Cartoline da… la fotografia virtuale in Italia — Parte III

Ultima tappa del nostro viaggio nella poliedrica community nostrana dedicata alla virtual photography.

Daniele “Alteridan” Dolce
Frequenza Critica
11 min readMar 24, 2021

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Immagine di copertina collage
Le immagini della copertina sono state fornite da Captain Eos, HotGamingShots, tirasgauntlet, virtualnina e dal sottoscritto.

Dunque ci siamo: siamo arrivati al terzo e ultimo appuntamento con questo speciale viaggio per conoscere ben ventuno talentuosi fotografi virtuali italiani. Con i loro scatti, questi autori esprimono tutta la loro sensibilità artistica e contribuiscono a far crescere la scena della virtual photography. Naturalmente, nel caso non l’abbiate ancora fatto, vi invito a recuperare sia la prima che la seconda parte della rubrica, così da avere l’opportunità di scoprire altre due serie da sette artisti di indubbio talento.

Prima di iniziare, però, è d’obbligo l’ormai consueta precisazione sull’ordine delle biografie che state per leggere. Questo rispecchia l’ordine di ricezione del materiale che ho richiesto per far parte di questa e delle due carrellate precedenti.

Tutte e tre le immagini proposte provengono da Cyberpunk 2077. [Foto di elverethh.]

Partiamo subito a bomba con Lucia, presente sia su Instagram che su Twitter con lo pseudonimo di elverethh. La nostra Lucia ha iniziato a scattare screenshot da quando, all’età di quattordici anni, ha cominciato a videogiocare online. Ora che di anni ne ha il doppio, la mole di immagini catturate in-game ha raggiunto livelli indescrivibili dal momento che in questo arco temporale non ha mai smesso di fare screenshot.

Ho sempre amato immortalare sia momenti di conversazione/gruppo che obiettivi raggiunti in gioco, ma ritagliavo anche un po’ di spazio per scattare foto più cinematografiche, se così si può dire.

Eppure, nonostante sia di fatto sempre stata una fotografa virtuale, solo da poco si è avvicinata alla community e non ha saputo resistere al richiamo di questa nuova forma di espressione artistica. Nel corso della sua — seppur breve — attività di virtual photographer, Lucia afferma essere cresciuta molto grazie alla community che vi gravita attorno, imparando a sfruttare gli strumenti del mestiere e i studiando i lavori di chi è riuscito a fare della sua passione un vero e proprio lavoro.

Ora elverethh si è riavvicinata ai videogiochi single player grazie a Cyberpunk 2077 (di cui ci propone ben tre scatti), e grazie al gioco di ruolo targato CD Projekt RED sta cercando di migliorarsi provando a superare i suoi limiti.

Spero che in futuro possa costruirsi una community italiana forte, visto che abbiamo bisogno di riferimenti in questo paese che dal punto di vista dal gaming è ancora indietro anni luce.

A sinistra uno scatto tratto da Horizon Zero Dawn. Al centro un’immagine di Ghost of Tsushima. A destra Red Dead Redemption 2. [Foto di arvi_vp.]

La seconda fotografa virtuale che vado a introdurre è Arianna, giovanissima ventenne veneta proprietaria dell’account Instagram arvi_vp. Studiosa di arte digitale e appassionata da sempre di videogiochi, Arianna sogna di diventare una concept artist nell’industria videoludica.

Per me videogiocare significa soprattutto comprendere il valore di cose che a volte diamo per scontate, come un sorriso, il suono della pioggia o il fruscio dell’erba accarezzata dal vento, comprendere le persone e me stessa, ma soprattutto capire che la realtà non è tutta in bianco e nero.

La nostra giovanissima fotografa virtuale ha scoperto questa nuova forma d’arte grazie a Horizon Zero Dawn, quando ha iniziato a immortalare i canyon sabbiosi e le vette innevate del titolo di Guerrilla Games. Successivamente ha applicato quanto appreso nell’action RPG olandese in altri titoli quali Ghost of Tsushima, Red Dead Redemption 2 e gli Assassin’s Creed prediligendo i paesaggi suggestivi e mozzafiato.

