Ballando con le stelle | Space Engine Report #2

No, non mi riferisco al programma televisivo

Alessandro Colantonio
Space Engine Report

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Subito dopo aver concluso la mia esplorazione nel sistema solare precedente simulato da Space Engine sono finito in un nuovo sistema stellare, stavolta binario, ossia governato da due stelle in orbita attorno a un comune centro di massa. Anche stavolta il nome del sistema e dei corpi celesti li ho decisi cliccando “una voce a caso” di Wikipedia per poi tradurla in latino.

La piccola stella bianca Parisii a sinistra e la nana gialla Hilton a destra

Benvenuti quindi nel sistema Parisii — Hilton, un sistema stellare binario piuttosto giovane visto che ha solo 78 milioni di anni; basta pensare che il nostro Sole ha circa 5 miliardi di anni per capire quanto queste stelle siano delle bambine. La loro attrazione gravitazionale riesce a influenzare tutti i corpi celesti che si muovono in un raggio di circa 900 Unità Astronomiche, che tradotte in unità di misura “semplici” vogliono dire circa 135 miliardi di Km. Se ancora non avete capito l’enormità di questa cifra forse è meglio scriverla in zeri: 135.000.000.000 Km.

Parisii è la stella più piccola, una stella bianca di sequenza principale che nel proprio nucleo fonde l’idrogeno in elio. È grande due volte e mezzo il nostro Sole ed una temperatura di quasi 7000°C. Hilton invece è una gigante gialla, una delle stelle più comuni dell’universo, con un diametro grande 9 volte quello del Sole e una temperatura che si assesta sui 5300°C.

La danza delle stelle

In questo sistema sono presenti ben 15 corpi celesti importanti, di cui però solo 1 gravita attorno alle due stelle. Gli altri 14 infatti orbitano solo attorno ad una delle due: 5 per Parisii e 9 per Hilton. Non vi descriverò mai ogni pianeta di questo sistema perché semplicemente ne sono troppi, magari mi concentro solo sui più singolari. Ma la cosa più singolare dell’intero sistema comunque è questa:

Il rombo viola è il centro di massa delle orbite delle due stelle. Quando le due stelle si trovano nella parte orbitale condivisa accelerano di molto la loro velocità fino a poi rallentare quando superano i due punti di incrocio delle orbite.

Le loro attrazioni gravitazionali sono sproporzionate e le due orbite si incontrano in ben 2 punti, ho ipotizzato che un giorno probabilmente le due stelle avrebbero potuto scontrarsi. In realtà, per fortuna (o purtroppo), le stelle impiegano lo stesso tempo per compiere la loro orbita (1114 anni) e questo significa che probabilmente non si incontreranno mai. Ma non posso esserne certo, non sono un astronomo e per quel che ne so anche le stelle hanno un loro ciclo vitale; potrebbe darsi che tra qualche milione o miliardo di anni una delle due possa diventare una ipergigante o, peggio ancora, un buco nero.

Il pianeta esterno

A questa distanza non arriva molta luce

Supraconverto è un Gigante ghiacciato (-237°C) grande quasi il triplo della Terra, composto interamente da idrogeno molecolare ed elio esposto ad una pressione atmosferica di 100.000 atm. Impiega 11.800 anni a girare intorno alle due stelle Parisii e Hilton e 19 ore a girare su se stesso. Ha una leggera cintura di asteroidi e quasi 40 corpi celesti soggetti alla sua gravità, di cui ben 10 Lune. Venustus, una di queste lune, è la più lontana ed impiega circa 588 anni a girare intorno al pianeta.

I pianeti-cometa

A stare troppo vicini alle stelle si finisce per evaporare

Le temperature elevate di Hilton rendono incandescenti i pianeti troppo vicini, e quelli che le orbitano attorno troppo velocemente finiscono per creare vere e proprie code come se fossero comete. È il caso dei due pianeti Novem e QIK2JDG che impiegano l’uno 8 giorni e l’altro 16 per ruotare attorno a Hilton: una velocità elevata che fa disperdere le particelle dell’atmosfera in una scia bianca.

Il pianeta qui di fianco è tutto ciò che si riesce a vedere di Novem una volta entrati nella sua scia. Le temperature di entrambi i pianeti raggiungono i 1400°C e le loro dimensioni sono più o meno simili a quelle della Terra. Durante tutto il periodo di rivoluzione attorno a Hilton le rivolgono sempre la stessa faccia comportandosi da lune. La superfice rivolta alla stella è un ammasso incandescente di vapore acqueo, anidride carbonica e anidride solforica. Il retro dei pianeti è un deserto bollente.

I gigantissimi

Il gigante Equites visto dalla superfice della sua luna Eastling

Equites è un gigante ghiacciato che si sta sciogliendo data la vicinanza con Hilton che ne innalza la temperatura fino a quasi 800°C. È poco più grande di Giove con un diametro lungo 5 volte e mezzo quello della Terra ed impiega 42 giorni a ruotare su se stesso e a girare attorno alla stella. Molto spesso finisce nella scia di QIK2JDG (come nella foto sopra) e a quel punto le temperature salgono fino anche ai 900°C.

Promissio visto da una delle sue 34 lune.

Promissio invece è un gigante gassoso freddo grande 11 volte la Terra. Finora è il pianeta più grande che io abbia mai visto. Composto interamente di idrogeno molecolare ed elio, gira attorno alla stella Parisii ogni 3. La sua forma quasi ovale è dovuta alla velocità elevata con cui questa bestia ruota su se stessa (ogni 8 ore).

I deserti azzurri

I pianeti più distanti da Hilton diventano blu a causa dell’atmosfera. Anche quelli completamente deserti come Nox, Constitutum (il pianeta in foto sopra), Nonexpecto (il pianeta in foto sotto) per quanto riguarda i pianeti orbitanti attorno ad Hilton e Fundus che orbita attorno a Parisii. Questi pianeti visti dallo spazio sembrano simili alla Terra. In realtà la superfice non è blu, il loro colore è dovuto all’atmosfera ben definita costituita soprattutto da anidride carbonica e vapore acqueo. In particolare, Constitutum ha anche elementi più complessi come l’ammoniaca, metano ed etilene, e chissà che un giorno quando e se le temperature (100°C) si abbasseranno non possa essere possibile trovare la vita qui. Constitutum parrebbe un ottimo candidato in quanto è grande quasi come la Terra, ha un’atmosfera leggermente più pesante ma che con l’abbassamento di temperatura potrebbe rarefarsi, e una gravità quasi dimezzata. Impiega quasi 4 anni a girare intorno a Hilton.

Nonexpecto con 2 delle sue 20 lune

Nonexpecto potrebbe sembrare un candidato più plausibile per la vita, ma solo nell’aspetto. Come Constitutum ha grosso modo la stessa composizione chimica, ma Nonexpecto è un po’ più grande, ha una pressione atmosferica 10 volte maggiore e una gravità raddoppiata rispetto alla Terra. Il suo periodo orbitale intorno a Hilton dura quasi 8 anni, mentre la sua rotazione sul proprio asse dura 10 ore.

Prossimamente…

Adesso me ne andrò alla ricerca di singolarità e stranezze dislocate all’interno di questa galassia, cercando a questo punto di osservare anche più sistemi stellari, in modo da evitare di perdermi in chiacchiere per cose già viste ed analizzate.

See you space cowboy!

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Alessandro Colantonio
Space Engine Report

Game Designer, Video Games Journalist, and Music Composer if needed