Il videogioco di Star Wars che Lucasfilm Games dovrebbe realizzare

A caccia di taglie per la galassia lontana lontana.

Stefano “Revan” Castagnola
Frequenza Critica
5 min readFeb 10, 2021

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Star Wars: The Mandalorian

Nelle ultime settimane hanno fatto notizia alcuni importanti annunci di Lucasfilm: innanzitutto sarebbe stata ricostruita l’etichetta videoludica che in passato (soprattutto col nome di LucasArts) aveva giocato un ruolo importantissimo nel mondo dei videogiochi; questo non per realizzare nuove produzioni originali, ma più semplicemente per gestire le IP e le collaborazioni con altre software house. Subito dopo sono arrivati gli annunci di nuovi progetti, come un videogioco su Indiana Jones realizzato da MachineGames (gli autori dei nuovi Wolfenstein, per capirci) e un nuovo Star Wars a opera di Massive Entertainment (quelli di World in Conflict e The Division).

Dei due progetti appena citati si sa ancora pochissimo, praticamente nulla, ma una cosa è certa: questi non saranno gli ultimi annunci e possiamo aspettarcene altri nei prossimi mesi.

Non è possibile sapere quali saranno i futuri progetti di Lucasfilm Games, né le software house coinvolte per realizzarli, ma da fan di lunga data di Guerre Stellari — anche se se l’ultima trilogia ha messo questa mia passione a dura prova, devo ammetterlo — c’è un’idea in particolare che mi piacerebbe vedere adattata sui nostri monitor e televisori.

Star Wars Jedi Knight II: Jedi Outcast
Il miglior simulatore di cavaliere Jedi? Assolutamente sì, e anche uno dei migliori videogiochi di Star Wars.

Le prime cose a venire in mente quando si parla di Star Wars sono indubbiamente Jedi e spade laser, ma di giochi in cui impersonare un potente cavaliere Jedi (o la sua controparte oscura) ce ne sono stati parecchi nel corso del tempo, alcuni pure di recente, e non sono neanche convinto che un nuovo videogame possa fare meglio di quanto già fatto dall’eccezionale Jedi Knight: Jedi Outcast II nel 2002. Non disdegno comunque nuovi tentativi, ma ci sono altre possibilità, senz’altro meno abusate, da esplorare.

Perché non lasciarsi alle spalle spade laser e poteri della Forza per vestire invece i panni di un cacciatore di taglie, dare la caccia a numerosi bersagli in giro per la galassia e calarsi nel fitto sottobosco criminale di pianeti (o lune) come Coruscant, Tatooine o Nar Shaddaa? Certo, non si tratta di un concept del tutto nuovo, ma comunque di uno che non è mai stato davvero adattato con successo in forma videoludica e che potrebbe invece regalare parecchie soddisfazioni.

La storia potrebbe procedere in una direzione diversa da quella a cui molti film o videogame di Guerre Stellari ci hanno abituato, senza il nostro protagonista impegnato a salvare interi pianeti o addirittura la galassia ma alle prese con trame meno epiche e magari più personali. Chiaramente il gameplay non girerebbe attorno ai combattimenti all’arma bianca, i nostri alleati più fidati sarebbero blaster, detonatori termici e tanti altri utili strumenti, forse pure un bel jetpack.

Boba Fett in Star Wars 1313
Se ben impiegato, un blaster può essere letale quasi quanto una spada laser.

Insomma, quel che mi viene in mente è uno sparatutto in prima o terza persona — magari con alcuni enigmi o qualche piattaforma per spezzare un po’ l’azione — in cui passare da un pianeta all’altro dell’Orlo Esterno e usare un vasto arsenale di armi per sistemare ogni malintenzionato sul nostro cammino. Nulla di particolarmente innovativo, ma se raffinate a dovere si tratta di meccaniche di gioco sempre capaci di divertire e a fare la differenza sarebbero poi ambientazione e contesto.

