Email marketing e i KPI da valutare

Quali sono i KPI che dovresti valutare per la tua strategia di email marketing

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Se hai seguito i nostri articoli, saprai già quanto importante può essere per la tua attività una buona campagna di email marketing.

Nelle ultime settimane abbiamo visto anche com’è semplice costruire e crescere la propria lista di email grazie ad alcuni trucchi.

Senza contare tutti i suggerimenti che ti abbiamo dato per vincere l’attenzione dei tuoi clienti quando crei la tua campagna di email marketing.

Oggi entreremo nel dettaglio delle performance. Nello specifico, parleremo dei KPI necessari per calcolare i tuoi risultati e comprendere se la tua strategia sta funzionando o meno.

I tipi di KPI per l’email marketing

Prima ancora di conoscere quali sono i vari KPI dell’email marketing che dovresti tenere sotto controllo, dovresti sapere che ci sono diverse tipologie di KPI.

In particolare, si parla di due tipologie di metriche, a seconda del loro focus e delle loro caratteristiche:

1. On-mail. I KPI on-mail sono quelli che misurano l’interazione tra l’utente e il messaggio. Si tratta di risultati che vengono raccolti e calcolati dalla tua piattaforma di email marketing, per cui sarà molto semplice consultarli e trarne le tue considerazioni.

Alcuni esempi di KPI on mail sono il tasso di apertura, il numero di click, le disiscrizioni, ecc.

2. Off-mail. Solo le metriche che misurano le azioni che accadono fuori dalla piattaforma di email. Si tratta di acquisti, visite e altre azioni che nascono dalla tua email. In altre parole sono le azioni che gli utenti completano dopo aver cliccato su un link contenuto nella tua email.

Nei prossimi paragrafi vedremo quali sono i KPI più importanti per il tuo business.

#1 Il tasso di consegna e il Tasso di Bounce

Quando invii una mail ai tuoi clienti, devi sapere che non tutti i tuoi contatti la riceveranno. Questo accade per causa dei bounce, ovvero degli errori — temporanei o meno — che si possono verificare, bloccando la tua email.

Tasso di consegna

Questo indice è molto importante per la tua campagna di email marketing perché ti permette di comprendere qual è la qualità dei tuoi contatti.

Il Bounce rate si calcola come di seguito.

Tasso di bounce

Come abbiamo accennato prima, esistono due tipi di bounce. Vediamoli in dettaglio.

1.1 L’Hard Bounce

L’Hard bounce è un errore che non può essere risolto. Infatti, queste email non vengono consegnate poiché i contatti sono inesistenti.

Non ci sarà mai la possibilità di risolvere questo tipo di problema poiché non esiste un recapito vero e proprio a cui mandare un messaggio.

1.2 Il Soft Bounce

Quando parliamo di soft bounce, parliamo di problemi temporanei. Questi sono dovuti alla mancanza di spazio nella casella di posta elettronica o a malfunzionamenti provvisori del server.

Il modo migliore per aumentare tasso di consegna e diminure il tasso di bounce è quello di mantenere la tua lista contatti pulita.

In questo modo non avrai una lista di email piena di contatti inesistenti destinati ad aggravare di molto i tuoi risultati.

#2 Il tasso di apertura unico

Il tasso di apertura unico calcola il numero delle email aperte sul totale di email che sono state consegnate. Questo significa che la metrica non tiene in considerazione i bounce.

Tasso di apertura unico

L’importanza di questo indice è data dalla sua migliore rappresentazione delle preferenze del tuo pubblico. Infatti, ti suggerisce il vero numero di contatti che hanno aperto la tua email. In altre persone ti dice quali persone sono interessate nei tuoi messaggi.

Se hai un tasso di apertura delle email molto basso puoi lavorare sull’oggetto e sul preheader. Si tratta di fattori molto importanti per l’apertura dei tuoi messaggi.

Se vuoi suggerimenti riguardo a come migliorare il copy per questi due elementi dovresti leggere il nostro articolo.

