Bernard Oestreich

Se non ti impegni a scuola, neanche il socialismo potrà aiutarti!

Giada Farrah Fowler
I BAMBINI DI GOLZOW

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“Se non ti impegni a scuola, neanche il socialismo potrà aiutarti!” — disse Bernd a 7 anni.
Nel 1969 vide per la prima volta il Kombinat petrolchimico: i quattordicenni erano in gita alle raffinerie di Schwedt, alle quali arrivava il greggio proveniente dalla Siberia; erano colpiti dall’estensione dell’area ma ancor più dagli elmetti e dai grandi pannelli del centro di controllo.
A quel tempo voleva diventare un ufficiale, per difendere la pace e il socialismo, così la produzione organizzò una visita alla vicina base dell’Aeronautica Militare.
“Immagineresti mai che un giorno potrebbe non esserci più bisogno di questa professione?” gli chiede Junge e lui prontamente risponde che, se il mondo vivrà in pace, non ce ne sarà più bisogno e allora farà la guardia forestale.

Il padre Horst, perito agrario, dirige le coltivazioni della cooperativa agricola e fa parte della rispettiva milizia, ha la responsabilità di 1.500 ettari di terra, il nonno era agricoltore in un podere in Slesia. Annemarie, la madre, lavora alla farmacia del paese.
Consigliato dalla madre, nonostante i buoni voti, lascia il liceo e decide di diventare operaio chimico e pochi anni dopo è vicecaposquadra del reparto acque di rifiuto, proprio all’impianto di Schwedt sull’Oder, che ospita 30.000 operai.
Abita qui, 50.000 abitanti e solo un piccolo emporio, e qui conosce una sua giovane collega, Petra, operaia chimica specializzata come lui.

Si sposano nel luglio 1979, sei mesi dopo nasce Dana: vivono con altre due famiglie in un appartamento di tre stanze nel dormitorio di Lieselotte: 88 marchi al mese di affitto. L’Ufficio Alloggi non dà loro molte speranze: “Sarete informati quando ci sarà la disponibilità”.
Dicono che l’alloggio si ottiene solo in caso di figli asmatici o di famiglia sovietica; ma da quanto è piccolo l’appartamento quando la bambina dorme non possono nemmeno accendere la tv.

Il loro lavoro si divide in tre turni, guadagnano mensilmente dagli 800 ai 900 marchi a testa. Bernd dice di essere contento di non aver finito la scuola superiore, si sente più incline a fare l’operaio: l’intelligenza non gli mancava, invece l’ambizione, la costanza e la disciplina lasciavano a desiderare.
Cose che ha appreso più tardi, facendo il soldato nell’Esercito Nazional Popolare. Nel 1981 il suo reggimento vuole rivederlo: era già stato soldato nel 1975 ma era tra i riservisti e gli specialisti nel suo campo erano molto richiesti nell’Esercito.

Nel 1982 Bernd e Petra ottengono finalmente un appartamento: 75 marchi al mese di affitto. Nel febbraio 1983 nasce la seconda figlia, Susanne. Il fatto che Petra usufruisca dei congedi spettanti per legge e che non faccia i turni
suscita un po’ di malcontento tra i colleghi maschi, ma è necessario che Bernd lavori la notte e lei il giorno, per poter stare con le bambine.

Prima era il petrolchimico di stato, dopo la caduta del Muro ha preso il nome di PCK Refinery Ltd., è stata acquistata da un consorzio multinazionale che cerca di incrementarne la produttività, ma Bernd lavora sempre lì, le sue responsabilità sono aumentate.
Ha realizzato alcuni dei suoi sogni: si è comprato una Toyota, ha visitato
l’Austria, le isole Canarie, il Marocco, ed ha portato il padre, rimasto vedovo nel 1987, a pescare in Norvegia.
Prima non si era mai sentito intrappolato, non si era chiesto come fosse il mondo fuori. Quando ha attraversato per la prima volta il confine ha realizzato di essere stato un prigioniero: è stato insegnato loro che dovevano andare a scuola, scegliere un mestiere, fare un corso professionale e lavorare, non doveva esistere altro.

Alle figlie insegna ad essere indipendenti, critiche e a valutare bene gli avvenimenti: non come è stato fatto con la generazione precedente, che poteva solo annuire, accettare passivamente; parla loro spesso della DDR, un bel tentativo fallito, un’illusione.

Nel 2000 gli Oestreich sono a Berlino: la figlia maggiore studia qui. Voleva
diventare avvocato, invece farà la poliziotta. Anche Susanne è andata via di casa a 18 anni, non ha voluto diplomarsi ed ha trovato un lavoro d’ufficio a Amburgo in uno studio notarile.
Petra è disoccupata, passa la giornata prendendosi cura della casa e cercando un lavoro; non perde la speranza ma si sente inutile e sottostimata. Nel luglio 2002, 4.543 persone stanno cercando lavoro a Schwedt e 2.541 sono donne.

Bernd traccia un bilancio della sua vita: è stato fortunato in molte cose, è soddisfatto di quello che ha ottenuto in questi anni, direbbe ancora che quella è la “sua” raffineria, perché ha fatto parte della sua vita fino ad oggi e le appartiene forse più adesso rispetto a prima, quando era una proprietà pubblica e non apparteneva realmente alla gente.
Per salutarci, intona il Kinderhymne.

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Giada Farrah Fowler
I BAMBINI DI GOLZOW

Opinion leader, socia Aci, trascrittrice braille, testimone oculare, insegnante di cockney. Un'infanzia tormentata e un'adolescenza anche più dolorosa.