Sicuramente chi ha letto fin qui avrà notato più di qualche similitudine tra l’ipotetico progetto che sto descrivendo e un altro, presentato qualche anno fa dalla LucasArts di allora, subito prima che chiudesse i battenti a seguito dell’acquisizione da parte di Disney. Sì, parlo ovviamente di Star Wars 1313, un gioco che partiva proprio da una premessa simile per metterci nei panni di un cacciatore di taglie che si trovava a esplorare i bassifondi di Coruscant.

L’ispirazione più evidente pareva quella di Uncharted (il che poteva essere anche visto come la chiusura del cerchio, dato che lo stesso Uncharted deve molto a un’altra IP Lucas, quella di Indiana Jones) e infatti non mancavano sezioni spettacolari ricche di esplosioni e arrampicate su sporgenze pericolanti, così come non si facevano mancare sparatorie con coperture dietro cui ripararsi per evitare il fuoco nemico.

Coruscant in Star Wars 1313
Star Wars 1313 prometteva di portarci nei bassifondi di Coruscant, attraversando quindi paesaggi e scenari piuttosto inediti per la saga creata da George Lucas.

1313 aveva subito attirato le attenzioni di molti, interessati a scoprire di più della produzione LucasArts, ma purtroppo la chiusura dello studio ha anche messo fine al progetto. Tuttavia, ripartire da quel concept intrigante e affidarlo alle mani di uno sviluppatore capace non sarebbe un’idea malvagia, pur facendo qualche cambiamento: per esempio, invece di essere confinati nei livelli inferiori di Coruscant potremmo esplorare anche altre location, oppure si potrebbe assumere un tono meno leggero di quello che traspariva dal trailer di 1313, in cui i due protagonisti si scambiavano diverse battute tra una peripezia e l’altra.

Ancora, sarebbe possibile prendere quell’idea e cambiare non solo l’ambientazione per spostarsi verso altri pianeti, ma pure il periodo temporale. Se l’ultimo progetto LucasArts sembrava muoversi tra la trilogia classica e quella prequel e prevedeva il coinvolgimento del noto Boba Fett come protagonista, questo non significa che non si possa rielaborare il concept, cambiarne il volto principale e, perché no, pure spostarsi in un’altra epoca, magari proprio nel periodo della High Republic di cui si è parlato ultimamente.

HK-47 in Star Wars: Knights of the Old Republic
KotOR ha dimostrato che si può narrare una bella storia Starwarsiana anche ambientandola millenni prima dei film. Tra l’altro si è parlato molto di un suo probabile remake, ma lo vogliamo davvero?

Le possibilità sarebbero molte, non voglio neanche restringere troppo il cerchio con le mie proposte perché penso che la formula potrebbe funzionare bene in diversi contesti. Facendo possibilmente a meno del vero Boba Fett, di cui ho sempre fatto fatica a comprendere il fascino esercitato presso una nutrita parte della fanbase (certo, l’armatura era figa ma il personaggio iniziava e finiva proprio con quell’armatura).

La curiosità smossa dal breve e piuttosto semplice trailer di Star Wars 1313 e, più di recente, l’enorme successo di una serie tv come The Mandalorian, che parte da un’idea piuttosto simile a quella che avremmo dovuto vedere nel progetto cancellato di LucasArts, dimostrano chiaramente come l’interesse per un videogioco simile ci sarebbe. E siccome Disney sembra intenzionata a sfruttare maggiormente le sue ambitissime licenze, perché non partire proprio da lì e dare una nuova possibilità a 1313?

Altrimenti mi accontento anche di un Republic Commando 2 fatto come si deve, dopo tutto era un altro Star Wars atipico quanto interessante… e quel finale aperto e tutt’ora irrisolto grida ancora vendetta.

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Stefano “Revan” Castagnola
Frequenza Critica

Si è innamorato dei giochi di ruolo esplorando la Costa della Spada tra l’Amn e Baldur’s Gate, ma non disdegna anche altri generi di avventure.