una nuova luce. Nello scatto di Horizon Zero Dawn, invece, il soggetto è la protagonista Aloy, impegnata a combattere una macchina micidiale. Tiras spiega di aver voluto catturare sulla pellicola virtuale il coraggio di questa giovane ragazza che non si fa intimorire da niente e da nessuno, nemmeno da un colosso meccanico pronto a farla a brandelli. Per finire, Salvatore ci propone un ritratto di Judy Alvarez da Cyberpunk 2077.

Amo fare ritratti e soffermarmi sui protagonisti, sulle loro espressioni e sui loro movimenti.

Da quando ha iniziato a essere attivo nell’ambiente della fotografia virtuale, Tiras spiega di aver trovato una community molto affiatata formata da tanti artisti di talento.

Molti tra questi sono italiani e con loro ho instaurato un bel rapporto! Molti dei miei progressi li devo a loro!

Salvatore ha infine voluto spendere qualche parola sul futuro della fotografia virtuale, affermando di ritenere tale pratica una vera e propria forma d’arte, e che fortunatamente sempre più sviluppatori si stanno accorgendo delle potenzialità di questa attività inserendo appositi strumenti nei loro videogiochi, nonché contribuendo ad ampliare e migliorare gli strumenti attualmente a disposizione.

Da sinistra verso destra: “Solitudine” (Death Stranding), “Speranza” (Horizon Zero Dawn), “Apparente felicità” (The Last of Us: Parte II). [Foto di Rachel Casper.]

Proseguiamo questo viaggio nella community nostrana con Giuliana, su Intagram Rachel Casper (ma è molto attiva anche su Twitter). Anch’ella relativamente nuova nell’ambiente, avendo iniziato a scattare istantanee in maniera costante dalla scorsa estate.

Iniziato come un gioco, adesso non riuscirei a immaginare un momento in cui la fotografia non faccia più parte delle mie sessioni di gaming. È diventata una passione, un modo per raccontare le mie emozioni.

Giuliana afferma che in ogni sua fotografia prova a incanalare ciò che il videogioco di turno le trasmette, anche se non pensa di avere uno stile fotografico particolare. Nonostante una marcata predilezione per la grana e per il bianco e nero, Giuliana cerca di adattarsi di volta in volta al titolo che ha tra le mani, provando a infondere negli scatti le sensazioni provate in un dato momento.

È il caso della prima immagine che ci sottopone quest’oggi. Intitolata “Solitudine”, la fotografia proveniente da Death Stranding tenta di evidenziare il contrasto che viene a formarsi in un videogioco che cerca di far sentire il giocatore parte di una comunità, e i tanti momenti in cui il protagonista si ritrova da solo all’interno mondo di gioco. Il contrasto tra diverse emozioni è anche il soggetto del secondo scatto, “Speranza” tratto da Horizon Zero Dawn.

Ho sempre adorato la zona con i resti dell’antica civiltà, è una delle mie preferite. Amo come la natura cresca dove prima non lo faceva. Mi dà un senso di speranza, speranza che del buono possa sempre nascere dal vecchio.

Chiudiamo questa presentazione con un’immagine proveniente da The Last of Us: Parte II intitolata “Apparente felicità”. Qui Giuliana ha voluto immortalare lo stato d’animo di una Ellie conscia che i momenti felici in un mondo post-apocalittico non durano a lungo.

A sinistra un’immagine di Uncharted 4: Fine di un Ladro. Al centro uno scatto di Ghost of Tsushima. Infine a destra una foto di The Last of Us: Parte II. [Foto di HotGamingShots.]

I tre scatti presenti qui in alto sono di Mary, ventottenne bolognese che si rifugia nei mondi virtuali da quando ha memoria. È presente su Instagram con lo pseudonimo HotGamingShots.

Mary afferma di essere inconsciamente una fotografa virtuale da sempre, difatti ha sempre cercato di immortalare i suoi momenti preferiti, anche quando le modalità foto non esistevano ancora. Si è poi trasformata in vera e propria passione quando gli strumenti le hanno permesso di andare a cercare l’angolazione, la posa, l’espressione di un personaggio e la luce giusta.

Se mi viene l’idea per uno scatto o la voglia di fotografare un personaggio, posso passare ore, magari con un po’ di musica in sottofondo, a esplorare scenari e capitoli già giocati, sperando di cogliere qualcosa di nuovo e stupendomi nel trovare dettagli che non avrei notato altrimenti.

La nostra amante delle lasagne dice di avere una libreria formata da qualche migliaio di fotografie, tuttavia quelle che pubblica sono solamente una piccolissima frazione del totale, per le quali utilizza spesso una tecnica di editing “a specchio”, diventata ormai il suo tratto distintivo.

Ho cominciato con dei collage, ma recentemente ho trovato un mio stile nelle foto specchiate, mi sorprendo nel vederle creare nuove forme o narrare qualcosa di più intenso della singola foto, o almeno questo è quello che cerco di comunicare.