#3 Il Click-Through Rate (CTR)

Il CTR è uno dei fattori più importanti in qualsiasi campagna di marketing.

Questo indice ti dice quante persone hanno effettuato un click su una tua email.

Click through rate

L’unico modo per calcolare il CTR di una mail è inserire al suo interno un link e, soprattutto, una Call to Action (CTA).

Questo indice ti permette di comprendere se i tuoi contenuti sono interessante e se la tua CTA è abbastanza efficiente da spingere gli utenti a cliccare.

Se hai un UOR alto, ma un CTR piuttosto basso devi concentrarti maggiormente sui contenuti oppure sulla CTA. Infatti il problema può essere la mancanza di rilevanza tra oggetto e contenuto della mail, così come una scelta incorretta del copy della CTA.

#4 Il Click-to-open Rate (CTOR)

Anche se solo pochi business se ne rendono conto, il CTOR è un indice ancora migliore per misurare la performance dei tuoi contenuti. Infatti, ti permette di calcolare il numero dei click effettuati sul totale di email consegnate (e non inviate). In questo modo avrai accesso a dei risultati più oggettivi.

Click to open rate

Questo indice ti permette di misurare la vera efficacia dei tuoi contenuti.

Per migliorare il CTOR, così come il CTR, devi lavorare sui contenuti, sulla rilevanza rispetto all’oggetto della mail, migliorare la tua CTA sia in fase di copy che in fase di design.

#5 Il Tasso di Conversione

Il tasso di conversione, come il CTR, è utilizzato in ogni campo dell’email marketing ed è sicuramente uno degli indici più importanti in questo settore.

Questo perché il tasso di conversione misura quante persone hanno completato l’azione desiderata.

Ovviamente non deve trattarsi per forza di una vendita. Puoi anche chiedere alla tua audience di seguirti sui social network, oppure di compilare un questionario (magari per misurare il tuo NPS). In ogni caso, il conversion rate ha un grande peso per il tuo business.

Tasso di conversione

Il tasso di conversione ti permette di capire se il tuo messaggio è stato efficace o meno.

Per migliorare la tua performance in questo ambito dovrai iniziare a testare diversi tipi di copy e di CTA, oltre a testare altri elementi della tua email.

#6 Il tasso di disiscrizione

Il tasso di disiscrizione indica quante sono i contatti che dopo aver aperto una mail hanno manifestato la volontà di disiscriversi dalla tua newsletter.

Tasso di disiscrizione

Questo KPI rappresenta un segnale molto potente per la tua campagna di email marketing. Infatti, se questo tasso supera il 2% è simbolo di gravi problemi nella tua strategia.

La cosa migliore da fare, se questo accade, è interpretare questo messaggio e analizzare la tua campagna di email marketing per capire cosa è stato fatto male e cosa bisogna modificare.

Può essere connesso alla frequenza con cui invii le tue email, ai tuoi contenuti e a molto altro.

Per migliorare e ridurre il tasso di disiscrizione dovrai analizzare e modificare alcuni fattori della tua strategia email.

#7 Il Tasso di Crescita della Lista

Come abbiamo già detto nel nostro articolo riguardo alla lista di contatti email, ci saranno sempre delle persone che decideranno di disiscriversi.

Si tratta di un processo naturale che può essere positivo per la tua attività. Infatti, le persone che non sono interessate ai tuoi contenuti potrebbero influire sulle tue performance se rimasti come iscritti.

Proprio per questa ragione devi fare il tuo meglio per continuare ad aumentare la lista di iscritti.

Il tasso di crescita della lista misura la crescita della tua lista di contatti email in un determinato periodo di tempo.

Tasso di crescita della lista

Se la tua lista di email continua a crescere, nonostante le disiscrizioni, puoi continuare con il tuo piano di email marketing. Se, invece, inizi a vedere un particolare stallo nel numero di iscritti, è il momento di farsi delle domande e andare alla ricerca del problema.

