Le nostre News #NOECM

manifesto di presentazione

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News #NOECM

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Il manifesto della news #NOECM di webm.org è stato scritto da @finneborg @salvo_fedele @ebprevention @macciaccia

Le immagini sono tratte da Preparing to Fail e da The Story of a Redesign La foto della spiaggia de La Maddalena è di @finneborg
Del disegno di apertura e di quello di chiusura non siamo più in grado di citare la fonte.

Quel che vi apprestate a leggere è il manifesto di presentazione della nostra nuova collection medium, un prodotto che ha avuto a lungo un nome incerto, un format insolito e un obiettivo ben chiaro: fare conoscere a chi è estraneo al mondo della formazione tra pari e della formazione sul campo il valore di questa modalità di “aggiornarsi”.

Introduzione

Proviamo a spiegare In relax come sarà realizzata e perché cercheremo di realizzarla.

Medium offre delle splendide opportunità di scrittura collettiva su una piattaforma di alta qualità grafica. Proveremo a sfruttare queste caratteristiche. E non solo. Medium ci consente di monitorare le letture reali che raccogliamo, i siti o i social-network da cui derivano.

I post che vedete già pubblicati rappresentano la versioni beta di questa collection, servono a mettere a punto i meccanismi di collaborazione interna che permetteranno di mettere a punto il “prodotto” finale. Servono inoltre a definirne la natura.

A differenza della nostra vecchia newsletter (che resterà in vita e ad uso esclusivamente interno) questo nuovo aggregato di post che abbiamo battezzato #NOECM rimanderà a nostre sintesi ad accesso libero, sintesi largamente incomplete, per lo più sotto forma di bozze di lavoro che andremo continuamente aggiornando, alcune delle quali (molte poche in verità) sottoponiamo alla fine a riviste vere.

Perché allora questo doppio lavoro?
Semplicemente perché ci interessa mostrare il nostro modo di lavorare più che realizzare un prodotto editoriale tradizionale. Il mondo dell’editoria non è il nostro mondo. Un amico (Luca De Fiore) una volta ci ha ricordato un vecchio motto di Richard Smith: perché se un editore non potrebbe mai fare il medico, un medico può fare l’editore?
Questo motto intendiamo tenerlo bene a mente.

Come abbiamo scritto in apertura quel che vogliamo tentare di fare con questa nuova proposta è aprire all’esterno una finestra sul nostro vero mondo che è quello della formazione sul campo e della formazione tra pari.
Un mondo che attualmente in Italia non ha molto in comune con l’ECM, fatta di burocrazia, conflitti di interesse, lezioni magistrali, bisogni educativi estranei alla quotidianità del nostro lavoro.

Ancora una volta: perché?
Per misurarci con una sfida che proponiamo a noi stessi: siamo convinti infatti che quel che realizziamo ogni giorno nella nostra comunità può servire anche ad altri. Non tanto forse nei prodotti che realizziamo quanto nei percorsi che cerchiamo di mettere a punto a partire dai problemi (veri) che discutiamo. Non certo per altruismo però: noi conosciamo molto bene il valore didattico della catena reflect/read/write/share

https://twitter.com/niadla/status/490761797797163008

Quel che cercheremo di fare è inoltre realizzare delle piacevoli letture (a volte un po’ irrispettose) con quel pizzico di sale che spesso manca alla letteratura medica che non conosce vie di mezzo tra il linguaggio troppo serioso dell’accademia e il linguaggio altrettanto serioso dei contenuti di bassa qualità.
Noi vorremmo tentare di essere seri ma non seriosi.
Non è semplice, ma talvolta pensiamo di riuscire

https://twitter.com/chiaraparisotto/status/489668895209705472

Come sarà fatta?