I protagonisti indiscussi dei miei scatti sono i colori: adoro sperimentarne varie combinazioni e intensità per creare un’atmosfera adatta al soggetto rappresentato. Attraverso di essi, infatti, cerco di riprodurre la sensazione che ho provato nel momento in cui ho catturato quell’immagine.

E sono proprio tre scatti atmosferici quelli che ci propone Arianna. Il primo, tratto da Horizon Zero Dawn, punta a trasmettere l’intrinseco rischio che deriva dall’esplorare un luogo pericoloso come una caverna ghiacciata, ma anche la bellezza che il contrasto di colori genera nell’immagine. Per quanto riguarda la seconda immagine, quella scattata in Ghost of Tsushima, l’autrice spiega di aver immortalato il momento in cui si era appena placata una tempesta, dopo aver eliminato una pattuglia di assalitori mongoli. I colori tendenti al rosso del tramonto indicano sì la quiete dopo la tempesta, ma anche il sangue versato nel conflitto. Infine, la terza e ultima fotografia è dedicata al protagonista di Red Dead Redemption 2.

Arthur Morgan, fuorilegge spietato e misterioso che non si fa problemi a eliminare chi osa mettere in pericolo i suoi compagni, ma che dietro tutta quella spietatezza nasconde un cuore enorme. Insomma, un personaggio che desidererei chiamare amico, e che solo a volte rammento non essere reale.

Come molti degli autori che abbiamo avuto modo di ospitare su queste pagine, anche Arianna spera che in futuro la fotografia virtuale venga riconosciuta come una forma d’arte a tutti gli effetti, al pari di altri campi artistici quali la pittura, il cinema o la fotografia tradizionale.

Tutte le immagini provengono da Uncharted 4: Fine di un Ladro. [Foto di ersimo42.]

Una presentazione abbastanza breve quella dell’appena diciottenne Simone, in arte ersimo42. Anch’egli avido videogiocatore da molti anni, si è avvicinato al vastissimo universo della virtual photography solamente di recente, quando ha scoperto la modalità foto di The Last of Us: Parte II.

Mi piace osservare questi incredibili mondi virtuali e in particolare la cura che viene data ai personaggi di gioco (le espressioni facciali, le animazioni, ecc).

Dopo l’ultima fatica di Naughty Dog, Simone ad applicare la sua neonata passione per la fotografia virtuale in altri titoli, tra cui Marvel’s Spider-Man e la serie degli Uncharted. E proprio quarto capitolo della saga di Nathan Drake che provengono gli scatti che ci propone quest’oggi. Naturalmente se volete vedere altre sue opere non dimenticate di dare uno sguardo al suo account Instagram.

A sinistra uno scatto di God of War. Al centro e a destra Assassin’s Creed Valhalla. [Foto di virtualshotsps4.]

Il nostro viaggio nella community prosegue con la ventiseienne Claudia, autrice che su Instagram è proprietaria del profilo virtualshotsps4. Quando le ho chiesto come è nata questa sua passione per la fotografia virtuale, Claudia ha risposto che il tutto è partito un po’ per caso, sul finire della scorsa estate. Sebbene abbia sempre scattato screenshot, più che altro per sé stessa, dall’apertura del profilo social ha iniziato a condividere le sue opere.

L’intenzione era quella di mostrare la bellezza dei mondi e dei personaggi virtuali attraverso i giochi che amo di più.

Nonostante sia relativamente nuova sulla scena e sia ancora alla ricerca di uno stile che possa definire del tutto suo, Claudia conferma che da quando fa parte di questa community si imbatte quotidianamente in decine di scatti meravigliosi e curati in ogni minimo dettaglio. Ciò è fonte di grande ispirazione, tanto che i lavori degli altri artisti la spingono costantemente a sperimentare.

Spero che la fotografia virtuale si possa muovere sempre di più in questa direzione ed essere apprezzata anche da chi è meno addentrato nel mondo dei videogiochi.

La prima immagine a sinistra è tratta da God of War. Quella al centro da The Last of Us: Parte II. L’ultima a destra da Uncharted 4: Fine di un Ladro. [Foto di FirstPersonShot.]

Mentre ci avviciniamo sempre più alla conclusione, la prossima tappa di questo percorso ci porta a scoprire FirstPersonShot, possessore di ben due account Instagram (di cui uno dedicato interamente alla fotografia in bianco e nero). Amante sia dei videogiochi che della fotografia, il buon FPS ha deciso di fondere queste due passioni durante un periodo molto difficile di tutte le nostre vite: la prima fase della terribile pandemia che ci tiene sotto scacco da oltre un anno.