Ancora una volta, è importante ricordarsi che quando si tratta di contatti email, la cosa più importante è la qualità. Vuoi degli iscritti che siano interessati alla tua azienda e al tuo settore, perché altrimenti non potrai mai convertirli in clienti. Proprio per questo motivo è altamente sconsigliato comprare delle liste di contatti preesistenti!

Se non vedi una crescita nella tua lista di contatti, fermati e inizia ad analizzare il problema. Stai dando i giusti incentivi? Stai comunicando alle persone cosa riceveranno con le tue email? Hai messo un pop-up sul sito che permetta loro di iscriversi facilmente?

Se vuoi altri spunti per far crescere la tua lista di email puoi leggere il nostro articolo.

#8 L’apertura per device

Ad oggi i dispositivi mobili sono sempre più utilizzati dalle persone di tutto il mondo e per le più disparate ragioni. Tra queste, ovviamente, è incluso controllare le email durante la giornata.

Capire da quali dispositivi viene aperta e letta la tua email è molto importante. Infatti questo ti aiuta a capire come dovresti modificare il design delle tue email per rendere più responsive e veloci.

Il tasso di apertura per device è una metrica importante per creare la migliore esperienza per l’utente. Creare una mail che non si adatta al formato mobile può arrecare danno alla tua campagna di email marketing e al tuo business in generale.

#9 Lo Spam Score e il tasso di Spam Complaint

Quando mandi una email c’è sempre la possibilità che questa finisca nella cartella di spam.

Il web è pieno di software anti spam che analizzano i contenuti di ogni email, assegnando ad ogni elemento di possibile rischio un determinato punteggio.

Se, alla fine del controllo, il punteggio raggiunge un determinato punteggio (generalmente 5.0) il messaggio ha una maggiore probabilità di finire in una cartella di spam.

Avere uno spam score basso non significa garanzia di non finire nella cartella spam. Infatti, sono gli utenti stessi a poter selezionare la tua email e classificarla come spam, danneggiando molto la tua immagine con i server di email.

Per ridurre al minimo le possibilità che questo accada non bisogna solo stare attenti al contenuto delle proprie email, compreso oggetto e preheader, ma anche a rendere il pulsante di disiscrizione ben visibile e facile da trovare.

#10 Il ROI (Return on investment)

Il ROI è una delle metriche fondamentali per ogni business e anche in diversi settori. Si tratta dell’indice che ti indica quali sono i ricavi derivanti dal tuo investimento iniziale per una particolare attività. In questo caso, si tratta della tua campagna di email marketing.

In altre parole, il ROI ti dice quando è stata economicamente efficiente la tua attività.

ROI

L’email marketing è il campo con il più alto tasso di ROI nel mondo del marketing. La sua natura non è abbastanza per ottenere ottimi risultati, infatti il tuo impegno è fondamentale per il successo della campagna.

Se vuoi migliorare il tuo ROI puoi seguire questi suggerimenti:

  • Inserire un doppio opt-in;
  • Fare degli A/B test sulle tue email;
  • Utilizzare contenuti interattivi.

Si tratta solo di alcuni esempi, ma possono esserti d’aiuto per iniziare ad aumentare il tuo tasso di ritorno sugli investimenti.

Conclusioni

L’email marketing è la strategia di marketing che ti può aiutare a trasformare una piccola attività in un brand di successo. Con un investimento minimo ti permette di ottenere una vasta audience, di educarla e di trasformarla in un gruppo di clienti fedeli.

Avere un’idea chiara di quali sono i KPI più importanti nel mondo dell’email marketing ti permette di sapere cosa sta funzionando e cosa no. Si tratta di un’azione fondamentale in un settore in cui il miglioramento continuo è la chiave del successo.

Grazie ad una strategia di email marketing bilanciata ed efficiente, puoi incrementare i tuoi guadagni e stabilire relazioni durature con i tuoi clienti. Tutti ingredienti fondamentali per il futuro del tuo business.

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