L’idea di partenza era quella di aggregare brevi paragrafi in un unico contenitore a periodicità fissa. Insomma il modello tradizionale delle newsletter che tutti conoscono

Poi per via delle nostre caratteristiche e delle difficoltà di mantenere impegni temporali fissi così onerosi, ma anche per altre ragioni che cercheremo di spiegare, abbiamo pensato di sfruttare le caratteristiche di medium per realizzare qualcosa di molto diverso dal solito.

Abbiamo pensato così a una raccolta di post molto brevi a periodicità variabile che rimandassero a gruppi di argomenti comuni.
Non esclusivamente post di “aggregazioni tematica” ma anche post che tenessero insieme modalità di processi formativi simili.

Noi ci occupiamo di formazione sul campo e sappiamo bene che molte delle diverse definizioni che cercano di aggregare le diverse modalità di formazione sul campo sono estremamente imprecise. Anche termini molto in uso aggregano cose molto diverse. Il Worked Based Learning accomuna ad esempio processi di apprendimento molto diversi in termini di impegno richiesto (brevi riflessioni e veri progetti didattici molto complessi)

Dunque oltre a post che semplicemente aggregano “contenuti”, altri post molto diversi. Quali?

Ecco alcune idee che cercheremo di sviluppare nel tempo.

Proveremo a suddividere i nostri progetti di apprendimento utilizzando quattro schemi principali:

JC (JOURNAL CLUB)
TILT (Today I Learned That)
TOPIC
PROGETTI

Per l’acronimo TILT qualche spiegazione è però necessaria subito:
Il progetto dei TILT fu proposto alcuni anni fa dall’instancabile John Brassey (fondatore del TRIP Database) e il significato dell’acronimo era Today I Learned That

A nostro avviso l’idea dei TILT e della piattaforma che lo sosteneva, aveva più di una motivazione per dover continuare, nonostante le ragioni che ne determinarono la chiusura, così come ha spiegato in questo post e in quest’altro post John Brassey.

Del resto parleremo più in dettaglio in post specifici ma l’idea che ci ha ispirato è quella di ricordare a noi ma anche ai nostri lettori un programma che ci piace molto:

We read, we watch, we listen. We tweet. And then, we forget: Once a month, we will recommend the pieces which have stuck with us — for whatever reason — for at least three months, and often a lot longer. We hope that by doing this, we will become more mindful about what we’re taking in, noticing the lessons imbued within each and every little thing we consume”

Ecco allora…

Invece che continuare ancora a provare di spiegare, non ci resta che invitarvi a leggere i numeri zero che abbiamo preparato fin qui. Avrete notato che queste spiegazioni compaiono solo adesso a progetto avviato. Noi pensiamo infatti che in molte occasioni è meglio vedere e provare piuttosto che spiegare…

In sintesi:
- Alcuni post aggregano Topic, TILT, JC
- Altri sono fatti di aggregazioni di contenuto, per esempio quelli dedicati al Digital Divide o quelli dedicati all’#AIFAFANCLUB.
- Altri ancora sono dedicati a spiegare di più della nostra newsletter e del nostro modo di lavorare, per esempio il post dedicato ai TOPIC #NOECM o questo stesso che state leggendo

Infine una necessaria precisazione per quelli che si uniscono a noi solo adesso. Da dove nasce questa dizione #NOECM? Una vecchia storia di cui alcuni di noi sono stati protagonisti. Date un occhiata in giro alla parola chiave #doctorbridge: capirete bene. Forse capirete meglio anche il nostro interesse per tanti temi di politica sanitaria e per tante prestigiose agenzie, società scientifiche e istituzioni del nostro paese.

Credits: Le immagini di questo post sono tratte da Preparing to Fail e da The Story of a Redesign La foto della spiaggia de La Maddalena è di @finneborg
Del disegno di apertura e di quello di chiusura non siamo in grado di citare la fonte.

Provate dunque a seguire la nostra collection e a rispondere alle nostre sollecitazioni utilizzando le opportunità offerte da Medium.

Il tasto “write your response” offre molto di più di un commento facebook.

Vi assicuriamo…
vale davvero la pena provare!

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