Coliche del lattante e probiotici

JC #NOECM

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ultimo aggiornamento 3 Agosto 2014 di @salvo_fedele
revisione di
@macciaccia @giuseppelixia @ebprevention;
il 28 Luglio 2014 aggiunto il PS (1) che rimanda al post di Luca De Fiore (vedi in coda); il 3 Agosto 2014 il PS (2) con la segnalazione di Jon Brassey della ricerca “probiotici e bambini” sul Trip Database

l’articolo è stato pubblicato su R&P n° 179/2014

Almeno per le coliche del lattante finalmente possiamo liberarci dalle pressioni “scientifiche” sull’uso dei probiotici?

Senza dubbio sì secondo le conclusioni di un RCT comparso sul BMJ 2014;348:g2107. Uno degli autori di questo articolo (V. Sung) aveva in precedenza pubblicato una metanalisi (si veda la sezione Further Reading) le cui conclusioni erano diverse da questo studio. Ci torneremo alla fine di questa breve analisi.

Il disegno dello studio è riprodotto nella figura a fianco.

I risultati principali sono invece riprodotti nella figura sotto

Analizzando quest’ultima non è certo necessario leggere i test statistici per capire che le due linee (quelle del trattamento e quelle del placebo) non presentano differenze.

Notevole, infine, la documentazione che il pianto da colica scema al di sotto dei 100 min/giorno dopo il primo mese. Molto semplice e ben fatto anche il video abstract dell’articolo che trovate sulla pagina del BMJ

Subito dopo nel loro articolo gli autori aggiungono alla metanalisi dei precedenti tre RCT i risultati del loro studio con la seguente figura:

Le conclusioni degli autori in perfetto stile “ british accademico” sono queste:

Based on the null findings from this large, rigorous trial, and the results from the updated meta-analysis, which has potential biases, we recommend caution in formulating recommendations regarding use of L reuteri DSM 17938 for reducing crying or fussing in breastfed, and particularly in formula fed, infants with colic. Currently, there are at least five other similar randomised controlled trials taking place in different parts of the world. It will be valuable to pool data from all existing and ongoing rigorous trials into an individual patient level meta-analysis to investigate with greater certainty which subgroups of infants with colic, if any, could benefit from probiotics.

Proviamo a tradurle nel linguaggio corrente:
La letteratura scientifica in questi ultimi anni ha visto il fiorire di molti studi che “documentano” l’efficacia di probiotici nelle coliche.
I problemi? Sempre gli stessi: conflitti di interesse e qualità degli studi realizzati. Quello che è più interessante da notare è il “percorso metodologico” di V. Sung.
1) Step 1: pubblica una metanalisi sul JAMA che include tutti gli studi pubblicati
2) Step 2: Registra il suo trial prima di iniziare (come dovrebbero fare tutti per evitare di soggiogare al volontà del finanziatore di turno)
3) Step 3: Conclude il suo trial e pubblica i suoi risultati
4) Step 4: aggiunge il suo Trial alla metanalisi e dimostra come si modifica la metanalisi che aveva in precedenza pubblicato
5) Step 5: lascia al lettore il giudizio finale sulla “scala dell’evidenza”: una metanalisi realizzata solo con i Trial “autorizzati ad essere pubblicati” e che mostra ancora una tendenza a favore del trattamento (anche includendo il suo studio) o un unico buon RCT registrato sin dall’inizio e dai risultati inconfutabili?

Oltre agli articoli citati nella metanalisi di V. Sung, nell’anno in corso ancora una volta gli italiani si distinguono nella pubblicazione di RCT che dimostrano l’efficacia della “terapia” con probiotici nelle coliche (e non solo). Da non perdere per le “evidenze” registrate quest’ultimo articolo comparso su JAMA Pediatr. 2014;168(3):228-233. Qui troverete risultati a dir poco entusiasmanti a favore del trattamento con probiotici nelle coliche, nel reflusso etc, etc, etc.
D’altra parte è proprio Assolatte che ci informa dal sito ufficiale che per i probiotici l’Italia è prima per ricerca e consumi. Mai come in questo caso pubblicità fu più veritiera…

https://twitter.com/salvo_fedele/status/489433886515298306

Ps (1) : Da non perdere sul tema “Probiotici & Ricerca #ITA” il post di Luca De Fiore comparso su dott|prof|com il 26 Luglio 2014

https://twitter.com/pash22/status/493426086441934848

Ps (2) E infine: ovviamente… cautela per tutte le altre indicazioni.
Come Scrive Jon Brassey sui probiotici c’è tanta ricerca e molta persino di alta qualità

https://twitter.com/TripChildHealth/status/496042911243325440

Questa mappa pubblicata sul Trip Database ci ricorda l’importanza di distinguere tra qualità e quantità

pubblicato su R&P 2014 Vol 30 N° 5 Sett — Ott

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