Perchè dovrei assumerti? La domanda a cui non ho potuto rispondere.

No, non era un colloquio.

Valeriano Donzelli (Vale)
Gli Insoliti e i Sospetti
4 min readAug 18, 2017

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Qualche mese ho avuto il piacere di essere ospite in una discussione organizzata dallo Women’s Network presso il nostro GE Global Operations Centre a Budapest.
Visto che la sessione è stata molto coinvolgente, non siamo riusciti a raggiungere l’ultima domanda prevista nell’agenda originale. Quindi ho deciso di rispondere ora, per iscritto.

“Cosa risponderesti alla domanda: ‘Perchè dovrei assumerti’?”

Quando ho visto questa domanda in fondo alla lista che avevo ricevuto solo due ore prima dell’evento, mi sono sentito un leggermente perplesso.
Intrigante”, ho pensato “non ricordo di aver mai dovuto rispondere a questa domanda”.
Anche se ho intervistato un numero considerevole di persone negli ultimi 10 anni, non ho mai apprezzato le domande cliché da colloquio. Tuttavia, ho notato che questo particolare quesito è parecchio di moda.
Non sorprende che la maggior parte delle risposte suoni così:

“Sono molto affidabile”
“Sono un ottimo team player”
“Sono molto motivato”

(Potrei aggiungerne un paio di più alla lista … ma già mi avete capito)

Non vedo niete di male in queste risposte. Tuttavia, esse innescherebbero certamente una serie di altre domande da parte mia, per approfondire.
Ma la realtà è che queste qualità non rendono nessuno particolarmente diverso. Anni fa, forse, ma ora non più.
La maggior parte delle persone con cui lavoriamo sono molto affidabili.
Un grossa fetta di esse sono buoni team players, il che significa che possono cooperare efficacemente ad un livello base. Per come la vedo io, un ottimo giocatore di squadra è qualcuno che ha la capacità di sollevare le prestazioni dell’intera squadra. Di questi ultimi, ne conosco pochi.
Essere motivati ​​non è necessariamente una virtù, di per sé. Ciò che conta è “da che cosa?”. Sei motivato da stipendio, promozioni, bonus, potere ecc.?
Oppure, dalle opportunità di crescere, le connessioni umane, un ambiente di lavoro positivo, il networking, il miglioramento dei processi?
Chiaro, ci sono differenze significative tra i due gruppi di motivazioni.
In conclusione, penso che una buona risposta a questa domanda dovrebbe essere in grado di raccontarmi in un minuto la storia di ciò che ti rende diverso da gli altri.

Quindi, ecco la mia risposta alla domanda a cui non ho potuto rispondere durante l’evento (sotto l’ipotesi che sia posta verso la fine di un colloquio):

Foto dell’evento… Sinistra a destra: Eszter, organizzatrice dell’evento, la mia amica Csilla Czene e il sottoscritto..

Adesso dovresti avere un quadro più o meno chiaro della mia esperienza e delle mie capacità di leadership, quindi non insisterò oltre su queste.
Ecco le due ragioni principali per cui dovresti assumermi.
La prima è che metto il cuore nel lavoro.
Mi occupo, innanzitutto, delle persone. Mi sforzo di creare un ambiente dove i membri del mio team possano lavorare in modo efficiente e sano. Investo il mio tempo con loro, per il loro sviluppo, li guido e offro feedback perché voglio che crescano, prosperino e, perchè no, possano volare.
Penso al gruppo dei colleghi delle altre funzioni con cui lavoro direttamente come la mia ‘squadra primaria’: so che non posso chiamare successo niente che loro non riconoscano come tale. Li ascolto perché voglio capire la loro prospettiva ed essere in grado di esaminare le situazioni in modo olistico. Do grande valore alla diversità di opinioni e ai pensieri inizialmente divergenti che convergono costruttivamente verso una soluzione.
Voglio che il mio capo abbia successo. Lo sostengo quando è sotto pressione e ha bisogno di aiuto. Offro la mia opinione onesta e critico costruttivamente ciò che non mi trova d’accordo o non ritengo corretto.
Ho a cuore le risorse, di qualsiasi tipo. Rispetto le energie fisiche ed emotive delle persone ed il loro equilibrio.

La seconda ragione è che sono felice, gioioso, giocoso. Questo è il mio modo di esprimere gratitudine per essere vivo e per tutte le opportunità che ho ricevuto. Con questo atteggiamento posso alzare il morale degli altri. Scherzo spesso, per spezzare la tensione dello stress quotidiano. Porto con me energia positiva dal lunedì alle 8.30 al venerdì alle 18.00. La diffondo quanto posso.
Sì, ho anche dei momenti giù. Ma non lascio che cambino il mio approccio alla vita. Sono solo occasionali e inevitabili rumori di fondo nella mia sinfonia. Li accetto come tali. Quando le persone mi chiedono come sto, normalmente dico: “
Eccellente”. Occasionalmente qualcuno risponde con un sorriso ironico. Talvolta ricevo commenti come: “Come puoi sentirti eccellente il lunedì mattina?”, “Oh, non puoi mai sentirti sempre bene, Vale!”, o “Qual è il tuo segreto?

Bene. Forse ho un segreto. Ed è per questo che dovresti assumermi.
Ora è il tuo turno. Perchè dovrei assumerti?

Vale

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Valeriano Donzelli (Vale)
Gli Insoliti e i Sospetti

Storyteller | Inspirer | Leader | Peaceful Warrior. Passionate about Leadership, Communication, Human Connections, and Spiritual Life.