Ho iniziato con la virtual photography durante il primo lockdown come momento di svago e sfogo per non poter andare in giro a scattare foto. Amo la fotografia in generale e adoro guardare film e apprezzarne la regia (in un’altra vita mi piacerebbe fare il regista). Adoro anche i videogame e grazie alla VP sono riuscito a legare le due cose.

FPS ci spiega che il suo approccio alla fotografia virtuale è volto alla ricerca di nuove prospettive, al capovolgimento registico del punto di vista di chi quei videogiochi li ha creati. Pur senza avere delle regole ferree su cui basare la creazione delle sue opere, tramite i suoi scatti cerca sempre di agire d’istinto e farsi coinvolgere dalla situazione che sta cercando di immortalare.

Per illustrarci concretamente questo suo approccio, FPS ci propone tre scatti molto diversi tra loro. Il primo è un ritratto di Kratos, protagonista indiscusso di God of War: qui l’autore ha voluto fissare l’obiettivo virtuale sul volto del soggetto per esaltare il maniacale lavoro degli sviluppatori nella modellazione del viso. Una cura per il dettaglio che lo stesso fotografo condivide con gli artisti di Sony Santa Monica.

Se pensate che The Last of Us: Parte II sia bello, allora provate a zoomare sullo zaino di Ellie o su qualsiasi altra cosa e noterete la perfezione della resa dei dettagli di Naughty Dog.

E proprio da The Last of Us: Parte II proviene il secondo scatto che ci viene proposto quest’oggi. In questo caso viene esaltata la passione che FirstPersonShot nutre per il cinema, e in particolare per il formato UltraWide: per questo motivo ha voluto impiegare le bande nere in alto e in basso, proprio per esaltare la scena fotografata.

Per finire, la terza immagine proviene sempre da un videogioco sviluppato da Naughty Dog: si tratta naturalmente di una foto di Nathan Drake in Uncharted 4: Fine di un Ladro.

Descrive la mia voglia di cercare nuove prospettive, adoro in generale la tecnica dello zoom out, che mi permette di evidenziare la solitudine del protagonista in alcuni contesti rispetto all’ambientazione circostante.

La prima immagine è tratta da Microsoft Flight Simulator. La seconda da Cyberpunk 2077. La terza a destra da Assassin’s Creed Valhalla. [Foto di ThatMomentGaming.]

Il penultimo artista di questa lunga carrellata è Ernesto, di anni ventiquattro e naturalmente appassionato di videogiochi (anche perché bisogna esserlo per forza per avvicinarsi alla fotografia virtuale). Ernesto è presente su Instagram con l’account ThatMomentGaming.

Nonostante gioco a diversi generi, da action a multiplayer fino a strategici, i giochi singleplayer story driven con una trama appassionante e ambientazioni profonde sono i miei preferiti. Questo perché credo che i videogiochi siano molto di più che un semplice medium di intrattenimento.

È stato il bisogno di catturare alcuni dei momenti salienti vissuti durante l’esperienza di gioco, o la volontà di immortalare luoghi virtuali straordinari che ha spinto Ernesto verso la virtual photography, tanto che ormai il processo di creazione degli scatti è diventata una routine mentre gioca. Così facendo riesce anche ad apprezzare maggiormente il lavoro svolto dagli sviluppatori.

Come se la fotografia virtuale mi fosse quasi necessaria per capire a apprezzare quel titolo, per estrapolarlo dalla sua natura di gioco e passatempo, catturando in una singola immagine le infinite stringhe di codice, sistemi di illuminazione, performance degli attori e la creatività degli sceneggiatori, che legandosi mi danno la possibilità di vivere quell’esperienza che altrimenti non avrei mai potuto vivere.

Il nome del suo account rispecchia in pieno questa filosofia, che gradualmente è diventato un vero e proprio progetto artistico e fotografico, ossia immortalare quei pochi momenti che lo rendono felice di non aver mai smesso di videogiocare.

Per quanto riguarda le immagini che Ernesto ci propone, la prima tratta da Microsoft Flight Simulator è intitolata “Calabrian dream”.