Mary spende spesso molto tempo nella post-produzione delle sue fotografie, come accaduto per l’immagine tratta da Uncharted 4. Qui ha dovuto ricostruire l’orecchio di Elena Fisher dal momento che un glitch lo rovinava facendolo compenetrare con i capelli. In più l’immagine originale era rovinata da alcuni difetti di luce, poi rimossi durante la fase di editing. Per quanto riguarda la seconda foto, quella di Ghost of Tsushima, l’ombra naturale sul volto del protagonista le ha permesso di spezzarne il viso e creare una sorta di effetto maschera. Infine, la foto di The Last of Us: Parte II è quella che ha richiesto meno editing, nel tentativo di mantenere il rossore naturale sulle guance di Ellie e trasmettere la serenità data da una leggera brezza sul viso.

“New York’s only Spider-Man” tratto da Marvel’s Spider-Man: Miles Morales a sinistra. “Lost Soul” da Ghost of Tsushima al centro. “Head on” da God of War a destra. [Foto di VP Sharing Panda.]

L’escursione nell’ecosistema italiano della virtual photography continua con Francesco Favero, classe 1993, conosciuto sui social con il nickname VP Sharing Panda. Francesco si avvicina alla fotografia virtuale circa due anni fa provando (e secondo il modesto avviso di chi scrive riuscendoci) a portare la sua passione per i videogiochi a un livello superiore, tentando di esaltarne tutto il loro potenziale artistico.

Nei miei scatti prediligo l’orientamento verticale, per stupire l’occhio di chi guarda attraverso una prospettiva diversa, dal momento che nella quasi totalità dei casi fruiamo i videogiochi nel formato orizzontale, il tutto corredato da una post-produzione minima che va ad aggiustare per lo più i livelli di esposizione e di contrasto.

I tre scatti che ci propone, pur provenendo da esclusive PlayStation, sono molto diversi tra loro. La immagine prima richiama le vicende iniziali di Marvel’s Spider-Man: Miles Morales. Qui il protagonista — che per ragioni narrative si ritrova a essere l’unico Uomo Ragno in città — viene immortalato mentre si lascia cadere a testa in giù tra le strade completamente deserte, portando a un certo senso di disorientamento. La seconda foto è invece tratta da Ghost of Tsushima e vede il protagonista completare la trasformazione da samurai a spettro, abbandonando la via dell’onore in favore di quella dell’assassinio. Per finire, l’ultima fotografia raffigura uno dei combattimenti più entusiasmanti di God of War: Kratos si trova ad affrontare Hraezlyr, un potente drago che vive nel cuore della montagna.

L’attività di Francesco nella community di fotografia virtuale punta a far riconoscere questa sua (e nostra) passione al pari di una vera e propria forma d’arte. Chissà, magari un giorno i suoi lavori verranno esposti in qualche mostra.

Tutte e tre le fotografie sono state catturate in Cyberpunk 2077. [Foto di lazaro45.]

Chiudiamo questa prima parte della trilogia di articoli dedicati alla fotografia virtuale in Italia con Umberto, un ventinovenne attivo sia su Instagram con lo pseudonimo di lazaro45 che su Twitter.

Videogiocatore di vecchia data, da quando trascorreva i pomeriggi su Tekken a casa degli amici delle elementari, Umberto si è avvicinato alla virtual photography soltanto di recente, quando dal mondo console si è trasferito su PC.

Rigiocando The Witcher 3 mi sono appassionato al mondo delle mod, le quali hanno aperto nuovi modi per personalizzare l’esperienza di gioco e renderla in un certo senso unica, il che mi ha spinto a scattare i primi screenshots.

Anche Umberto non ha un vero e proprio stile fotografico personale, ma invece gli preme immortalare situazioni atmosferiche abbastanza forti giocando con luci, ombre e colori. È il caso della prima immagine che ci propone. Nata in maniera abbastanza casuale, l’autore ha voluto destreggiarsi con la combinazione di luce blu e arancione che si riflette sull’asfalto bagnato. Il grattacielo che incombe dall’alto, invece, trasmette il senso d’oppressione che si proverebbe in un futuro distopico come quello di Cyberpunk 2077.

Proprio mentre cambiavo inquadratura poi è passata quella ragazza che quasi si trascinava con aria sconfitta, la fortuna del principiante.

La seconda foto, anch’essa tratta dal gioco di ruolo di CD Projekt RED, raffigura il distretto di Santo Domingo, un’area che al nostro Umberto piace particolarmente per il contrasto che viene a crearsi tra le piccole proprietà periferiche e gli enormi edifici moderni che si stagliano in lontananza. Un contrasto evidenziato ulteriormente dalle innumerevoli palme piantate nel cemento. Il terzo e ultimo scatto gioca su un altro contrasto, quello tra la luce calda arancione dei lampioni e il colore del cielo notturno, verde a causa dell’inquinamento luminoso di Night City, un contrasto amplificato ulteriormente dalla presenza della silhouette dell’automobile in primo piano.

E con questi scatti da Cyberpunk 2077 si conclude la prima parte dello speciale dedicato alla virtual photography. Vi do quindi appuntamento alla prossima settimana per dare un’occhiata ad altri sette talentuosi membri di questa straordinaria community.

--

--

Daniele “Alteridan” Dolce
Frequenza Critica

Mi piace scrivere di ciò che mi passa per la testa. Prevalentemente di videogiochi, film e serie TV.