Perché non lo chiamiamo essereuman(ismo) o persona(ismo)?

claudia dani
imperativo femminile
3 min readJun 27, 2020

breve provocazione sul termine femminismo

Photo by Tim Mossholder on Unsplash

Lo sostengo da un po’, c’è bisogno di parlare di #imperativofemminile — ho scelto un aggettivo che indica comando per definirlo.

E’ vero: ogni volta che ci si accosta con una riflessione al femminismo si rischia di finire in una nicchia, di chiudersi invece di aprirsi, di rischiare di comunicare la cosa sbagliata.

Lasciando a parte la storia che il femminismo ha in sè, mi sto chiedendo se il termine sia quello corretto o se rischi di creare un pregiudizio, un preconcetto al solo pronuncialo. Il pop-femminismo — semplificando un gran cappello di femministe che finiscono spesso in TV — forse fa l’effetto contrario di ciò che vorrebbe ottenere, attirando solo maggiore odio e distanza?

Il femminismo “pop” non ha senso o è diventato pop tutto il femminismo? Non certo quello in cui credo io.

La differenza fra i corpi maschile e femminile esiste, punto, non è discriminatoria. Sarebbe sufficiente NON partire a ragionare dai corpi MA dalle menti, anime, cervello, o come preferite chiamare l’essenza dell’esserci.

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Siamo PERSONE.

Probabilmente la soluzione non è individuare il termine corretto o ignorare qualsiasi tipo di «inscatolamento» ma — come sempre — porsi il problema è il punto di partenza.

Che sia l’essereumanismo o il personaismo o qualsiasi ISMO vi passi per la testa è importante che il messaggio sia chiaro. Se qualcuno avesse dubbi il mio messaggio è qui e qui.

MESSAGGIO: ogni essere umano è degno, punto.

Come tutto ciò che fa parte della vita umana è in corso un cambiamento e anche il femminismo ne deve tenere conto.

Probabilmente sta tutto qui: il termine femminismo, nel nostro tempo qui e ora, non raggiunge tutti perchè non viene interpretato assieme alla sua storia e a quello che è stato e viene al contrario interpretato tramite preconcetti sbagliatissimi. Essereumanismo funziona di più per il qui e ora?

La lotta è necessaria oggi più che mai. E’ di tutti, fatta da tutti. Non è fatta dalle donne contro gli uomini!(ecco questa ultima frase non sarebbe necessaria se parlassimo di persone e basta)

E’ necessario conoscere il femminismo con tutto quello che è stato, ha fatto, ha ottenuto, ora siamo in un altro periodo storico! Siamo alla ricerca di equità degli esseri umani con tutte le differenze fra le persone che esistono e sono belle.

Mi resta il dubbio che l’uso della parola femminismo con il suo bagaglio sia ancora necessario come guida del movimento perché non usarlo sarebbe un colpo basso a tutto quello che è accaduto.

E molto più banalmente nulla ha la stessa enfasi dell’affermare: “sono femminista”

io sono esserumanista

io sono personaista

non funzionano proprio…

E’ vero però che una nuova parola solo se ripetuta e ripetuta entra nel limguaggio.

Al di la del termine che si scelga di utilizzare, è l’intenzione che conta, pensare e perseguire un mondo in cui tutte le persone abbiano accesso all’equità.

Siccome non sono la prima e nemmeno sarò l’ultima a porsi la domanda lascio qui sotto alcuni link a chi aveva già posto il problema oltre ad alcune informazioni storiche per chi volesse approfondire:

Il femminismo pop uccide il femminismo?

Perché è importante essere femministi oggi

Perché il femminismo deve ancora essere chiamato femminismo

Storia del femminismo

Prima ondata femminista

Seconda ondata femminista

Femminismo in Italia

Ecco perché dovremmo essere tutti femministi

Le ragazze stanno bene racconta il femminismo che vince ogni giorno di più

Chimamanda Ngozi Adichie: “La parola “femminista” si porta dietro un bagaglio negativo notevole…”

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claudia dani
imperativo femminile

LUNATI-CLA: sempre alla ricerca di qualcosa, a volte scrivo, a volte fotografo, a volte pratico yoga