Tanti dicono che è noioso, molti che non lo capiscono e diversi che “non è un gioco ma un simulatore”. Per me semplicemente, che vengo dal mare ma vivo in città all’estero, è un piacere andare ogni tanto a godermi il panorama di casa mia dall’alto del mio Cessna.

Proseguiamo con “Rosè Brut — Cyberchampagne”, scatto fotografato naturalmente in Cyberpunk 2077. Qui l’autore, pur riconoscendo i numerosi difetti dell’opera targata CD Projekt RED, si è trovato subito a suo agio giacché ritiene che la sua photo mode sia una piacevole compagna nelle continua scoperta di tutto ciò che Night City ha da offrire.

Per finire, Ernesto ha voluto mostrarci la sua prima foto virtuale: intitolata “Ruins”, questa immagine tratta da Assassin’s Creed Valhalla è stata la prima a essere caricata sul suo profilo social. È proprio grazie al videogioco di Ubisoft che l’autore ha definitivamente deciso di avvicinarsi alla fotografia virtuale, rimanendo abbacinato dalle sterminate campagne d’Inghilterra e dalle rovine sparse di quello che fu il glorioso Impero Romano.

A sinistra una foto scattata in Days Gone. Al centro Cyberpunk 2077. A destra un’immagine di Death Stranding. [Foto di Captain Eos.]

Ultimo nella lista, ma di certo non in ordine di importanza, il buon Captain Eos, possessore dell’omonimo account Instagram. Videogiocatore di vecchia data, anche se non ha voluto dichiarare quanto vecchia, il Capitano ha iniziato ad avvicinarsi al mondo dei videogame da giovanissimo su un Olivetti 386sx (fate voi il calcolo degli anni).

Ho visto passare centinaia di titoli e assistito all’evoluzione di questo media: ho smanettato per far funzionare i giochi, ho smanettato, smanettato e ancora smanettato. Tutto questo empirismo mi ha portato a esplorare centinaia di mondi, a risolvere enigmi al fianco di Indiana Jones, ho corso, combattuto e sfidato amici portandoli sull’orlo (e oltre) della blasfemia.

Come molti, Captain Eos si è avvicinato alla fotografia virtuale un po’ per caso quando esplorava lo sconfinato universo procedurale di No Man’s Sky.

Ero davanti allo schermo e pensavo: “diamine, ma se tutto quello che vedo è creato proceduralmente significa che sono l’unico a vedere questo paesaggio! Qui urge documentare”.

Attivo nella “vita vera” nel campo della produzione video, con tanto di specializzazione in DOP (di fatto è quello che apre tutto), Captain Eos cerca di dare un taglio cinematografico alle sue opere. Tuttavia, proprio per far sì che il suo lavoro influenzasse poco questa nuova passione per la virtual photography, il Capitano ha deciso di non impiegare alcun metodo di post-produzione professionali nei suoi scatti. Il suo approccio è infatti volto principalmente al divertimento, per questo l’eventuale editing viene fatto esclusivamente tramite app su smartphone.

Per quanto riguarda il futuro della virtual photography: credo rimarrà una bella vetrina promozionale gratuita per gli sviluppatori e magari fonte di guadagno per qualche artista talentuoso (pochi).

Con la conclusione di questo terzo speciale, siamo dunque giunti alla fine del primo viaggio all’interno della meravigliosa community italiana che gravita attorno all’ambiente della fotografia virtuale. Mi auguro che con questa serie di tre speciali sia quantomeno riuscito non solo a farvi provare più interesse verso questa nuova forma di espressione artistica derivata dai videogiochi, ma anche a farvi comprendere l’enorme mole di lavoro che richiede ogni singolo scatto realizzato sia dai ventuno artisti che ho avuto il piacere di presentarvi, che da tutti i membri di questa vastissima community in giro per il mondo.

Concludo con un ringraziamento speciale diretto proprio agli artisti che hanno risposto al mio appello, ma in particolare a Salvatore (aka Tirasgauntlet) per avermi fatto scoprire questa bellissima community. Grazie davvero di cuore.

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Daniele “Alteridan” Dolce
Frequenza Critica

Mi piace scrivere di ciò che mi passa per la testa. Prevalentemente di videogiochi, film e serie TV.